Under 23: trionfo di Siutsou, quarto posto per Pozzovivo

| 01/10/2004 | 00:00
Per la Bielorussia un giorno storico. Per l'Italia un giorno che poteva essere bellissimo e che invece ha portato solo amarezza. Può essere questo, in sintesi, il commento finale del mondiale Under 23 che ha visto il successo del bielorusso Konstantin Siutsou, che corre in Italia con la Palazzago Vellutex, dove è diretto da Ezio Tironi e Olivano Locatelli. Per gli italiani, invece, grandi sforzi, grandi speranze ma alla fine solo il quarto posto conquistato da Domenico Pozzovivo. La corsa. A cinquanta chilometri dalla fine si decidono i giochi e sono gli italiani a far scoppiare la corsa. Va via un gruppetto di tredici atleti con quasi tutti i favoriti e ben tre italiani, Visconti, Nibali e Pozzovivo. I primi due scalpitano, forse sprecano energie in attacchi non decisivi, ma è Pozzovivo al quart'ultimo giro che attacca e se ne va, portando con sè il bielorusso Siutsou. Dietro, nessuno si orgnaizza, gli italiani giustamente tergiversano e la fuga va. All'inizio dell'ultimo giro i due fuggitivi hanno un vantaggio di un minuto sugli undici inseguitori, ma Pozzovivo sa che non può arrivare con Siutsou, altrimenti è battuto. Ma chi si aspetta l'attacco del piccolo sacalatore della Zalf Désirée Fior resta deluso: in salita chi attacca è Siutsou, mentre Pozzovivo cede di schianto, Il bielorusso se ne va e regala alla Palazzago Vellutex l'ennesimo titolo mondiale di una storia incredibile, mentre Pozzovivo si vede raggiungere dall'olandese Dekker e dal danese Christensen che lo precederanno nell'ordine sul traguardo. Ad acuire l'amarezza degli italiani, il quinto posto di Nibali ed il settimo di un Visconti troppo presto alle prese con i crampi. Le interviste. Domenico Puzzovivo: «Sono deluso, perchè arrivare quarto fa male. Purtroppo sull'ultima salita mi sono venuti i crampi e non sono riuscito a tenere Siutsou. Poi speravo nell'argentio ma quando mi hanno raggiunto ho capito ch enon c'era nulla da fare. Mi spiace anche per i miei compagni che mi avevavo dato fiducia». Il ct Fusi: «Siamo stati battuti da atleti più forti. Pozzovivo partito troppo presto? Non credo, visto che è stato protagonista con l'uomo che ha vinto. Certo, forse Visconti è stato un po' avventato con i suoi scatti a metà gara, ma lui è un uomo che ama partire da lontano. omunque sono sosddisfatto perchè siamo stati protagonisti. Peccato solo che ci siano stati atleti più forti di noi». Elia Rigotto: «Il percorso non era l'ideale per me che sono un passista veloce, quindi ho cercato di dare una mano ai miei compagni tenendo cucito il gruppo nella prima parte». Claudio Corioni: «Ho avuto una giornata negativa e nel momento decisivo non sono riuscito ad entrare nella fuga giusta. Ho avuto anch'io problemi di crampi e nell'ultimo giro mi sono ritirato». Ordine d'arrivo 1 Konstantsin Siutsou (Bielorussia) 4.33.32 2 Thomas Dekker (Netherlands) a 1.01 3 Mads Christensen (Denmark) a 1.02 4 Domenico Pozzovivo (Italy) a 1.09 5 Vincenzo Nibali (Italy) a 1.30 6 Matti Breschel (Denmark) a 1.38 7 Giovanni Visconti (Italy) 8 Marc de Maar (Netherlands) 9 Andreas Dietziker (Switzerland) a 1.50 10 Nic Ingels (Belgium) a 1.51 11 Filipe Cardoso (Portugal) 12 Matic Strgar (Slovenia)
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