CASO BERTAGNOLLI. Carpani: vi spiego tempi e procedure

| 28/06/2012 | 17:05
La domanda sul caso Bertagnolli è sorta spontanea: come è possibile che si arrivi oggi, anno del Signore 2012, a rivelare una presunta assunzione di sostanze vietate tre o quattro stagioni prima?
Domanda che si sono fatti tanti nostri blgger e lettori e che tuttobiciweb ha girato per competenza ad Enrico Carpani, portavoce e responsabile comunicazione dell’Uci.  Questa è la sua risposta, come sempre molto dettagliata: «La domanda è molto pertinente, cercherò di spiegare il più chiaramente possibile. Nelle stagioni 2008-2009 sono state rilevate delle anomalie nel passaporto biologico del corridore. Nelle due stagioni successive, i dati sono stati confrontati con quelli nuovi e acquisiti negli stessi periodi (per intenderci, i dati di gennaio vanno confrontati con quelli del gennaio dell’anno seguente, quello di luglio con luglio e così via). Alla luce dei dati inseriti fino al Tour de France 2011, è stata così conclamata l’anomalia del passaporto biologico».

Qual è la procedura a quel punto?Manca ancora un anno...
«I tre esperti comunicano le loro relazioni all’Uci nel mese di gennaio e in questo caso ci hanno segnalato l’opportunità di aprire un procedimento. Abbiamo avvertito il corridore, abbiamo messo a disposizione sua e dei suoi periti tutti i dati del passaporto biologico: il corridore ha avuto 30 giorni di tempo per presentare una memoria difensiva all’Uci. A questo punto gli esperti sono tornati a riunirsi, hanno esaminato la memoria, non ne hanno ritenuto valide le conclusioni e hanno obbligato l’Uci ad aprire un procedimento nei confronti dell’atleta. Solo a questo punto la Federazione di appartenenza del corridore è stata invitata ad aprire un procedimento disciplinare, solo a questo punto anche la squadra è stata informata dell’inchiesta in corso. Capisco che i tempi possano sembrare lunghissimi, ma questo va anche e soprattutto a tutela dei corridori: il continuo e certosino confronto di dati incrociati evita loro di essere chiamati in causa quando dati, che possono in un primo tempo sembrare anomali, non risultano tali. E di contro smascherano chi anche in passato ha tentato di barare».

Lo schema

2008-2009: raccolta di dati ritenuti anomali
2010-2011: confronto con altri dati raccolti
gennaio 2012: conclusioni degli esperti e indicazione all’Uci di aprire una procedura.
- avviso al corridore che ha 30 giorni di tempo per presentare una memoria
- valutazione degli esperti
- relazione finale all’Uci
- 27 giugno: informativa inviata al corridore, alla squadra, alla Federazione di appartenenza invitata ad aprire un procedimento disciplinare.

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COMMENTI
28 giugno 2012 18:09 Bastiano
Confermo che sono tempi biblici ed inaccettabili!!!

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