
Da nord a sud, dalla neve della Val Gardena al mare della Sicilia, continua progressivamente l’approccio alla nuova stagione agonistica da parte della nazionale italiana di cross country. Una stagione importante che vedrà l’attività degli azzurri focalizzata principalmente sulla preparazione dell’appuntamento con i Giochi Olimpici di Londra 2012. Da ieri, martedì 10, fino a venerdì 27 gennaio i ragazzi e le ragazze della nazionale azzurra di mountain bike, diretti dal commissario tecnico Hubert Pallhuber, sono in Sicilia, per la precisione a Erice Mare sulle coste bagnate dal Mare Mediterraneo in provincia di Trapani, per uno stage di allenamento finalizzato alla ripresa dell’attività in bicicletta.
Complessivamente sono dieci gli atleti che sono stati convocati per l’occasione. Otto gli uomini, con le punte della squadra Marco Aurelio Fontana, fresco del secondo posto ottenuto ai campionati italiani di ciclo cross, e Gerhard Kerschbaumer, affiancati dall’esperto Martino Fruet e da Michele Casagrande, Carlo Umberto Corti, Tony Longo, Andrea Tiberi e Nicholas Pettinà. Due invece le donne: Serena Calvetti e Anna Oberparleitner, ragazze giovanissime che rappresentano il futuro della squadra. Assente giustificata Eva Lechner che dopo la bella vittoria ai tricolori di ciclocross ha staccato per qualche giorno dagli allenamenti dedicandosi allo sci nordico sulle nevi di casa, per poi riprendere l’attività in bicicletta con il resto della squadra azzurra nel prossimo ritiro previsto a Tenerife nel mese di febbraio. “Il raduno fatto a fine dicembre in Val Gardena, in Alto Adige, è servito soprattutto per permettere ai ragazzi di fare gruppo attraverso attività alternative sulla neve come lo sci alpinismo e o sci da fondo” spiega il CT Pallhuber. “E’ stata un’iniziativa sicuramente molto utile. Qui in Sicilia invece inizieremo a lavorare più seriamente riprendendo l’attività in bicicletta. Siamo già stati qui anche lo scorso anno, abbiamo scelto questa località perché il clima è molto favorevole, oggi per esempio c’era una temperatura di circa quindici-diciassette gradi, l’ideale per pedalare e i ragazzi hanno subito fatto un centinaio di chilometri in agilità. Il programma prevede, in linea di massima, a rotazione tre giorni di carico e uno di scarico. I ragazzi utilizzeranno principalmente le bici da strada per immagazzinare nelle gambe chilometri importanti ma faranno anche dei lavori di tecnica in mountain bike e delle sessioni di lavoro in palestra. Qui i percorsi a disposizione sono vari e molto belli e ci permettono di diversificare l’attività in base alle esigenze.”
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