I CERCA CONTRATTO. Paolo Longo Borghini: «Mi darò al pilates»
PROFESSIONISTI | 04/11/2014 | 08:00 C’è chi non avendo un contratto la vive come se fosse la fine del mondo e chi la prende decisamente più con filosofia come Paolo Longo Borghini. Classe ’80 di Ornavasso (VB), il gregarione della Cannondale, fratello maggiore dell’azzurra Elisa, al momento non ha un ingaggio per il 2015. Uomo squadra come pochi, dopo 11 stagioni nella massima categoria con due successi all’attivo, il GP Nobili 2006 e la cronosquadre del Brixia Tour 2010, pensa positivo per il suo futuro circondato dall’amore della moglie Kimberly e dei loro tre bellissimi figli: Cristian Ryan di 3 mesi e mezzo, Marta di 2 anni e Anna di 5.
Paolo, sei stato in vacanza? «Con tre bimbi dove vuoi che si vada?... (ride, ndr). No, sono stato a casa. In questa stagione sono stato via 200 giorni tra ritiri e corse, avevo proprio voglia di godermi la mia bella famiglia e riposarmi un po’. Sai stare in giro per il mondo tutto l’anno è bello, ma se hai a casa chi ti aspetta, soprattutto dei bimbi piccoli, è davvero dura. Devo dire la verità: non meditavo il ritiro, ma iniziavo a pensare a un cambio di stile di vita. Quest’anno compirò 34 anni, se il gruppo di lavoro di Amadio fosse rimasto avrei continuato più che volentieri. Avrei trovato la motivazione per un altro anno o due, ma prima o poi avrei dovuto mettere un punto alla mia carriera. Dispiace che l’avventura della Cannondale sia terminata così ma bisogna farsene una ragione».
Il momento di crisi generale del ciclismo penalizza corridori d’esperienza come te. «È proprio così. Si privilegiano i giovani ed è comprensibile che ciò accada. Tutte le grandi squadre hanno già tra le loro fila un corridore con le mie caratteristiche, ora come ora è difficile trovare spazio. Con la crisi economica che stiamo vivendo i budget delle squadre sono diminuiti, dalle regole del business non si scappa. Per spendere meno si punta sulla crescita di un neoprofessionista che comprensibilmente ha meno pretese di un atleta d’esperienza di un certo livello. Vedremo se le cose cambieranno con la Riforma del Ciclismo che l’UCI sta studiando per il 2017: diminuendo i corridori, dovrebbero venir premiati i lavoratori più meritevoli oltre che quelli vincenti».
Con tre figli da mantenere perdere il lavoro però non deve essere il massimo. «Ovviamente non è l’ideale, ma non sto andando al patibolo e non piango miseria. Appendere la bici al chiodo mi dispiace molto perché il ciclismo è stato il centro della mia vita per tanti anni, ma sono sereno. Sento colleghi che stanno vivendo molto male questa situazione, io la prendo con maggiore serenità. Sono contento di quello che ho fatto fino a oggi, avessi avuto modo di poter correre ancora uno o due anni a un certo livello l’avrei fatto più che volentieri, ma è andata così e va bene. Due anni fa quando ho firmato il mio ultimo contratto con la Cannondale a casa eravamo in 2 e mezzo ora siamo in 5: è diverso. A livello personale, sportivo ed economico pedalando mi sono tolto le mie soddisfazioni quindi non sono disperato e ho già un’alternativa».
Possiamo saperla? «Mia moglie è un’istruttrice di pilates conosciuta a livello internazionale, studia da matti ed è tra le migliori nel suo campo in Italia. Abbiamo già un’attività ben avviata, uno studio a Ornavasso e ne stiamo aprendo un altro a Cervinia. Insomma il lavoro non manca e mi toccherà tenermi allenato perché se non sono in forma non riesco a tenere il ritmo di Kimberly». Giulia De Maio
Serio professionista di lungo corso, ha capito la situazione e si è comportato di conseguenza.
In bocca al lupo per la sua nuova vita.
Il mondo va avanti anche senza il ciclismo agonistico.
Ma come si fa??
4 novembre 2014 13:35benidorm92
Questo ragazzo nel 2014 ha iniziato a tirare al Giro del Qatar ed ha termnato al Lombardia.. ha fatto le classiche, ha finito il Giro e la Vuelta senza mai mollare un attimo... passino tutti i concetti esatti che abbiamo letto... ma che un corridore così non abbia una squadra seria che lo ingaggi lo ritengo abbastanza curioso, per non dire pessimo... Vai Longo... grande in bici e grande nella vita !!
GRANDISSIMO
5 novembre 2014 23:43Guest00
Un grosso in bocca al lupo ad un grande e serio professionista
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In bocca al lupo per la sua nuova vita.
Il mondo va avanti anche senza il ciclismo agonistico.