Verbruggen durissimo: «L'Equipe non può essere preso sul serio»»
| 07/10/2005 | 00:00 «Quando si parla di ciclismo L'Equipe non può essere preso sul serio». Lo ha detto Hein Verbruggen, che oggi, in occasione di un convegno in Olanda, ha criticato il quotidiano sportivo francese accusandolo di ''mancanza di obiettivita'''. Verbruggen, recentemente sostituito da Pat McQuaid alla presidenza dell'Unione Ciclistica Internazionale in occasione del congresso tenuto durante i mondiali su strada di Madrid, ha rilasciato queste dichiarazioni rispondendo a delle domande circa il caso doping legato a Lance Armstrong. A detta del prestigioso quotidiano transalpino, che attraverso il proprio sito internet ha riferito le dichiarazioni odierne di Verbruggen, alcuni campioni di urine prelevati al ciclista texano in occasione del Tour de France del 1999 sarebbero risultati positivi all'Epo in seguito ad alcuni test di routine effettuati dal laboratorio di Chatenay-Malabry. Nel 1999 Armstrong, allora reduce dalla battaglia vinta contro un cancro ai testicoli, ottenne il primo dei suoi 7 successi consecutivi al Tour. «L'Equipe ed il Tour de France hanno lo stesso proprietario - ha aggiunto Verbruggen -. Noi' abbiamo un problema con il Tour e siamo in conflitto con L'Equipe. Visto il contesto ogni forma di obiettività è impossibile».
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