COMMENTO. Un sistema chiuso, per chiudere

| 10/11/2012 | 12:09
Mi sembra di sognare. Ho letto le rivoluzionarie idee di un grande manager d’affari il cui vero merito è quello di essere tra i primi 683° uomini più ricchi del pianeta e ho provato un profondo senso di sconforto. Scrive Luca Gialenella questa mattina su “La Gazzetta dello Sport”: «Ha cominciato la scalata al successo a 19 anni: viaggio in Jugoslavia finito con una richiesta di asilo politico in Austria. Zdenek Bakala (nella foto) si è poi spostato in America, laurea in economia a Berkeley, uomo d'affari, banchiere, finanziere, advisor delle più importanti privatizzazioni in Repubblica Ceca, come la vendita della Skoda alla Volkswagen. Adesso Bakala, 683° tra gli uomini più ricchi del mondo (2 miliardi di dollari di patrimonio) e molto legato all'ex presidente ceco Vaclav Havel, si è innamorato del ciclismo e vuole vincere anche qui».

Luca Gialanella ci fa sapere da Bruxelles che Bakala è il proprietario dell'Omega-Quick Step dal 2010, lo squadrone belga di Boonen e (adesso) di Cavendish. È l’unico magnate di questo sport non legato a bici o prodotti. Finanza e passione. Innamorato soprattutto «del grande potenziale del ciclismo». E ha deciso che è giunto il momento di rischiare in proprio. Per guadagnarci, certo. «Ma anche per cambiare il ciclismo. Viviamo in tempi da cataclisma, lo sapete bene, ma questo sport è una grande opportunità».

Quindi cosa ha pensato, il dottor Bakala. Assieme all’amico-manager Bessel Kok, olandese, esperto in telecomunicazioni e presidente del consiglio di amministrazione della Omega-Quick Step, vuole proporre «un circuito chiuso, la Champions League del ciclismo, con 18 squadre che abbiano la certezza di corse e calendario per un lungo periodo. Le squadre top, con i migliori corridori, nelle migliori corse (una ventina, non di più): un format di altissima qualità, facile da seguire per il pubblico e da vendere ai grandi player televisivi, con il ricavato dei diritti tv da redistribuire tra gli attori. Un progetto da portare avanti mano nella mano con team/sponsor, investitori e Uci. Un circuito gestito da una società, e io al vertice».

Ci risiamo. Un circuito chiuso. Un modello Champions Legue che però chiuso non è, perché al momento è apertissimo. Apertissimo a squadre piccine come il Nordsjaelland, che solo qualche giorno fa ha sfidato la Juventus.

Caro dottor Bakala, noi siamo felici che lei sia un potentato della finanza e che abbia a cuore le sorti del ciclismo, ma non commetta gli stessi errori fatti da Verbruggen e Mc Quaid. Innanzitutto, intanto, trovo perlomeno ridicolo che lei dica: «Abbiamo lavorato per mesi con manager Uci come Verbruggen e Rumpf, e appoggiano questa riforma». Beh, se vuole chiudere il cerchio ci dica anche che il nuovo sistema antidoping ha deciso di affidarlo ad Eufemiano Fuentes e poi il capolavoro è completato.

Per rilanciare il ciclismo, scusi se sono un tantino sfrontato e presuntuoso, non serve poi moltissimo. Grazie al cielo c’è già tanto di buono da salvare, basta però togliere quello che non va e sono in molti a sapere quello che non funziona. Intanto azzeriamo i vertici dell’Unione Ciclistica Internazionale (dai manifesti fatti, neanche un cenno) che in questa situazione ci ha portato. Lei parlando di Lega del Ciclismo europeo cerca di svuotare il potere di business dell’Uci, ma così facendo porta in salvo alcuni dei grandi responsabili di questo sfacelo. Invece, caro Bakala lei questi personaggi li deve rispedire a casa loro.

Poi si deve lavorare sul progetto licenze. Tanti anni fa, quando il concetto di Pro Tour venne varato, la licenza doveva essere di proprietà esclusiva del team manager (certo l’Uci deve controllare che il team sia in regola con questioni finanziarie o etiche) o dello sponsor, che in pratica aveva tra le  mani non solo una licenza sportiva ma anche e soprattutto un valore sportivo. Lei che è il signor Omega, se avesse davvero una licenza sua e solo sua, potrebbe fin da oggi rivenderla al signor Panasonic (sempre che abbia voglia di entrare nel ciclismo) per qualche milione di euro. Insomma, il ciclismo in un batter d’occhi si troverebbe ad essere sport prelibato e appetibile. Lei invece parla di circuito chiuso, diciotto squadre, punto. E il resto? E le promozioni e le retrocessioni che sono il sale di tutto lo sport?  Ho letto questa mattina su La Gazzetta che «Ha già aggregato 8-9 squadre (tra loro Omega, Bmc, Garmin e Cannondale), sta per aprire la negoziazione con Rcs Sport e Aso, ha l'appoggio del braccio organizzativo dell'Uci, quello che ha lanciato nuove gare, come il Giro di Pechino».

E ancora: per il dottor Bakala, le aree su cui intervenire sono tre.

a) «L'antidoping, con procedure molto più chiare e brevi, e affidato a un'agenzia esterna indipendente».
Meno male, forse ci siamo arrivati. È anni che lo scriviamo. Complimentoni.

b) «La stabilità finanziaria dei team, che non hanno flussi di ritorno per le loro partecipazioni alle corse, non hanno la stabilità delle regole, non sanno se e per quanto tempo possono investire, non ricevono compensi per i diritti tv». Bene.

c) «Un sistema di regole dell'Uci molto più chiara e trasparente. E serve un ranking individuabile». Ma no? Ma sa che lei è davvero un genio? Ha individuato una criticità di tale portata e per risolverla – lo ripeto – lo fa con quelli che questi meccanismi folli li hanno creati? È davvero un illuminato e visionario manager…

I tempi di realizzazione? Leggo: «entro 6 mesi accordi con le diverse organizzazioni, 3 anni di transizione con l’attuale sistema, sistema a regime dal 2016». Sperando che nel frattempo, qualcosa, sia ancora restato.

Umilmente, Pier Augusto Stagi

direttore di tuttoBICI e tuttobiciweb.it, uno dei direttori ai primi posti mondiali tra i più poveri del pianeta.

p.s. Pier Bergonzi, nel suo elzeviro, scrive: «Alzi la mano chi pensa che non sia una buona idea?», rispondo:  io, caro Pier. Il nuovo World Tour non deve essere un nuovo sistema chiuso (18 squadre) ma aperto (promozioni e retrocessioni: meritocrazia). Scrivi: «Il problema è che al mosaico manca un tassello decisivo. Al tavolo delle idee per il futuro mancano gli organizzatori... Come si può immaginare un circuito Gran Prix senza la Sanremo e la Roubaix? Senza il Tour, il Giro e la Vuelta?» Difatti non mancheranno. L’ha scritto benissimo Gialanella, l’ha confermato il magnate ceco che spero non sia anche sordo: i grandi organizzatori saranno contattati e invitati al tavolo delle contrattazioni.
Quindi, dico io, il problema è un altro. Qui c’è da sistemare un palazzo, puntellarlo, ma anche evacuarlo da chi questa struttura l’ha costruita con sabbia e non con il cemento.

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COMMENTI
cosa dire d'altro di più vero...!!!??
10 novembre 2012 12:43 geom54
disamina di STAGI vera ma, lasciando a casa l'umiltà;
ma, ancora meglio ciò che scrive il Gialanella, "l’ha confermato il magnate ceco che spero non sia anche sordo: i grandi organizzatori saranno contattati e invitati al tavolo delle contrattazioni. Il problema è un altro. Qui c’è da sistemare un palazzo, puntellarlo, ma anche evacuarlo da chi questa struttura l’ha costruita con sabbia e non con il cemento;
personalmente concordo con i succitati.

tutti iscritti al cicrcolino
10 novembre 2012 14:42 excalibur
direttore, ha dimenticato di sottolineare un'altra ovvietà: non ci vuole un genio per capire che dietro alle parole di Bkala c'è la mano dell'Uci e che dietro al più ridicolo e insignificante manifesto della storia (in prima liceo - scusate la citazioe - scrivevamo cose più sensate) c'è sempre l'Uci. Che ha trovato giornali compiacenti per fare un bel circolino delle ovvietà, per dare in pasto il nulla al pubblico e per farsi un bel bagno pubblico alla coscienza. comunque sia tranquillo, con il commentino di oggi bergonzi si sarà attaccato un'altra bella patacca alla giacca, mentre lei si è fatto qualche nuovo amico!

Promozioni
10 novembre 2012 15:18 MARcNETT
Ribadisco come vado dicendo da anni,promozioni e retrocessioni senza il discorso economico a farlo da padrone

Stagi
10 novembre 2012 15:38 Bufalino
Mi limito a dire: Parole sante

Grazie Stagi

10 novembre 2012 17:47 foxmulder
Quando stamane ho letto l'articolo sulla Gazzetta sono rabbrividito. A parte il fatto che il genio in questione ha ripreso pari pari, con piccole correzioni, quello che andavano ciarlando anni fa a destra e a manca i vari Verbruggen e McQuaid, quando ho poi letto che nientepopodimenoche l'ineffabile Verbruggen era stato coinvolto nel progetto e appoggia la riforma... beh, lì abbiamo raggiunto l'apoteosi. Possiamo chiudere tutto e andare a casa... Anzi, no. E' meglio che a casa ci vadano loro portandosi dietro anche il baraccone così abilmente eretto.

Quando la vita comincia ad annoiarti .....
10 novembre 2012 18:12 lattughina
.... quando ai ricconi la vita comincia ad annoiare, ecco che gli stessi ricconi cominciano a spararle grosse e cercano di spacciare delle cretinate per delle idee innovative. Ecco, questo mi sembra il caso di mr. Bakala, il quale, avendo toccato tutti i settori commerciali e finanziari possibili, mi sembra che stia sognando di diventare 'il salvatore' del ciclismo mondiale volendo formare una specie di setta eletta in cui solo ed esclusivamente delle squadre degne, al di sopra di ogni sospetto e danarosissime, possano dare vita ad un circuito di gare che, mi sembra di capire, lasciano fuori quelle che sono l'anima del ciclismo stesso. Non solo, ma questa casta eletta dovrebbe essere, ancora una volta impastata con gli stessi personaggi che ancora e purtroppo stanno circonlando nei corridoi di palazzo UCI ..... Senta Mr. Balaka, si chiuda nel suo caveau e faccia come Paperon de' Paperoni, continui a conatre i suoi soldi e si astenga da dire cretinate e/o cose già dette da altri molti anni fa.

dimenticavo!
10 novembre 2012 18:19 Bufalino
Aspettiamo tutti la candidatura di Stagi, una persona al di fuori da queste meccaniche politiche e che vuole solo un ciclismo pulito e onesto, come ha sempre dimostrato in anni di lavoro.

Personalmente, come sfogo personale, di tutte le persone che conosco in ambito ciclistico personalmente, non mi è mai capitato nessuno al quale stesse simpatico Di Rocco, o che ne apprezzasse l'operato. Come fa una persona con così pochi consensi pubblici ad essere ancora dove sta? Lo vogliamo cambiare questo ciclismo? ci vogliono idee nuove, gente nuova.

Michele Bufalino

Candidatura
10 novembre 2012 18:28 AndreaTino
Bravissimo Bufalino, condivido le tue parole su Di Rocco e in favore di Stagi!

Aspettiamo la candidatura, mi associo!


Proposte
10 novembre 2012 18:30 sorpeppe
1) Retrocessioni e promozioni ogni anno (2 o tre squadre)
2) Possibilità di correre anche alle due squadre nazionali (se ci sono) in testa alla categoria inferiore (oggi Continental) durante le corse nella loro nazione.
3) Divieto di vendere la licenza ad altro sponsor.

...inoltre
10 novembre 2012 18:34 sorpeppe
Dopo l'accertamento del doping di un corridore oltre alla squalifica multa relativa ad un anno di stipendio oltre ai premi percepiti da donare alle squadre dei giovanissimi, unica speranza per riabilitare un movimento che sta autodistruggendosi.

Come mio solito...
10 novembre 2012 18:47 Fra74
..io vado un attimo contro-corrente, apprezzo lo stile e l'ironia del Dott. Stagi, persona intelligente ma pure scaltra, presumo...e mi spiego subito: non mi pare di aver letto, ma se fossi sbugiardato ne sarei estremamente contento, da parte del Dott. Stagi delle innumerevoli problematiche relative al passaggio di categoria tra gli under ai professionisti...e vado al dunque: il fatto che molte squadre si facciano pagare direttamente dagli atleti che passano PROF il premio che spetterebbe, invece, alla formazione under da versare...così come non mi pare che il Dott. Stagi abbia mai fatto CROCIATE a favore dei GIOVANI PROFESSIONISTI che molto spesso neanche ricevono, coma anche altri ciclisti, i premi pattuiti e/o gli stipendi?!? Perchè non "DENUNCIARE" pubblicamente queste COSE...il marciume di un CERTO AMBIENTE...che è fatto delle SOLITE PERSONE che gira e rigira sono SEMPRE QUELLE da DECENNI...cominciamo da ciò, Dott. Stagi...e vedrà..che se scrive di CIO'...molti addetti ai lavori di tale SPORT non la saluteranno con così piacere e, forse, sarà, invitato meno volte in studi televisivi..ma, SINCERAMENTE E SICURAMENTE, avrà IL NOSTRO APPOGGIO, il MIO DI CERTO, o meglio, quello del POPOLO del CICLISMO che è veramente APPASSIONATO di tale SPORT che ancora oggi si chiama CICLISMO!!!!
Francesco Conti - Jesi (AN).

GRANDE CONTI
10 novembre 2012 22:55 lluca
Finalmente qualcuno che mette da parte l'iprocrisia !!!

x fra 74
11 novembre 2012 15:01 Acqua77
Ottimo. Pero' adesso cominci lei a fare i nomi di chi non paga, di chi paga per passare prof e tutto il resto.. i soliti nomi. Prego

Caro Acqua...
11 novembre 2012 17:50 Fra74
I nomi?!? I nomi non posso farli...perchè, mi creda, i ciclisti coinvolti poi non confermerebbero ciò per "timore" di non poter continuare a correre, a gareggiare...ma ciò è risaputo, ne stia certo...ed a parte i NOMI è il SISTEMA a dover essere COMBATTUTO, occorre cambiarlo...basta con LA STESSA GENTE nel CICLISMO, ci vuole un CERTO RICAMBIO...a costo di SMEMBRARLO ancora di più questo SPORT, mi creda...
Francesco Conti - Jesi (AN).

X acqua
11 novembre 2012 19:17 Per89
Concordo con Fra, secondo te perchè molti giovani talentuosi, magari di 22/23 anni non passano tra i professionisti nonostante hanno tutte le carte in regola, il motivo è uno non hanno un budget da offrire alle squadre dei professionisti.... Così come non ti spieghi come mai certi juniores di basso livello vanno in certi squadroni e junior interessanti in una squadretta la risposta è sempre quella.... Non è tutto oro quello che luccica....

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