TURCHIA. Renshaw e l'orgoglio australiano. AUDIO

| 25/04/2012 | 17:23
L'australiano Mark Renshaw racconta alla stampa presente al Giro di Turchia la sua vittoria odierna, ottenuta in un giorno speciale per il suo paese, e le sue ambizioni per l'imminente Giro d'Italia. Nel file audio trovate le sue dichiarazioni in inglese (listen to Renshaw quotes after winning Tour of Turkey 4th stage) e in turco, qui sotto la traduzione.
Contento per la vittoria?
«Sono felicissimo, vincere qui in Turchia è davvero un sollievo! Ho lavorato tanto quest'anno per alzare le braccia al cielo, riuscirci in un arrivo così impegnativo mi fa ancora più piacere».
Raccontaci il finale.
«Conoscevo l'arrivo perché due anni fa ero qui a lavorare per Andrè Greipel, quando vinse Visconti. Sapevo che la salita nel finale era tosta, siamo stati fortunati che il vento contrario abbia costretto il gruppo a procedere a una bassa andatura. Dovevo star davanti nell'ultimo chilometro e mezzo e l'ho fatto grazie all'aiuto del mio compagno Dennis Van Winden. All'ultima curva c'era in testa un atleta della NetApp, ma ho curato e anticipato Goss che per me era l'uomo da battere. Abbiamo una volata simile, anticipandolo un pelo ho rischiato, ma ho scelto la mossa giusta per batterlo».
Non sei più un "ultimo uomo".
«Beh, già quest'anno ho avuto molte più opportunità di giocarmi in prima persona le corse di quando ero con Mark Cavendish. Non credo di essere né un gregario né un leader unico, sono un corridore che sa vestire diversi ruoli in base alle occasioni. Alla Rabobank ora aiuto volentieri Bos quando la corsa è più adatta a lui che a me e lui fa lo stesso quando io ho più possibilità di vincere. Dividerci le responsabilità credo stia dando i suoi frutti».
Quali saranno le tue prossime corse?
«Una settimana dopo la fine del Turchia sarò al via del Giro d'Italia, il primo grande obiettivo di questa mia stagione, poi spero di poter prendere parte anche al Tour. Prima però voglio finire bene questo Giro di Turchia, che sta crescendo molto e propone delle tappe adattissime a chi vuole preparare al meglio il Giro come me».
Oggi è un giorno particolare per l'Australia.
«Sì oggi nel mio paese è un giorno speciale perché ricordiamo i soldati australiani e neozelandesi caduti durante la prima guerra mondiale, è l'Anzac day. Oggi ho conquistato una vittoria che non è solo per me, ma per tutta la sofferenza e il dolore dei miei connazionali che hanno perso la vita in guerra, quindi sono particolarmente orgoglioso di averla raggiunta».

da Marmaris, Giulia De Maio


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