A Sagan la tappa, a Nibali la generale. Crolla Froome. LIVE

TIRRENO-ADRIATICO | 11/03/2013 | 09:30
Cari amici di tuttobiciweb, ben ritrovati. Siamo già in postazione a Porto Sant'Elpidio per raccontarvi la sesta e penultima tappa della Tirreno-Adriatico. Sono 209 i chilometri con partenza e arrivo a Sant'Elpidio a Mare. Non lasciatevi trarre in inganno dalla nomenclatura: partenza e arrivo in una città di mare, ma di pianura oggi se ne vedrà pochissima, giusto alla partenza e all'arrivo: i corridori dovranno affrontare, infatti, una tappa molto dura, con 3100 metri di dislivello, 18 strappi censiti e tanti altri saliscendi che trasformeranno la tappa odierna in una trappola continua.
Intanto diamo subito la prima buona notizia: c'è il sole su Sant'Elpidio a Mare.
Partenza fissata alle ore 10.45, ma i corridori cominciano già ad arrivare al villaggio di partenza. Ci sono quelli già concentrati sulla tappa e sulla battaglia che ci si attende, ci sono quelli come Cadel Evans che sono delusi e commentano amaramente «Non sono all'altezza dei migliori», ci sono quelli che sorridono solo perché c'è il sole dopo tanti giorni d'acqua, ci sono quelli come Cancellara che hanno già la mente rivolta alla Sanremo di domenica prossima.
Nel frattempo, anche se capiamo che può non interessare molti, il vostro cronista interrompe per qualche minuto le trasmissioni: è tempo di un buon caffè con qualche amico corridore e magari ci scappa anche una brioche alla marmellata (per noi, ovviamente). A fra poco, amici. Ah, prima del caffè un consiglio: attenti a Contador per la tappa di oggi. In una frazione simile, all'ultima Vuelta ha fatto sfracelli.

10.40. Rieccoci in postazione, tra pochi minuti la tappa prenderà il via, i corridori sono già incolonnati.

10.45. Ci siamo, Stefano Allocchio ha il fischietto in bocca e la bandiera a scacchi in mano: ecco ilvia della tappa. Sono 209 i chilometri da percorrere.

10.49. Non ha preso il via stamane il kazako Gruzdev, portacolori della Astana: a fermarlo, il dolore ad un ginocchio, conseguenza di una caduta patita nella prima tappa in linea.

11.07. Numerosi tentativi di fuga in questi primi dieci chilometri di corsa. Tra i più attivi anche oggi Damiano Cunego.

11.16. Si avvantaggia un gruppetto di 15 corridori, tra i quali Popovych, ma la situazione è ancora molto fluida.

11.20. Il gruppo torna compatto, si pedala ad andatura sempre molto sostenuta.

11.25. Al momento sono stati percorsi 20 km.

11.30. Si susseguono gli attacchi, ma per ora nessuno riesce a prendere il largo.

11.40. Allungano in 16. Tra gli attaccanti: Visconti e Cunego, ma anche Cancellara, Henao, Nocentini e Boom.

11.45. La fuga sembra star bene al gruppo che concede 2'10" al km 33.

11.50. Al km 40 il vantaggio sale a tre minuti. Siamo ancora in attesa di conoscere l'esatta composizione del gruppetto degli attaccanti.

12.00. I fuggitivi sono Montaguti, Boom, Martinez, Vicioso, Cunego, Intxausti, Visconti, Impey, O'Grady, Cancellara, Dumoulin, Sprick, Voss, Selvaggi e Finetto. Henao che era annunciato tra gli attaccanti si è rialzato.

12.20. Si ritirano Jelle Vanendert e Andy Schleck, all'ennesimo stop del suo ultimo anno di attività.

12.30. Vantaggio ma non troppo per la fuga: 3'30".

12.46. 74 chilometri percorsi, la Sky controlla e il vantaggio resta attorno ai tre minuti.

13.10. I fuggitivi hanno superato per la prima volta il muro di Sant'Elpidio, Sky continua a controllare e il vantaggio resta fermo a tre minuti. Cunego il primo a transitare: è sua la maglia virtuale di leader dei gpm.

13.25. Attaccanti sempre in fuga: ricordiamo che si tratta di Cancellara (RadioShack), Nocentini, Montaguti e Dumoulin (Ag2r), Boom (Blanco), Cunego (Lampre Merida), Visconti e Intxausti (Movistar Team), Egoi Martínez (Euskaltel), Vicioso (Katusha), Impey e O'Grady (Orica Greenedge), Finetto (Vini Fantini), Sprick (Argos Shimano), Voss (NetApp Endura) e Selvaggi (Vacansoleil DCM). Intanto si fa vedere la pioggia: poteva forse mancare?

13.45. Cresce vertiginosamente il numero dei ritiri: stop per venti corridori.

13.57. Si ferma anche Mark Cavendish. E la pioggia aumenta di intensità. Intanto stop anche per Mangel, Hunter e Sbaragli.

14.00. 120 i chilometri percorsi. Quattro minuti di vantaggio per i fuggitivi.

14.10. Piede a terra anche per Agnoli e Kessiakoff.

14.30. Mancano meno di settanta chilometri al traguardo, piove e la fuga continua. Si fermano anche Pozzato e Capecchi.

14.54. I corridori stanno affrontando nuovamente un nuovo muro.

14.57. Anche il gruppo è sulla salita, staccato di 2'55" dal gruppetto dei fuggitivi.

15.09. Davvero terribili le rampe di questi muri marchigiani, i corridori salgono ad una media di 8-9 all'ora. El il gruppo dei fuggitivi si sta sgretolando. Il vantaggio cala a 2'26". Davanti il più pimpante sembra essere Tom Dumoulin.

15.20. Restano al comando Dumoulin e Cunego che pedalano con 2'50 sul grosso del gruppo. Nuovo passaggio sul muro di Strada Cocciari, dove il cartello indica il 30% di pendenza. Il veronese cerca di alzarsi sui pedali ma la ruota posteriore slitta...

15.23. Cunego transita ancora per primo e mette il sigillo alla maglia verde: ormai nessuno gliela può più sfilare.

15.29. In discesa Cunego ha atteso Dumoulin per avere un compagno d'azione. A 30 secondi segue un gruppetto guidato da Cancellara e Nocentini. Intanto la strada ricomincia a salire.

15.33. 40 km al traguardo. Tra i fuggitivi il più temibile per Chris Froome è Rinaldo Nocentini, a 3'05" questa mattina dal leader della generale.

15.35. Tappa davvero durissima. Su queste strade ricordiamo si svolge anche la corsa femminile "Muri Fermani" (quest'anno in programma il 5 maggio) dedicata a Marina Romoli, marchigiana doc e oggi a seguire la tappa in loco.

15.36. Un'altra curiosità legata a questo percorso: il finale di tappa e il posizionamento della linea del traguardo sono identici rispetto alla sesta tappa del Giro d’Italia 2012, Urbino – Porto Sant’Elpidio, che vide la vittoria di Miguel Angel Rubiano e la conquista della Maglia Rosa da parte di Adriano Malori.

15.37. Visconti e Salvaggi rientrano in questo momento sui due battistrada.

15.39. In discesa rientrano altri corridori, mentre si rialza Nocentini.

15.40. Al comando ora sono in sette con 2'25". Ripreso dal gruppo Cancellara.

15.45. Grazie al forcing della Cannondale diminuisce il gap di Cunego (Lampre Merida), Visconti e Intxausti (Movistar Team), Egoi Martínez (Euskaltel), Dumoulin (Argos-Shimano), Impey (Orica Greenedge) e Selvaggi (Vacansoleil DCM).

15.48. Al cartello dei -30 km al traguardo. I sette al comando conservano 2'10" di vantaggio.

15.50. Al passaggio sotto il traguardo in testa al gruppo troviamo sempre le maglie della Cannondale, che oggi punta forte su Sagan.

15.51. Selvaggi si aggiudica il traguardo volante. I fuggitivi proseguono di comune accordo con 1'50".

15.55. Continua a piovere sul gruppo e si susseguono i ritiri, oggi davvero numerosi. Ora mette piede a terra Nocentini.

16.00. Non c'è più accordo tra i battistrada, che perdono terreno. Allunga Dumoulin.

16.03. Continua il grande lavoro della Cannondale, che riduce il distacco dai sette al comando a 1'10".

16.05. L'olandese della Argos-Shimano guadagna 20" sui compagni di fuga. Il gruppo si mantiene a 1'10".

16.07. A guidare l'inseguimento ora è l'Omega Pharma Quick Step di Kwiatkowski, 2° nella generale.

16.10. Intxausti si riporta su Dumoulin, gli altri attaccanti di giornata sembrano aver abbandonato i sogni di gloria. Il gruppo li ha nel mirino (40").

16.12. La frazione odierna assomiglia molto a una classica del nord come la Liegi – Bastogne – Liegi o l’Amstel Gold Race. Sparpagliati sui 209 km di gara, gli atelti hanno dovuto affrontare 20 strappi in salita, 6 dei quali con una pendenza del 15% o maggiore. Il dislivello totale si aggira sui 3000 metri.

16.13. Comprensibili i numerosi ritiri. I due battistrada affrontano in questo momento il muro dei Cocciari, è la terza volta.

16.14. Cede Dumoulin. Al comando della corsa resta Intxausti, ma il gruppo ormai lo vede.

16.15. In salita faticano tutti, compreso la maglia rossa Contador. C'è chi addirittura sale a piedi, tutti gli altri rigorosamente a zig zag.

16.16. Superato il GPM in discesa attacca Vincenzo Nibali. 15 km al traguardo.

16.17. Da buon disescita lo Squalo dello Stretto guadagna parecchio terreno e riagguanta Intxausti. Lo salta e va via da solo.

16.18. Peter Sagan si riporta su Nibali insieme a Samuel Sanchez e Intxausti.

16.19. Insiste Nibali. Froome è segnalato in difficoltà, c'è la reazione di Contador.

16.20. Ultimo strappo a 10 km dall’arrivo e solo gli ultimi 4 km sono pianeggianti. La Tirreno-Adriatico è tutt'altro che finita!

16.21. In salita rimangono da soli Sagan e Nibali, i due ex compagni se le daranno di santa ragione su questi strappi finali. Lo spettacolo è garantito!

16.23. A Casette d’Ete si affronta la salita di Santa Lucia (pendenze fino al 15%) per rientrare sulla statale Adriatica con una discesa tecnica. Ai 1800 m le due ultime due curve  (sinistra-destra) intervallate da un sottopasso portano al rettilineo finale di 1500 m largo 7.5 m su asfalto.

16.25. Joaquim Rodriguez si riporta sulla coppia di testa. Chris Froome è saltato, dietro al gruppetto Contador, è in compagnia di Evans e Pozzovivo.

16.26. 20" di ritardo per Contador, Sanchez, Honer e Santambrogio sui primi. Più indietro tutti gli altri: Froome è dato a 50".

16.27. 7 km al traguardo. La classifica può essere stravolta, importanti per la generale anche gli abbuoni in palio per il traguardo di tappa.

16.30. Nibali, Sagan e Rodriguez hanno 35" sui quattro immediati inseguitori e 1'00" su Froome. Solo 4 km alla fine.

16.31. Thor Ushovd rientra sul gruppo Froome.

16.32. Proseguono di comune accordo i tre al comando. Nibali, a cui va il plauso di aver fatto saltare il banco, tira a tutta per vestire la maglia azzurra.

16.34. Triangolo rosso. I tre al comando parlottano tra di loro: tutti siamo sicuri porteranno a casa qualcosa dalla tappa di oggi.

16.35. Come prevedibile allo sprint ha la meglio Peter Sagan davanti a Purito Rodriguez e Vincenzo Nibali, che comunque mentro lo slovacco si bacia i muscoli festeggiano per quanto guadagnato nella generale.

A 44"chiudono nell'ordine Santambrogio, Sanchez, Horner e Contador. Più indietro, a 50", il gruppetto con Chris Froome che si vede sfilare la maglia azzurra.

Nella generale ora Nibali ha 34" su Froome, 37" su Rodriguez,  48" su Contador e 58" su Kwiatkowski. Domani ultima tappa, a cronometro, che deciderà la corsa dei due mari.

ORDINE D'ARRIVO

1. Peter Sagan (Cannondale)
2. Vincenzo Nibali (Astana) a 2"
3. Joaquim Rodríguez (Katusha)
4. Mauro Santambrogio (Vini Fantini) a 44"
5. Samuel Sánchez (Euskaltel-Euskadi)
6. Chris Horner (RadioShack-Leopard)
7. Alberto Contador (Team Saxo-Tinkoff)
8. Jurgen Roelandts (Lotto-Belisol) a 50"
9. Thor Hushovd (BMC)
10. Simon Geschke (Argos-Shimano)

CLASSIFICA GENERALE

1. Vincenzo Nibali (Astana)
2. Chris Froome (Sky) a 34"
3. Joaquin Rodríguez (Katusha) a 37"
4. Alberto Contador (Team Saxo-Tinkoff) a 48"
5. Michal Kwiatkowski (Omeha Pharma-Quick Step) a 58"
6. Chris Horner (Radioshack) a 1'05"
7. Mauro Santambrogio (Vini Fantini) a 1'20"
8. Przemyslaw Niemec (Lampre Merida) a 2'54"
9. Andrei Amador (Movistar) a 2'58"
10. Wout Poels (Vacansoleil) a 3'08"
Copyright © TBW
COMMENTI
Grandi
11 marzo 2013 15:59 Ruggero
Comunque vada a finire, complimenti a tutti quelli che arriveranno alla fine !!!

Fantastica...
11 marzo 2013 17:29 XMarcoClaX
Tappa fantastica che grazie al maltempo non ha avuto niente da invidiare alle grandi classiche...forse anche più dura di una normale liegi

Lampre
11 marzo 2013 18:53 Per89
Oggi son rimasto un po' meravigliato da alcune dichiarazioni fatte in casa Lampre, la prima è quella di Pozzato che dichiara alla De Stefano che la tappa è troppo dura e questa Tirreno non è adatta a preparare la San Remo, quando è da un mese che si conosce il percorso della Tirreno e le tappe non son state cambiate... La seconda è quella di Bontempi che intervistato da De Luca a 20 km dall'arrivo afferma: " Non capisco perchè i Cannondale tirano, rischiano di rimanere con una gamba su e una giù" in fuga c'era Cunego, ma nessun Cannondale e la risposta a Bontempi è arrivata 20 km dopo con Sagan a braccia alzate....

Dichiarazioni in casa Lampre (Pozzato docet)
11 marzo 2013 21:19 Bartoli64
Perchè meravigliarsi di certe dichirazioni rilasciate oggi in casa Lampre?

E' a tutti noto che a Pozzato, quando gli si accorciano le gambe, gli si allunga contemporaneamente la lingua... con la quale le spara poi a profusione.

E' sin troppo vero che Pozzato conosceva il percorso della T/A da almeno un mese, ma sai che altra bella figura farà se domenica a giungere primo alla Sanremo sarà proprio un corridore che viene dalla Corsa dei due Mari?

Vabbè, potrà sempre dire che è staya colpa del telaio che gli hanno dato...

Bartoli64 (ex estimatore di Pozzato)

12 marzo 2013 07:24 foxmulder
A conferma di quanto detto sopra relativamente alle sparate (verbali, di gambe chissà...) di Pozzato basti vedere Cancellara, che scalatore non è, oggi si è sparato un bel 160 km di fuga in vista della "Primavera"...

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