PROFESSIONISTI | 19/05/2016 | 13:38 Alexandr Kolobnev allarga le ali. E protegge la sua Gazprom-Rusvelo in vista della fase cruciale del Giro. È lui, del resto, il corridore con maggiore esperienza del team. “La responsabilità c’è, la pressione anche. Innanzitutto quella che arriva da me stesso. Perché sono io il primo a voler far bene”.
E le occasioni non mancheranno. “Sono convinto che il momento arriverà. Ci aspettano tappe adatte al nostro leader Sergey Firsanov, ma anche a scalatori come Alexander Foliforov. Abbiamo studiato alcune soluzioni interessanti. Siamo indicativamente a metà gara, per scaramanzia non voglio dire se sarà comunque un Giro positivo, in caso in cui non dovessimo vincere tappe. Ma io sono qui non per caso. E il mio ruolo è anche quello di gestire i momenti più delicati e aiutare i miei compagni a non essere impauriti”.
Un concetto che Kolobnev riprende anche quando si tratta di dare un parziale bilancio di questa prima parte di corsa. “Innanzitutto devo dire che è un Giro molto ben bilanciato, con le giornate di riposo inserite nei momenti giusti. Umanamente, posso dirmi contento. Nei primi giorni le tappe sono state più semplici, diciamo che la maggiore difficoltà è stata quella di gestire il nervosismo e la tensione”. Ora, però, si fa davvero sul serio. “Sì, le tappe saranno più dure. Stare in sella 5 o 6 ore al giorno in tappe molto lunghe può farsi sentire. Ma noi cercheremo di far bene, tentando di essere presenti nelle fughe giuste”. Stefano Arosio
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