El Pais: ecco come si dopava Tyler Hamilton

| 26/06/2006 | 00:00
È sempre il quotidiano El Pais a tenere alta l'attenzione sul problema del doping e a pubblicare stamani nuove anticipazioni sulle indagini. Sul sito internet del giornale spagnolo oggi si punta il dito contro Tyler Hamilton. Ricordate? Nel settembre del 2004, poco dopo essersi ritirato dalla Vuelta España, Tyler Hamilton ricevette la notizia della posistività ad un controllo antidoping per trasfusione di sangue e solo un errore nella conservazione delle provette gli permise di salvare l’oro olimpico conquistato pochi giorni prima nella crono di Atene. E quella positività gli costò due anni di squalifica che scadranno il prossimo 22 settembre. Ma le indagini spagnole inchiodano il corridore che ha sempre gridato al mondo la sua innocenza: lo statunitense figurava nella lista di Eufemiano Fuentes con il numero 4142 e aveva ricevuto ogni sorta di prodotto dopante: trasfusioni sanguigne, EPO, anabolizzanti, ormoni della crescita e IGF-1. Tra le carte di Fuentes e Merino Batres ci sono le schede del corridore e la copia di un fax inviato ad Haven Parchinski (moglie di Hamilton) in un hotel di Gerona, con i conti: 35.000 euro per le consulenze mediche e 8.040 per le cure. Calendario ciclistico alla mano, per la stagione 2003 Fuentes prescriveva ad Hamilton di iniziare il 21 dicembre con 2.000 unità di EPO al giorno fino al 24 e poi a giorni alterni fino al 9 gennaio. Il 14 gennaio, prima del raduno invernale, si procedette alla prima estrazione di sangue e dal 24 gennaio iniziò il trattamento di anabolizzanti. A marzo, ormai in piena attività, il trattamento procedeva con HMG (un prodotto che amplia e allo stesso tempo nasconde l’uso di anabolizzanti), ormone della crescita e insulina. Secondo quello che mostrano i documenti, in quella stagione Hamilton vinse la Liegi sei giorni dopo una doppia reinfusione di sangue, vinse poco dopo il Romandia e preparò il Tour con un mese di maggio scandito dall’assunzione di anabolizzanti ed Epo, un mese di giugno dedicato ai prelievi sanguigni, una cura di ormone della crescita e IGF-1 e una reinfusione di sangue pochi giorni prima del via del Tour.

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