Anni 18 bresciano di Cologne, segni particolari: scalatore. Andrea Garosio si sta preparando al suo primo anno tra gli elite e under 23 e lo farà con la maglia del team Casati MI-Impianti la formazione milanese diretta da Giambattista Bardelloni e Christian Murro. Per molti Garosio è fra le promesse del nostro ciclismo colui che potrebbe incarnare la figura del corridore da corse tappe. "Un'idea c'è l'avrei ed è quella di riusciere a vincere in questa mia prima stagione con i dilettanti - spiega Garosio, che frequenta l'Istituto Tecnico di Chiari facoltà geometra progetto cinque (si chiama così perchè è una sorta di specializzazione-. E' vero, la salita è il mio terreno ideale e spesso mi esalto quando la strada s'impenna ma per essere definito un corridore da gare a tappe è ancora presto per dirlo. Io comunque ci provo e l'ipotesi è molto stimolante". Ha già stabilito con la squadra dove sarà il tuo debutto in gara? "Non ancora, forse a Botticino nella nuova corsa dedicata a Lorenzo Mola. Confesso che avrei piacere correre la Coppa San Geo, perchè si svolge dalle mie parti ed è una corsa affascinante. Vedremo". Diciannove anni da compiere a giugno e una carriera ancora da scrivere. Chi è Garosio? "Un ragazzo semplice che ha nel cuore il ciclismo e tanta voglia di emergere. Finora non posso lamentarmi, tra i minori ho vinto bene e in alcune occasioni corse importanti. Molti mi stimano e questo è un piacere. Ho iniziato quando avevo 8 anni e fino allo scorso anno ho corso sempre nella società Capriolo Mobili Ostilio. Ero indeciso tra il ciclismo e il calcio anche perchè la mia famiglia è tutta di calciatori fratello compreso, soltanto che avevo pensato, essendo ancora piccolo, che se vincevo le coppe me le tenevo e così ho scelto la bicicletta". Un bel modo di pensare ciclismo quello di Andrea Garosio che insieme a tutti voi seguiremo in questa sua prima stagione con gli under 23.
Danilo Viganò
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.