| 13/05/2006 | 00:00 Sorride Paolo Savoldelli sul traguardo di Saltara: «È stata una tappa dura, ma non spaventatevi: queste sono solo le prime scaramucce, vedrete cosa succederà nelle grandi tappe di montagne» promette.
Soddisfatto anche Ivan Basso: «Credo che per me e per la mia squadra questa sia stata una buona tappa. Peccato solo che all’ultimo chilometro mi sia trovato chiuso e quindi io abbia dovuto recuperare. Ma va bene così».
Polemico Gilberto Simoni: «È inutile fare tanta fatica per andare in fuga, se poi dietro le moto delle riprese e dell’organizzazione fanno la differenza e permettono a chi insegue di recuperare molto velocemente. Quando Bruseghin tirava, le moto ci hanno portato solo velocemente, io ero in decima posizione e non pedalavo nemmeno. Mi sembra che queste moto si trovino troppo spesso a condizionare la corsa. Per fortuna domani le moto non serviranno a nessuno...».
Da parte sua Di Luca spiega: «Ho avuto una giornata non positiva, anche se nel finale sono riuscito a recuperare un po’. Forse non mi sono alimentato bene, forse ho sofferto la forte umidità. La Lampre? Forse ha provato a staccarmi, ma è nella logica delle cose. Preoccupato? Oggi non sono andato come mi aspettavo. Domani? Vediamo come mi sveglio. Arriviamo a casa mia, mi piacerebbe fare la corsa, ma bisognerà vedere come sto».
Beppe Martinelli, diesse della Lampre, aggiunge: «Abbiamo fatto la gara per Damiano, ma nel finale mi ha sorpreso in negativo Damiano: abbiamo fatto fatica, forse Cunego ha pagato un po’ nel finale, un po’ più degli altri».
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