Reverberi: che soddisfazione lavorare con i giovani

BARDIANI CSF | 25/01/2014 | 10:14
“In virtù anche dei risultati ottenuti lo scorso anno Rcs ci ha dato fiducia in pieno. E’ grande motivo di orgoglio da parte nostra partecipare a tutte le loro corse ed è anche una grossa motivazione per tutti i ragazzi, che possono allenarsi tranquillamente e preparare questi obiettivi". Con queste parole Roberto Reverberi commenta ai microfoni della trasmissione di Elleradio "Ultimo Chilometro" gli inviti ottenuti dalla propria squadra a partecipare a tutte le maggiori corse internazionali.

Il team Manager della Bardiani-Csf quest'anno gestirà una delle formazioni più giovani di tutto il panorama professionistico, in quanto il corridore più esperto è Stefano Pirazzi con i suoi 26 anni: "Il vantaggio di poter lavorare con un organico così giovane è quello di non avere troppe pressioni, non vogliamo stressare troppo i ragazzi perchè molti di loro sono neoprofessionisti e non possiamo chiedere loro chissà che cosa, però lavorando con metodo si ottengono risultati di grande soddisfazione. Ottenere risultati con i campioni non è facile ma sicuramente è meno difficile che averli con i giovani".

Due dei giovani da tenere maggiormente sott'occhio sono Enrico Battaglin e Manuel Bongiorno: "Battaglin anche da dilettante è sempre stato adatto alle corse di un giorno, magari adesso nelle gare a tappe brevi potrebbe fare bene. Secondo me però nel giro di un anno o due potrebbe ambire a qualche classica importante. Bongiorno è stata la sorpresa più bella, è andato forte per tutto il 2013 e non ha timori reverenziali anche a cospetto di corridori più blasonati. Nelle corse di un giorno dove ci sono salite impegnative va molto bene, ma ha un buon recupero e secondo me potrebbe far bene anche nelle gare a tappe, visto che se la cava anche a cronometro".

Infine, Roberto Reverberi ha commentato il nuovo percorso della Milano-Sanremo: "La Sanremo forse è più adatta a noi adesso rispetto a come era in precedenza. Con la Pompeiana in mezzo non c’è spazio per il recupero, secondo me resteranno 30 o 40 corridori davanti che si selezioneranno. Secondo me Nibali, Gilbert e Sagan possono fare bene su quel percorso, da parte nostra direi che se Colbrelli e Battaglin riuscissero a restare davanti nelle fasi finali potrebbero tranquillamente provare a giocarsi la vittoria. Avendo corridori giovani, come dicevamo prima, cerchiamo comunque di non caricarli troppo di responsabilità: se dovessimo ottenere un buon piazzamento come con Modolo, quando è arrivato quarto, per noi è come una vittoria”.
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