LA LETTERA. Santi: Giro italiano, largo alle squadre italiane
| 30/12/2012 | 09:38 Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Cari amici di tuttobiciweb, sto seguendo con attenzione il dibattito che avete promosso sulle wild card per il prossimo Giro d’Itlia. Fino a prova contraria ogni gara del ciclismo italiano riceve autorizzazione ed è organizzata da società affiliata alla Federazione Ciclistica Italiana. Quindi, riconoscenza per chi organizza gare piccole e grandi, di amici, nemici, avversari con eguali diritti e doveri. Siano esse per giovani atleti e professionisti di qualsiasi disciplina e sesso. Ma tutti insieme abbiamo solo un obiettivo in comune: la crescita del ciclismo Italiano. Quindi credo che il Giro debba essere apprezzato nel mondo per la bellezza del nostro paese e per l'Italianità, non per escludere gli Italiani. Kamikaze ne abbiamo già a sufficenza, sponsor che sono fuggiti per mancanza di garanzie e sicurezze di pubblicità favorevole. Non per non pagare stipendi e contributi, quindi queste uscite, sono già un danno enorme. Non permetteremo la continuazione di questo scempio, il Giro è grande ed organizzato da grandi e bravi organizzatori ma non dai padroni del ciclismo. Il rispetto reciproco porterà tutti i professionisti Italiani in regola a correre il Giro, come loro diritto ed ambizione fin da bambini. Grazie per l’attenzione e Buone Feste.
dichiarazione da campagna elettorale di bassa lega. il giro, come ogni gara, potrà essere apprezzato solo per l'aspetto agonistico, non per le bellezze del paese. certo potrà essere promotore del territorio nel mondo, ma questo solo le tv saranno accese. per cortesia non tiriamo poi fuori le ambizioni dei bambini, anche se siamo a natale e i cuori sono più aperti. vogliamo ascolti internazionali? servono atleti internazionali di spessore, allora forse gli sponsor rimangono.
e di rocco si sfrega le mani.
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