| 08/12/2006 | 00:00 Beppe Saronni, team manager della Lampre, ce lo aveva confidato solo ieri: «entro fine anno ci saranno dei grandi botti in seno al ProTour». E i botti puntualmente sono arrivati oggi da Bruxelles, dove si sono incontrati i rappresentanti delle formazioni di ProTour.
Dalle informazioni che tuttobiciweb ha raccolto, la Commissione delle Licenze sarebbe orientata a concedere lunedì prossimo la licenza alla svedese Unibet.com, escludendo invece dal ProTour tanto la Astana di Marc Biver quanto la Active Bay di Manolo Saiz.
Ma le squadre di ProTour sono intenzionate a non accettare questa soluzione, in contrasto con l'Uci che ancora una volta sembra voler governare il ciclismo con egemonia assoluta. I team di ProTour pare abbiano deciso di non accettare la licenza della Unibet, chiedendo che slitti almeno di un anno, per chiudere a diciotto il numero dei team ammessi nella massima categoria.
Si tratterebbe di un passo importante compiuto a favore degli organizzatori dei grandi giri, che da tempo chiedono un ProTour a diciotto squadre, per poter avere a disposizione un maggior numero di wild card.
In cambio le squadre di ProTour sembrano intenzionate a chiedere agli organizzatori di boicottare le squadre che ingaggeranno tutti i corridori coinvolti nell'Operacion Puerto, a cominciare dalla Discovery Channel (il cui avvocato era comunque presente all'incontro di Bruxelles) che ha messo sotto contratto Ivan Basso.
A questo punto bisognerà vedere quale sarà la reazione del team americano e come decideranno di porsi su questo problema i grandi organizzatori, ma è chiaro che il momento che sta vivendo il ciclismo si sta facendo sempre più nero: la Discovery potrebbe anche - perché no? - decidere di uscire dal ProTour e trovarsi contro i grandi organizzatori.
I botti di fine anno sono appena cominciati, speriamo solo che non segnino la fine del ciclismo...
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