DILETTANTI | 10/05/2013 | 08:54 Vittoria! Inizio il diario nel miglior modo possibile, bersaglio centrato anche oggi, e ancora con Ruffo che ci regala un’altra bellissima soddisfazione dopo una giornata durissima per le mie gambe...Ma andiamo per ordine. Tappa quasi interamente pianeggiante con un solo gpm, quello del castello di Caneva, e come ieri si pensava ad una tappa semplice ma cosí non é stato. Partenza dal centro di Lignano Sabbiadoro, alle ore 10.50, stranamente partenza tranquilla o almeno per i primi 15 km, nei quali non succede praticamente nulla, ma come spesso accade é la quiete prima della tempesta. Infatti non appena accesa la miccia sono stati numerosissimi i tentativi di fuga, fino a quando, dopo circa 50 km, esce il tentativo che segnerà lo svolgimento dell’intera tappa. Ad andarsene sono in 7, guadagnano subito un bel vantaggio che però non sembra decollare perché il gruppo non molla fino a quando escono altri 6 fuggitivi... Disastro... Tutti si rialzano e il vantaggio in pochi km sale fino a 5’...Cosa si fà?!?! (nella foto Rodella, Ruffoni riceve i complimenti del massaggiatore Mario) Si tira ahi noi! Io e Paolo (Colonna) andiamo in testa al gruppo insieme ad un corridore della nazionale albanese, ma serve a poco, riusciamo a malapena a contenere lo svantaggio ma non molliamo, abbiamo percorso solo 67 km manca ancora tanto all’arrivo...Si tira, i km passano ma nessuno viene a darci manforte fino a quando dopo circa 30 km da quando abbiamo iniziato a tirare arriva la Marchiol anche se solo con 2 uomini,s embra una battaglia persa 7 in testa alla corsa contro 4 in testa al gruppo. Meniamo, meniamo forte e iniziamo a rosicchiare: 20, 30, 40 secondi che poi diventano minuti... La dimostrazione al gpm, posto dopo 118 km di tappa, dove il nostro gap dalla testa é sceso a soli 2’20”, riprendiamo i controattaccanti e sembra la svolta, in testa arrivano degli stranieri ad aiutarci. Tutto sotto controllo? Certo che no, mannaggia rincominciamo a perdere, invece di aumentare sembrano diminuire la velocità. Io e Paolo ritornati nella pancia del gruppo per rifiatare ci guardiamo e decidiamo di tornare in testa a tirare ma ci avviciniamo sempre più al traguardo. Mancano 10 km e lo svantaggio é di poco superiore al minuto, sembra impossibile ricucire. Presi da un impeto di adrenalina tiriamo fortissimo in un tratto con la strada leggermente favorevole viaggiamo sul filo dei 60 orari e intravediamo i fuggitivi... Dai, dai, dai possiamo farcela, i km passano velocissimi e ai meno 3 km io e Paolo ci spostiamo con i fuggitivi nel mirino del gruppo, ormai hanno solo una manciata di metri di vantaggio e possono essere ripresi, come accade a soli 1000 metri dalla linea del traguardo. Sarà volata. Io ormai sono in coda al gruppo non vedo niente, ma quando sono a 150 metri dal traguardo sento la speaker che annuncia il vincitore... É ancora Ruffoni... Che bello! Ancora centro. Tutta la mia fatica e quella di Paolo é servita, super soddisfatti! Domani ci attende la prima vera salita, la descrivono come veramente dura, ma é un altro giorno chi vivrà, vedrà. Pensiamo positivo, tra pochi minuti cena e poi riposo per ricaricare le batterie... Non ho più la maglia dei Gpm, ma il morale é comunque alto, guardiamo positivi a domani.
Un caloroso saluto a tutti i nostri lettori, ci abbiamo preso gusto ... Cosa accadrà domani?
Doverosi. Ai molti che ci permettono di vivere con le parole di Davide Orrico le stesse sensazioni di quando, giovani, vivevamo da dentro la corsa, vista da uno dei tanti ma comune a quasi tutti i pedalatori del gruppo in ogni gara, dagli esordienti ai prof. Grazie Davide per come fai sentire il senso della fatica che molti in gruppo fanno per il loro capitano designato. Non sempre la gara finisce con la vittoria che gratifica della fatica fatta, ma già del prossimo via si torna a menare.
Complimenti
10 maggio 2013 14:19mini
La voce dal "dentro" del gruppo è quello che manca in ogni cronaca di gara. Ti dà un emozione forte e ti mette in sella a pedalare.
Per il Team Isonzo
Enrico Bergamasco
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