COLOMBIA | 04/03/2013 | 09:31 Quella di Domenica 3 Marzo è stata una giornata speciale per i ragazzi del Team Colombia: nel giorno in cui il ciclismo ai massimi livelli è tornato a visitare Roma, la capitale del Paese che li ha ospitati, un nutrito gruppo di tifosi della loro terra natale, la Colombia, è arrivato a far sentire loro tutto il loro affetto e il loro calore. Gi Escarabajos non hanno deluso le aspettative dei loro connazionali: spinto dal suono delle urla e delle musiche colombiane, Leonardo Duque si è lanciato in una volata lunga che lo ha condotto al 6° posto sul traguardo di Roma Maxima, la classica un tempo nota come Giro del Lazio. I 180 km con partenza e arrivo a Roma, sui Fori Imperiali, hanno premiato il coraggio del francese Biel Kadri (Ag2r), capace di evadere dal gruppo insieme ad altri 4 compagni di fuga dopo oltre 50 km disputati a velocità forsennate, e di resistere solitario fino al termine, ottenendo il più bello e insperato dei successi sullo sfondo del Colosseo in una Roma baciata da un sole primaverile. Alle sue spalle, Filippo Pozzato (Lampre-Merida) ha regolato il gruppo di 40 unità rimasto all'inseguimento, tagliando il traguardo (a braccia alzate) davanti a Grega Bole (Vacansoleil-DCM). Dopo il frenetico avvio di gara, l'azione avviata dopo 55 km da Kadri, Cardoso (Caja Rural), Lightart (Vacansoleil), Timmer (Argos) e Premont (Crelan) ha raggiunto un vantaggio massimo di 8.35 prima della reazione del plotone, guidato da Lampre e Astana. La corsa si è riaccesa sulla difficile erta dei Campi di Annibale, dove Kadri ha lasciato la compagnia dei compagni di fuga e, alle sue spalle, un gruppetto di 5 unità guidato da Nibali si lanciava all'inseguimento, precedendo la prima parte di un gruppo molto frazionato. Da lì è iniziata una lunga cronometro per Kadri, che è riuscito a conservare 37" di vantaggio su tutti gli inseguitori, tornati compatti sul rettilineo d'arrivo proprio sotto la spinta della volata lunga di Duque, arrivato a giocare le proprie chance sui Fori Imperiali anche grazie al generosissimo sacrificio di uno Jarlinson Pantano in versione gregario di lusso. Reduce dal primo piazzamento stagionale nei primi 10- per di più su un traguardo di lusso - Leonardo Duque ci racconta lo svolgimento della corsa romana: "Siamo partiti subito forte, in una fase in cui siamo stati anche protagonisti in testa al gruppo nel rispondere a diversi tentativi. Abbiamo dovuto affrontare una serie di piccoli incidenti di percorso (una foratura per Pantano, ben due per Fabio Duarte), ma la squadra ha dato il massimo per portarmi in volata." "Pantano ha fatto un grande lavoro dopo l'ultima salita," spiega Duque "e siamo tornati in vista dei primi inseguitori proprio alla svolta sul rettilineo: senza esitare ho lanciato il mio sprint, inevitabilmente ostacolato dal fatto di dover passare il gruppetto quando già ero allo scoperto, e proprio negli ultimi metri ho perso un paio di posizioni. Ad ogni modo, credo si tratti di una bella prestazione per me e per la squadra: adesso proseguiamo con più fiducia." Nel frattempo, la giornata sui Fori Imperiali veniva ravvivata dalle voci e le percussioni del quartetto musicale Tairona, che ha fatto ballare tifosi e passanti su una delle strade più celebri di Roma, accompagnati dai cori e delle danze di ballerine e ballerini in costumi tipici della tradizione colombiana. Un crescendo di ritmo e allegria che ha raggiunto il culmine con l'arrivo e il bel risultato di Leonardo Duque, che ha subito ricevuto le congratulazioni del Ministro Consejero dell'Ambasciata Colombiana, Sylvia Amaya Londono, anch'essa giunta sul traguardo per incitare gli Escarabajos, guidati oggi in ammiraglia da Oscar Pellicioli. Naturalmente, anche i ragazzi hanno voluto ringraziare in prima persona i propri connazionali, raggiungendo il tendone della festa immediatamente dopo l'arrivo e prestandosi con il consueto sorriso a decine di foto e autografi. "La loro presenza è per noi di grandissimo impulso - spiega Fabio Duarte - sapere che ci sono così tante persone che ci sostengono e ci seguono con così tanta passione è qualcosa di speciale, e abbiamo voluto essere con loro per ringraziarli di cuore per tutto quello che fanno per noi."
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