PROFESSIONISTI | 03/10/2015 | 08:00 Spera che non piova troppo, che il tempo tenga e che le sensazioni che ha gli consentano di disputare un bel Lombardia. Domenico Pozzovivo scruta il cielo e incrocia le dita. «È un Lombardia che mi piace parecchio e penso davvero di poter dire la mia - dice a tuttobiciweb.it il corridore lucano, trasferitosi a Lugano -. Il finale è molto bello, ma quello che fa di questa corsa qualcosa di unico è un tracciato da corsa di resistenza assoluta. Già arrivare qui, a fine stagione e mettersi al via di una gara così esigente è da grandi corridori, forse anche un po’ svitati, ma essere protagonisti o riuscire a scrivere il proprio nome e il proprio cognome in questo albo d’oro penso che sia il massimo. Io voglio provarci».
Non è una corsa per tutti, ma ci sono tanti corridori che un pensierino a Il Lombardia lo fanno da un po’… «Lo so, e io sono tra questi. Penso di avere una buona condizione e farò di tutto per cercare di fare la gara perfetta. In ogni caso dovrò fare i conti con corridori come Vincenzo Nibali, che mi sembra stia pedalando davvero forte. L’ho visto alla Tre Valli, secondo me sarà l’uomo da battere. Ma bisognerà fare attenzione anche a Rafa Majka che, sornione sornione sarà lì, come del resto Alejandro Valverde, uno che il numero sulla schiena non se lo mette mai così tanto per partecipare. Un altro cliente scomodo? Joaquin Rodriguez: ha corso il Mondiale e soprattutto sa come si vince Il Lombardia. Ma aggiungiamoci pure anche Thibaut Pinot, che a questa corsa ci sta pensando da un po’».
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