Lemond propone: serve una tavola rotonda sul doping

| 30/07/2006 | 00:00
L'ex ciclista statunitense Greg Lemond, tre volte vincitore del Tour de France, ha invocato la formazione di una ''tavola rotonda'' per discutere il problema del doping nel ciclismo. Lemond, al 'Journal du dimanche' ha spiegato come la questione necessiti di essere affrontata da un punto di vista globale, anche con l'intervento dei governi nazionali e con l'introduzione di pene radicali per i colpevoli. ''Questo porterebbe effetti reali sul fenomeno'', ha detto l'americano. Sul connazionale Floyd Landis, Lemond ha detto che ''nel caso venisse confermata la positivita', mi aspetto che abbia il coraggio di dirci la verita': lui e' l'unico in questo momento a poter cambiare l'immagine di questo sport, e il suo esempio potrebbe essere un simbolo per un cambio di direzione. Spero che non faccia come gia' fatto da un altro atleta americano: negare, negare, negare''. Secondo Lemond, e' ancora possibile nel ciclismo di oggi vincere un Tour de France senza doparsi. ''Assolutamente, al 100%. Sono convinto che si puo' vincere senza assumere nulla, e la competizione sarebbe anche piu' spettacolare se tutti fossero puliti. Purtroppo il doping esiste perche' la gente e' ingorda di vittorie e di denaro''. Lemond e' convinto che il ciclismo di oggi versi in condizioni ben peggiori di quelli del suo tempo, nella seconda meta' degli anni '80. ''Il vero punto di svolta in negativo ci fu nel 1991. Improvvisamente il ritmo, le corse e la velocita' media si trasformarono in modo incredibile. La differenza col passato divenne di colpo enorme: e' questo oggi quello che mi impressiona di piu'''.
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