Michele Ferrari condannato e Armstrong lo "sospende"

| 01/10/2004 | 00:00
Il medico sportivo Michele Ferrari, preparatore anche di Lance Armstrong, e' stato condannato dal tribunale di Bologna a un anno di reclusione e 900 euro di multa e all'interdizione dalla professione medica per 11 mesi e 21 giorni (tutte pene sospese) per frode sportiva ed esercizio abusivo della professione di farmacista. Ferrari e' stato invece assolto, ''perche' il fatto non sussiste'', dall'accusa di somministrazione di farmaci in modo nocivo alla salute. Il giudice unico Maurizio Passarini ha anche assolto ''perche' il fatto non sussiste'' il medico dell'allora squadra ciclistica Refin, Daniele Tarsi, il ds Orlando Maini e il presidente Luciano Rossignoli. Prima della Camera di Consiglio, durata poco piu' di un'ora e finita intorno alle 12.20, c'erano state la replica del Pm Lorenzo Gestri e la controreplica del difensore di Ferrari, l'avvocato Dario Bolognesi: l'oggetto era stata l'applicazione, o meno, della legge sulla frode sportiva, la numero 401 del 1989. Per l'accusa una legislazione applicabile anche nel caso di utilizzo di farmaci proibiti, come ipotizzato in questo caso, per la difesa invece una normativa ''la cui intenzione era quella di trattare - ha puntualizzato Bolognesi - il fenomeno della corruzione sportiva e non il doping'': poiche' - ha argomentato ancora il difensore - quella legge venne varata in seguito al calcio scommesse. La difesa aveva depositato anche una breve memoria in merito degli asterischi in alcuni documenti e agende sequestrate nell'ambito dell'inchiesta: un simbolo grafico che secondo l'indagine dei Carabinieri dei Nas era riferita all'assunzione di sostanze proibite. Nella requisitoria del 21 settembre scorso Gestri - subentrato al Pm Giovanni Spinosa che ha svolto l'indagine e l'ha portata a processo prima di diventare presidente della sezione penale del tribunale di Paola - aveva chiesto una condanna a 14 mesi di reclusione, a 900 euro di multa e alla interdizione per un anno dalla professione medica. ''La pena principale e quella accessoria - si legge nelle tre pagine e mezzo del dispositivo - restano condizionalmente sospese per la durata di anni cinque''. ''Certo che non mi aspettavo questa sentenza, perche' sono convinto della mia innocenza in tutta questa vicenda''. Cosi', pacato, vestito in un completo grigio, il medico sportivo Michele Ferrari ha commentato uscendo dal tribunale di Bologna la sentenza di condanna nei suoi confronti nel processo che lo vedeva imputato, fra l'altro, di frode sportiva. Di piu' non dice, il dottor Ferrari, respingendo con un sorriso garbato le domande dei cronisti, che gli chiedono pure che effetto potrebbe avere questa sentenza sulla sua fama di uno dei piu' noti medici sportivi. Ha le idee chiarissime il suo difensore, l'avvocato Dario Bolognesi: ''Certamente faremo appello. Il reato piu' grave e' caduto con l'assoluzione (la somministrazione di farmaci in modo nocivo alla salute, ndr) e tutto il processo resta cosi' confinato nell'interpretazione della normativa sul doping e sulla frode sportiva e sulle dichiarazioni del ciclista Filippo Simeoni''. E proprio l'azzurro Simeoni commenta: "A livello umano mi dispiace per la condanna del dott. Ferrari, pero' questa sentenza dimostra che le mie dichiarazioni sono attendibili e che la giustizia esiste, basta avere pazienza e i nodi vengono al pettine''. Filippo Simeoni, in questi giorni nel ritiro della nazionale in vista del mondiale di ciclismo di domenica, e' stato con le sue dichiarazioni uno dei pilastri dell'accusa al processo al medico sportivo. ''Mi ha dato molto fastidio essere stato messo in discussione come uomo - spiega Simeoni - Tutti sanno come andavano le cose in quegli anni, ma nessuno diceva niente. Io ho parlato. E mi fa piacere che ora le mie dichiarazioni siano risultate attendibili, anche dopo il linciaggio che ho dovuto subire da parte di Armstrong e di altri colleghi''. Proprio Armstrong, vincitore del Tour de France per sei volte consecutive, si e' detto ''deluso'' dalla condanna subita oggi dal medico sportivo Michele Ferrari a un anno di reclusione. ''Sono stato deluso di apprendere la sentenza del tribunale italiano sfavorevole a Ferrari'', ha detto Armstrong in un comunicato diffuso ad Austin, in Texas, dal suo agente, confermando la sua fiducia in ''un amico di lunga data e consigliere che non ha mai suggerito, ordinato o fornito prodotti dopanti'' ne' al ciclista ne' alla sua squadra. Nell'attesa della sentenza definitiva, Armstrong conferma che ''la squadra Us Postal e me stesso abbiamo sospeso la nostra collaborazione sportiva con il dottor Ferrari''.
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