| 19/04/2012 | 09:06 I fratelli Richeze sono il fiore all’occhiello del Team Nippo, hanno iniziato la stagione in modo esplosivo tra vittorie e piazzamenti importanti. Maximilian, il maggiore, è l’attuale leader dell'America Tour e sulla strada delle Olimpiadi di Londra. Conosciamoli meglio con una breve intervista.
Partiamo dalle origini. Come avete iniziato a pedalare? Max: È stato il papà a trasmetterci la passione per la bici. Da grande appassionato ci ha fatto montare in sella prestissimo. Dopo i primi anni da juniores e dilettante in Argentina sono arrivato in Italia nel 2004, seguito due anni dopo da Mauro. Nel 2006 il salto nel professionismo con la Panaria e poi con il CSF Group dove nel 2008 approda anche Mauro. Mauro: La bici è nel nostro DNA, anche gli altri due nostri fratelli che sono rimasti in Argentina sono dei corridori.
Ora correte nella stessa squadra, il Team Nippo, e siete entrambi nella Nazionale Argentina.. come vi regolate in gara? Chi corre per chi? Chi ha la precedenza? Mauro: Tra di noi non servono molte parole, corriamo insieme da sempre, basta uno sguardo o un piccolo segnale per capire chi sta meglio e ha nelle gambe una marcia in più. Max: Abbiamo iniziato a gareggiare insieme nella Nazionale Argentina, categoria juniores, e poi ci siamo ritrovati in Italia. Nella maggior parte dei casi, fino ad ora, i direttori sportivi hanno puntato su di me, ma ora anche le potenzialità di Mauro stanno cominciando ad emergere… e io sono felice per lui.
Avete degli idoli? Max: Potrei dire Mario Cipollini, sia per il suo modo di correre che per il suo essere un vero campione. Mauro: No, non c’è un corridore al quale mi ispiro in modo particolare.
Il vostro 2012 è iniziato decisamente bene. Ve lo aspettavate? In che modo avete programmato la stagione? Max: Bisogna sempre puntare in alto, aspirare a fare bene e vincere. Quest’anno oltre a trascorrere come sempre l’inverno in Argentina, abbiamo iniziato a correre presto, all’inizio del mese di gennaio. Prima la Vuelta a Chile con il Team Nippo e poi il Tour de San Louis con la Nazionale Argentina. Questo sicuramente ci ha avvantaggiato dal punto di vista della condizione fisica. La stagione è ancora lunga, speriamo arrivino altre belle soddisfazioni. Mercoledì intanto partirò per il Giro della Corea, il mio primo Giro di Corea. Mauro: La condizione c’è e la voglia di fare bene pure. Mi auguro di continuare a crescere e contribuire anch’io ad arricchire il bottino del Team Nippo con qualche bel risultato.
Max, cosa significa per te essere al vertice dell'America Tour? E come procede l’avvicinamento alle Olimpiadi? Max: È una bella sensazione sapere di essere il miglior corridore di un intero continente. Spero di riuscire a correre con il Team Nippo e la Nazionale Argentina altre gare in Sud America in modo tale da consolidare questo primato. Per le Olimpiadi non ho ancora nessuna certezza, io continuo ad allenarmi, poi vedremo…
Mauro, la vittoria più bella che hai conquistato fino ad ora? Mauro: Sicuramente, la prima vittoria da professionista, nel 2008 all’ultima tappa del Giro di Malesia. La mia prima corsa e la mia prima vittoria da professionista.
Un sogno nel cassetto? Quale gara vi piacerebbe vincere? Mauro: Io amo le grandi gare di un giorno, nei miei sogni c’è la Parigi-Roubaix, oltre al Mondiale ovviamente. Max: La Milano-Sanremo (già fatta 3 volte) e il Mondiale. Poi, mi piacerebbe correre un grande giro con il Team Nippo, come ad esempio il Giro d’Italia, magari il prossimo anno …
Un ultimo pensiero al Team Nippo. Max/Mauro: C’è una bella atmosfera all’interno della squadra, ci troviamo bene con i compagni e con tutto lo staff. Abbiamo instaurato un bel rapporto anche con i Team Manager Daimon Hiroshi e Andrea Tonti, sempre molto disponibili con noi. Fra un mese c’è il Giro del Giappone, un appuntamento importante per il Team Nippo visto che sarà un po’ come correre a casa, nella terra del nostro principale sponsor. L’obiettivo è vincere qualche tappa e onorare al meglio la nostra maglia.
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