TRENTINO. Aru costretto a dare forfait. Rientra al Romandia

PROFESSIONISTI | 20/04/2015 | 13:31
Ci dev’essere un motivo per il quale il Giro del Trentino (che quest’anno esordisce con la nuova denominazione Giro del Trentino Melinda) è così amato e considerato dai corridori e dai tecnici, dalla stampa e dagli appassionati. L’edizione 2015 in strada da domani (martedì) a venerdì 24 aprile sembra confermare questa tendenza ancora prima che la bandiera del via venga abbassata. Le sedici squadre al via sanno cosa le attende. Chi sceglie questa gara è consapevole che qui si gioca a carte scoperte, o altrimenti si prepara alla sconfitta più cocente.

Una cronosquadre di 13,3 km apre le ostilità domani da Riva del Garda ad Arco (Team Sky favorito, Astana a ruota: prima partenza alle 15,15, differita TV su Raisport2 dalle 18,45). Poi in sequenza tre tappe complicate da affrontare (per i dislivelli) e da interpretare. Difficilmente si torna dal Trentino come si è arrivati: soprattutto i corridori in odore di Giro d’Italia, sanno che su queste strade i sogni nascono e muoiono con la stessa facilità.

Ecco perché nessuno ha voglia di scherzare, ecco perché il Giro del Trentino Melinda si è costruito la fama di una delle gare più spettacolari del calendario. Chilometraggi contenuti, salite di mezza montagna che sanno far male, pianura poca: un cocktail da capogiro.

Non ci sarà purtroppo il duello più atteso, quello tra Fabio Aru e Richie Porte. Il sardo della Astana ha accusato problemi intestinali negli ultimi due giorni e stamane, insieme allo staff tecnico e medico del Team Astana, ha deciso di rimanere a casa. “Per correre un buon Giro d’Italia, era meglio essere domani al via e sono molto deluso di non correre questa corsa così importante – ha dichiarato Aru che ora dovrà modificare i suoi programmi: probabile la sua partecipazione al Romandia -. Con i miei compagni mi sono allenato molto in vista di questo impegno e farò del mio meglio per riprendermi in fretta”.

Porte arriva invece accompagnato da una striscia vittoriosa nelle brevi corse a tappe disputate quest’anno e da una squadra solida (con i vari Sebastian Henao, Nieve, Konig, Siutsou) in larga parte quella che avrà al Giro. Perduto il principale antagonista, l’australiano avrà comunque numerosi avversari da tenere a bada: il pericoloso trio Ag2R (Bardet, Peraud, Pozzovivo), l’ex maglia rosa canadese Ryder Hesjedal, i promettenti Meintjes e Torres, i mai domi Pellizotti, Cunego e Paolini, e chissà quanti altri ancora.

Per capire il corso degli eventi bisognerà aspettare poco. Mercoledì l’enigmatico Monte Velo farà dispersi prima del finale di Brentonico. Né sarà più semplice giovedì salire sul Redebus (figurarsi ridiscendere) per poi inoltrarsi nei paesaggi della Val dei Mòcheni, fino a Fierozzo. Meno arcigna appare la tappa finale da Malè a Cles che riannoda la tradizione del Trofeo Melinda: in realtà, i GPM di Fondo e Passo Predaia sembrano trappole fatte apposta per far saltare il banco fino all’ultima pedalata.

Queste le tappe del 39° Giro del Trentino Melinda:
 
1a tappa (Martedì 21 aprile): Riva del Garda-Arco 13,3 km (cronosquadre)
2a tappa (Mercoledì 22 aprile): Dro-Brentonico 168,2 km
3a tappa (Giovedì 23 aprile): Ala-Fierozzo 183,8 km
4a tappa (Venerdì 24 aprile): Malè-Cles 161,5 km
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