ULLRICH. «Ho commesso errori, ma processi troppo lunghi»

| 06/07/2012 | 19:41
«Ho commesso degli errori e merito questa punizione. I processi però sono troppo lunghi, il mio è durato sei anni. Adesso, comunque, bisogna guardare avanti e avere fiducia nel ciclismo, ora che tutto è stato messo a posto».
Queste le parole con cui il 38enne ex campione tedesco Jan Ullrich, in un'intervista alla Dpa, ha ammesso per la prima volta che durante i  suoi anni di attività era necessario fare ricorso al doping per poter rimanere tra i più forti.
Alla domanda riguardante la necessità di  assumere sostanze dopanti per poter essere competitivi, Ullrich ha  risposto così: «Sì, certo. C'è stata quella fase e io ne ho fatto  parte».
Dopo un lungo processo sportivo durato sei anni, la Corte Arbitrale Sportiva ha sospeso Ullrich da febbraio di quest'anno fino all'agosto del 2013. Il tedesco, vincitore del Tour de France nel 1997, è stato indagato e condannato dalla giustizia sportiva a causa del suo coinvolgimento 'nel giro di doping' che aveva come fulcro il medico spagnolo Eufemiano Fuentes. Durante i suoi anni di attività, dal 1994 allo scandalo del 2006, Ullrich ha sempre negato di essersi dopato. Solo dopo la sospensione il ciclista ha ammesso di «aver commesso degli errori».
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