CECCHI LOGISTICA. Paggetti: Grande passione per uno sport unico

SOCIETA' | 27/02/2014 | 15:22
Un ritorno in grande stile, quello di Cecchi Logistica nel mondo del ciclismo. E una scelta di campo importante, quella operata dalla società del presidente Maurizio Paggetti che, dopo un’esperienza di due anni tra i professionisti, riparte dalla categoria juniores al fianco del Team Work Service Brenta.
«Non conosco da tanto tempo Massimo Levorato - spiega Paggetti - ma abbiamo subito sviluppato una grande intesa, tanto in campo lavorativo quanto nel settore ciclistico. E confesso che non conoscevo direttamente il team Work Service, io seguo soprattutto la categoria dilettanti, ma sono stato subito conquistato da questa realtà. Mi è piaciuta la sua managerialità imprenditoriale, dote che spesso manca nella massima categoria, e insieme abbiamo stilato un progetto importante di crescita a livello aziendale e ciclistico».

Dicevamo della sua esperienza come sponsor tra i professionisti.
«Per due anni siamo stati al fianco della Farnese Vini, mi sono entusiasmato per il secondo posto di Pozzato al Fiandre, per la vittoria di Gatto al Giro d’Italia, per le grandi prove di Visconti. Solo chi ha la fortuna di vivere al fianco di questi ragazzi, può riuscire ad apprezzare i sacrifici che fanno, la volontà che li spinge, l’amore che hanno per il loro sport».

Ha avuto modo di seguire le corse?
«Sì e confesso che sono rimasto a bocca aaperta nel seguire il Giro delle Fiandre. Quel giorno sulle strade c’erano due milioni di persone, uno spettacolo assolutamente straordinario. Che ho apprezzato ancora di più perché tifavo Filippo Pozzato, che poche settimane prima si era rotto la clavicola e aveva dato l’anima per essere protagonista e alla fine è arrivato secondo, realizzando un’impresa incredibile. Ma questo è solo uno dei tanti episodi che ho potuto seguire direttamente».

Di cosa si occupa nel dettaglio Cecchi Logistica?
«Di trasporti e gestione di magazzini in tutta Italia. Diamo lavoro direttamente a 300 persone, che diventano il doppio con l’indotto, e ci occupiamo prevalentemente di gestione di prodotti di larghissimo consumo».

Lei parla di ciclismo con passione: è un pedalatore praticante?
«Sono un grande appassionato e mi piace davvero pedalare. Mi piace perché mi misuro con me stesso e perché mi rilasso. Il ciclismo è bello perché non hai bisogno di nessuno e perché pedalando a livello amatoriale, nel vero senso del termine, incontri l’avvocato e il muratore, il chirurgo e il fornaio e sei uguale a loro. Vivo la realtà di una società amatoriale, siamo in 25 e ci troviamo ogni fine settimana per pedalare insieme. Siamo amici e lo siamo grazie al ciclismo».

Per chiudere, cosa chiede alla Work Service in questa stagione?
«Spero di vivere una bella annata, ma sono sicuro che, grazie all’oculata gestione di Massimo Levorato, i nostri ragazzi sapranno andare davvero lontano. E poi mi auguro che il nostro progetto di crescita si concretizzi pian piano. Ma di questo, se mi consentite, parleremo tra un po’».
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