LIQUIGAS. «Disappunto e precisazioni sul caso Bertagnolli»
| 11/10/2012 | 17:12 Con il presente comunicato stampa il Pro Cycling Team Liquigas-Cannondale intende esprimere la propria contrarietà e ferma volontà di chiarimento in merito alla deposizione dell’ex tesserato Leonardo Bertagnolli (in organico nel 2007 e 2008) rese pubbliche oggi dall’USADA e riportate da “La Gazzetta dello Sport”.
La presenza di Liquigas Sport (ora Brixia Sport) nel ciclismo professionistico è stata contraddistinta sin dal 2005 (prima stagione) da un’intransigente politica di lotta e prevenzione al doping. Oltre all’ottemperanza di tutte le norme imposte dagli organi predisposti, dal 2005 al 2007 Liquigas Sport ha sempre formalmente richiesto ai propri tesserati chi fossero i preparatori che, come da prassi prevalente all’epoca per i corridori di vertice, erano incaricati della redazione di tabelle di allenamenti.
In seguito al caso della frequentazione dell’atleta Di Luca (poi non riconfermato) con il dottor Santuccione e all’informativa esplicitata a fine 2007 del Procuratore Nazionale Antidoping Torri circa i medici inibiti, Liquigas Sport ha lavorato per prevenire alla radice il problema imponendo (prima squadra al mondo) un articolo nei contratti di lavoro tra squadra e atleti che proibisse in maniera categorica la frequentazione di preparatori o medici esterni al team (Paolo Slongo e dottor Roberto Corsetti), pena l’immediato licenziamento per giusta causa. Unica eccezione, dal 2008 ad oggi, è stata concessa a Ivan Basso, seguito da Aldo Sassi e dal Mapei Center.
Dal 2008 Liquigas Sport ha proseguito la propria campagna di lotta e prevenzione al doping scegliendo di non rinnovare il contratto, per la stagione 2009, ai corridori che presentassero indizi di mancato rispetto delle norme interne circa la qualsiasi frequentazione di preparatori esterni, cosa avvenuta in più di un caso. Con particolare riferimento a Bertagnolli, il quale presentava anche anomalie nei valori fisiologici, come indicato dal responsabile sanitario, Liquigas Sport ha scelto nel 2008 anche di limitare al minimo sindacale la sua presenza alle corse. Si sottolinea che la società, in presenza di indizi ma in assenza di prove, non poteva procedere in alcun modo contro l’atleta. E’ altresì importante smentire l’affermazione dello stesso Bertagnolli secondo cui la squadra acconsentì alla frequentazione del dottor Ferrari per la risoluzione dei problemi alla tiroide: nessun atleta, infatti, poteva in alcun modo rivolgersi a medici esterni a quello dello staff sanitario del team. In quel caso Bertagnolli fu autorizzato ad effettuare le consulenze specialistiche necessarie presso l’endocrinologo di Ferrara professor Degli Uberti. In secondo luogo, nel 2006 Bertagnolli non era tesserato per Liquigas Sport.
Dal 2009 ad oggi la società sportiva ha rafforzato la propria intransigente politica interna di prevenzione scegliendo di non ingaggiare più atleti coinvolti in casi di doping diventando esempio per il ciclismo mondiale, come dichiarato anche dal presidente dell’UCI Pat MacQuaid in un’intervista a “L’Equipe” del 9 giugno 2012. Al contempo è stata attuata una campagna di totale trasparenza circa la preparazione e l’assistenza sanitaria agli atleti.
«Liquigas Sport prima e Brixia Sport ora hanno sempre scelto la via della totale trasparenza e intransigenza in tema di doping» afferma il presidente di Brixia Sport dottor Paolo Zani. «Oltre al rispetto di tutte le norme, che è la base della nostra politica, in questi anni abbiamo cercato di fare di più. Ci siamo impegnati per prevenire dall’interno qualsiasi problema, scegliendo in maniera autonoma la politica più stringente. Fino al 2008 era possibile per gli atleti scegliere il proprio preparatore, ma mai la nostra squadra li ha spinti verso aiuti esterni, anzi si è prodigata per il contrario. Crediamo che le parole del Procuratore Torri, che in tempi recenti definì la nostra squadra tra le poche ad allinearsi alla nuova politica di prevenzione, siano la miglior testimonianza del nostro impegno. Vorrei infine ribadire che dalla fine del 2008 ad oggi la squadra non ha mai assunto corridori con il minimo procedimento, anche remoto, per doping. Discorso a parte merita la scelta di ingaggiare Ivan Basso, colui che riteniamo l’eccezione e il miglior esempio grazie al quale i giovani possono imparare che vincere puliti è possibile. Nonostante la nostra politica di intransigenza abbia creato non poche difficoltà nella scelta dei corridori, sarà la stessa che manterremo anche per il futuro».
Scusate , ma a mio parere questo comunicato fa un po' ridere , se si sposa una linea non si fanno eccezioni per comodità..o interessi.. I sig liquigas ingaggiando Basso hanno rotto quel patto tra squadre pro tour di non ingaggiare atleti squalificati .... Giusto o sbagliato che sia...
Io pur leggendolo due volte non l'ho capito... Ribadiscono una politica e poi giustificano l'operato opposto... Bho... Forse era meglio non scrivere nulla... Ma ripeto questo e' il mio umile parere
Lory
Liquigas
11 ottobre 2012 19:24Andy77
Il comunicato è redatto molto bene e con fermezza ma rileggendolo manca un passaggio delicato ed importante.
1) Nel 2007 Leonardo Bertagnolli correva per il team Liquigas? Risposta : SI
2) Leonardo Bertagnolli da quanto si evince dal dossier andava da Ferrari nel 2007? Risposta: SI
3) Leonardo Bertagnolli afferma nel dossier che la Liquigas gli ha vietato di andare da Ferrari da quando? Risposta: 2008
La prossima domanda, che mi sorgere spontanea, è: NEL 2007?
Questo comunicato si parla di fine 2007, quando è arrivato Slongo che la politica interna è cambiata. Quindi? Forse mi sto sbagliando e con tutte queste date mi sto confondendo. Boh non si capisce piu nulla.
Inappuntabili ma......
11 ottobre 2012 20:13jaguar
Inappuntabili ma intanto gli beccano i corridori (Bertagnolli, Pellizzotti ecc e mi pare che pure qualcun altro è chiacchierato ovvero ha problemi di doping) ai controlli!!!!!ma almeno state zitti
alcuni.............
11 ottobre 2012 22:26SERMONETAN
alcuni di loro ancora ci vanno e tra nn molto usciranno altri nomi
Ma va.......
12 ottobre 2012 08:46luigino
Lasciate stare, e meglio che state in silenzio e guardatevi in casa visto che anche quest anno qualcuno ci va da testa rossa !!!!
Silenzioooooooo
Luigi
Omessa denuncia....
12 ottobre 2012 12:08senzarotelle
Leggendo il CS "Dal 2009 ad oggi la società sportiva ha rafforzato la propria intransigente politica interna di prevenzione scegliendo di non ingaggiare più atleti coinvolti in casi di doping ... - Dal 2008 Liquigas Sport ha proseguito la propria campagna di lotta e prevenzione al doping scegliendo di non rinnovare il contratto, per la stagione 2009, ai corridori che presentassero indizi di mancato rispetto delle norme interne circa la qualsiasi frequentazione di preparatori esterni" si evince che i contratti non sono stati rinnovati in quanto a conoscenza di "cattive abitudini". Mah!
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