| 14/10/2006 | 00:00 Ci risiamo. Il ciclismo non perde mai occasione di farsi del male da solo e di rovinare anche le emozioni più belle: oggi a Como, infatti, iol Giro di Lombardia si è concluso senza premiazioni, senza il giuszto omaggio ai protagonisti, senza la possibilità, per la folla presente, di tributare a Paolo Bettini un omaggio che andava ben aldilà di quello che tocca solitamente ad un vincitore. Scene irreali, davanti al podio del Lombardia, con i fotografi schierati e la gente accalcata dietro le transenne pee stringere in un grande abbraccio il suo campione e condividere con lui la gioia di un giorno comunque indimenticabile. ma su quel podio non è salito nessuno: l’Associazione dei Gruppi Sportivi del ProTour, infatti, ha negato ai propri corridori la possibilità di partecipare al cerimoniale, in rinnovato e aperto contrasto con gli organizzatori dei tre grandi giri (Aso, Rcs e Unipublic). La frattura si è prodotta tempo fa, l’ultimo screzio si era avuto a Madrid, sul podio della Vuelta, dove gli organizzatori non avevano voluto fare salire Valverde per ritirare la maglia di leader del ProTour. Fino a poche ore prima della partenza, sembrava che Valverde e la sua squadra, la Caisse d’Epargne, non dovessero partecipare al Lombardia, poi lo spagnolo ha corso, ga concluso la prova e ha pure sostenuto il controllo antidoping, ma di premiazioni, per lui come per gli altri, non ci sono stati. E la giornata del Lombardia è finita con un comunicato letto dallo speaker tra l’imbarazzo generale e con l’amarezza della gente che di tutte le beghe politiche far UCi e componenti del ciclismo ormai ne ha chiaramente piene le scatole.
Settimana scorsa Giorgia Monguzzi ha raccontato sul sito un evento speciale che ha visto protagonista Lorenzo Fortunato con la sua maglia azzurra al Museo del Ghisallo. Nell'occasione, la nostra inviata ha intervistato lo scalatore bolognese della XDS Astana per approfondire...
Mirko Bozzola ha tagliato il traguardo di Cantù praticamente incredulo, un terzo posto che vale d’oro e soprattutto gli dà una carica incredibile. Ad aspettarlo dopo l’arrivo, insieme allo staff della S.C. Padovani ci sono Paolo ed Alessandro Guerciotti pieni...
Parla italiano la seconda tappa del Tour de Suisse, la Aarau - Schwarzsee di 177 km: a cogliere il successo è stato Vincenzo Albanese che ha regolato l’elvetico Fabio Christen della Q36.5 e il britannico Lewsi Askey della Groupama FDJ....
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A partire dal 2026, il Critérium du Dauphiné assumerà un nuovo nome e diventerà Tour Auvergne-Rhône-Alpes, riflettendo il sostegno sempre crescente della Regione ospitante. La vibrante tavolozza di paesaggi della regione Auvergne-Rhône-Alpes ha portato la gara a un livello completamente...
Con il trionfo ottenuto nell’edizione 2025, Tadej Pogacar è diventato il 52° ciclista a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del Giro del Delfinato, il terzo capace di firmare il massimo risultato vestendo la maglia iridata dopo i francesi Louison...
Nella seconda tappa del Giro Next Gen, la Rho Fiera / Cantù di 146 chilometri, fa festa il belga Jonathan Vervenne. Il 22enne della Soudal Quick-Step Devo Team ha tagliato il traguado della cittadina brianzola con 30" di vantaggio su Aubin...
È sembrato quasi (ma è solo una suggestione, certo!) che, lassù tra i cieli, qualcuno seguisse il pedalare di Fabio, ne ascoltasse i battiti cardiaci, si preoccupasse per la sua fatica… E riempisse quindi d’aria i polmoni per soffiare via...
Al termine del Giro del Delfinato Jonas Vingegaard torna a casa con una medaglia d’argento al collo. Non era questo il risultato che voleva, ma al momento, il campione danese si sente soddisfatto. «Non è una cosa di cui essere particolarmente...
E ci frega di brutto, al primo squillo del telefono, noi che volevamo uscirgli di ruota sulla destra per batterlo allo sprint e rimembrare soavi dell'epopea sua e dei radiosi 80 anni da compiere il 17 giugno, Eddy Merckx. «Complimenti...
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