SPORTFUL. FESTA GRANDE PER IL SAGAN DAY

PROFESSIONISTI | 30/10/2015 | 19:27
Alla Manifattura Valcismon, storica azienda feltrina leader a livello mondiale con Sportful nell’abbigliamento per le due ruote, lo sci di fondo e lo sci alpinismo, con Karpos, c’è stato infatti il Sagan Day. Omaggio al fuoriclasse slovacco Peter Sagan, ennesimo atleta vestito Sportful a laurearsi campione del  mondo di ciclismo su strada (a Richmond, Stati Uniti, lo scorso settembre).
Con il funambolo della Tinkoff Saxo, a Fonzaso sono arrivati anche un altro funambolo delle due ruote, Vittorio Brumotti, stella della tv a bordo della sua road bike, e Paolo Bettini, due volte iridato, campione olimpico ad Atene 2004 e vincitore di diverse classiche.
Come già il “Contador day” dell’aprile 2014, il “Sagan day” del 30 ottobre, dedicato ai rivenditori di Sportful, è stato l’occasione perché maestranze e negozianti potessero conoscere da vicino Peter e perché quest’ultimo potesse a sua volta vedere dove e come nasce l’abbigliamento che indossa dall’inizio di questa stagione, da quando cioè veste la maglia della “corazzata” Tinkoff Saxo, squadra di riferimento assoluto a livello internazionale, annoverando tra le sue fila, oltre a Sagan, anche Alberto Contador.

Visita all’azienda, dunque, per Sagan, Brumotti e Bettini: i tre, accompagnati dal patron Giordano Cremonese, hanno visitato lo stabilimento dove le maglie dei campioni del ciclismo vengono pensate, progettate e realizzate. Hanno anche potuto dialogare con il personale, informandosi sui dettagli delle diverse fasi della lavorazione.
«Un bellissimo gruppo di lavoro, quello di Sportful – ha affermato Sagan durante la visita -. Questa giornata è la conferma di quanto ho già potuto sperimentare durante l’anno: non solo l’azienda fornisce materiale ottimo ma, anche, ti supporta in maniera costante, venendo incontro alle tue esigenze e facendo tesoro dei tuoi consigli»
Giornata di “studio”, dunque, per Sagan, Brumotti e Bettini. Ma anche di interviste. Nello show room di Manifattura Valcismon i tre hanno risposto alle domande di Paolo Mei, speaker degli eventi targati Gazzetta dello Sport.
«Con la conquista della maglia iridata a Richmond ho coronato un sogno che avevo fin da bambino – ha spiegato Sagan -. Certo è una responsabilità in più il titolo mondiale e molti dicono che peserà. Non so se questa maglia sarà pesante: so però che sarà molto bello indossarla».
«La bici da corsa? È un trip! – ha detto Brumotti -. Ti permette di fare evoluzioni, di fare chilometri, di spostarti in maniera ecologica. Soprattutto, è giovane. Ed è spettacolo».
Al termine della mattinata, c’è stato spazio proprio per lo spettacolo: una partita di bike-soccer tra Sagan e Brumotti, con Bettini in porta. Il risultato? Parità. Con tanto divertimento.
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