| 02/05/2006 | 00:00 Ivan Basso è considerato il favorito numero uno per il Giro d'Italia ma ammette: «Non mi sento l'uomo da battere». Il corridore varesino sarà comunque uno dei protagonisti della corsa rosa, al via il 6 maggio dal Belgio. Dopo un tentativo andato a vuoto lo scorso anno, Basso vuole portare a casa il successo finale, prima di affrontare l'obiettivo principale della sua stagione, il Tour de France, che potrebbe vincere vista l'assenza di Lance Armstrong e il secondo posto del 2005. Datasport lo ha intervistato prima della partenza per l'avventura lunga tre settimane in giro per l'Italia: «Tutto è andato bene in questo inizio di stagione, mi sono allenato duramente quattro mesi e non vedo l'ora di cominciare - ha detto. Come squadra Csc pensiamo di aver fatto tutto il possibile per arrivare al 100 per cento della condizione, d'altronde tutti mi sembrano già pronti e al massimo delle loro possibilità. A chi mi dice che sono il favorito numero uno dico che si sbaglia: ho molto rispetto per i miei colleghi e credo che loro abbiano molta più esperienza di me al Giro. Sono uno dei principali indiziati alla vittoria, certo, ma non farò la corsa su nessuno in particolare, solo su me stesso». Molta fiducia sui suoi compagni di squadra: «Bjarne Riis (direttore sportivo del team danese) ha fatto un ottimo lavoro mettendo insieme atleti completi in ogni tipo di percorso. Mi ha messo a disposizione un gruppo affiatato che nelle corse a tappe puo' ambire a traguardi prestigiosi». Il percorso si prospetta davvero difficile: «Sin dal prologo bisogna andar forte - ammette Basso - quella prova è molto dura, cosi' come alcune tappe gia' dalla prima settimana. Bisogna essere al massimo sin dall'inizio perche' una giornata come quella dell'anno scorso in cui arrivai con 40' di ritardo in una tappa dolomitica puo' arrivare sempre. Bisogna prepararsi bene, i percorsi che dovevo vedere li ho visti per cui ora c'e' solo da correre».
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