
Se Antonio Torri, il presidente del Team 2003, è l'anima organizzativa della 3GIORNIOROBICA-GP LVF Valve Solutions,
Patrizio Lussana è la mente che studia e traccia i percorsi. Più si avvicina la
prima bandierina a scacchi, giovedì 16 luglio da Adro (Bs) a Colle Gallo (Bg),
più Lussana va in fibrillazione, anche perché della corsa a tappe per la
categoria juniores è anche uno dei direttori di corsa. La tappa del Maniva è
naturalmente l'attrazione principale, ed è partendo dalla terza frazione in
programma sabato 17 luglio, che facciamo con Lussana il punto sulla situazione.
Un po' di pazzia, hai detto in sede di
presentazione, per l'arrivo sul Passo Maniva. Una scommessona che dà ancora più
lustro e aggiunge ancora più ricchezza alla già splendida 3GIORNIOROBICA,
“C'è stato qualcuno che ha subito pensato male perché essendo anche il
presidente del Team LVF e avendo in
squadra un forte scalatore come Conci, la tappa con arrivo sul Maniva sembra
fatta apposta per lui. A parte il fatto che non è già vinta quella tappa, anzi,
voglio puntualizzare come è nata questa idea. Questo inverno parlando con
Imerio Lucchini mi ha detto che gli sarebbe piaciuto portare la 3GIORNI sul Passo Maniva e così da cosa
nasce cosa e siamo riusciti ad inventare questo arrivo. Era incerta la partenza
della tappa, poi abbiamo trovato la Delta Group Design che si è detta
disponibile a fare la sede di partenza a Monticelli Brusati e così è nata la
tappa tutta bresciana. Per fare una corsa come la nostra è lampante che serve
un budget di un certo livello, quindi se qualcuno si fa avanti è chiaro che noi
facciamo il possibile per accontenarlo e allo stesso tempo accontentare la
nostra corsa. E' una scommessa come tutti gli anni, diciamo che la tappa che
più mi preoccupa come direzione di corsa non è quella del Maniva, bensì quella
del venerdì a Comonte di Seriate, zona centro commerciale, in una giornata
lavorativa con il traffico aperto non sarà facile: diciamo che sono parecchie
notti che continuo a pensare a quel giorno. Però pensiamo di essere all'altezza
della situazione come sempre”.
Sono passati 15 anni dalla prima
edizione, come ha detto il presidente Torri nessuno nel 1999 poteva immaginare
dove si sarebbe spinta la 3GIORNIOROBICA.
“Diciamo che quando siamo
partiti eravamo un po' ingenui e un po' pazzi. Adesso c'è meno ingenuità e un
po' più di pazzia perché continuare a fare tutti gli anni quello che facciamo,
significa che un po' di pazzia l'abbiamo nella testa... Ma siamo innamorati del
ciclismo, e poi quando si va in corsa noi abbiamo dentro questa forza che ci
porta ad ottenere quello che vogliamo. L'importante è non avere dei grossi
incidenti che possono sempre purtroppo capitare in corsa. Poi saranno gli altri
a dire se siamo stati bravi o meno”.
Hai qualche sogno nel cassetto? Magari
il pienone di spettatori e tifosi al Passo Maniva o da qualche altra parte?
“Sicuramente per un organizzatore quando c'è gente sul percorso e all'arrivo è
il massimo. Tu ci metti l'anima per organizzare la corsa e dare un qualcosa
alla gente: se arriviamo ad esempi al Maniva e non dico di trovare la folla del
Giro d'Italia, ma tremila persone compresa la carovana, per noi sarebbe un
grande successo. Brescia dimostra sempre di tenere in modo particolare al
ciclismo e anche a livello di media, mi riferisco soprattutto alla carta
stampata bresciana che segue molto di più il ciclismo di quanto non facciano in
bergamasca dove oramai lo spazio per il nostro sport si è molto ridotto. Quindi
anche sulla spinta di giornali, televisioni e siti vari io penso, e mi auguro,
che ci sarà molta gente sabato sulla strada”.
Valerio Zeccato
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