TUTTOSPORT. Torino con Elvio Chiatellino sogna il Mondiale 2016

| 29/11/2011 | 10:23
Innamorato di ciclismo. Sin da bambino e in un modo totale. E così, 
il signor Elvio Chiatellino (nella foto) che nel luglio scorso riuscì a portare 
sua maestà il Tour de France nella sua Pinerolo - e l’intera carovana 
in giallo all’interno della Reggia di Venaria per un Galà del 20 sera 
che la Grande Boucle ricorderà per molto tempo - adesso ne ha 
inventata un’altra delle sue: organizzare il Mondiale nella sua 
terra. E siccome il dottor Chiatellino è persona intelligente, “sua 
terra” stavolta significa Torino e non necessariamente Pinerolo.

FESTA La notiziona è trapelata nel corso di una giornata interamente 
dedicata al ciclismo e curata in modo impeccabile dall’Associazione 
Piemontese Corridori Ciclisti, presieduta dall’ex iridato della pista 
Guido Messina, che vanta collaboratori doc come Franco Balmamion, 
Italo Zilioli e Giorgio Occhiena, un factotum infaticabile come 
Angelo Marello e una banca dati vivente come il collega Franco Bocca. 
Domenica scorsa, l’APCC ha dato vita alla 22ª Festa del Ciclismo, 
ponendo una corona d’alloro al monumento dei fratelli Fausto e Serse 
Coppi, in corso Casale a Torino, prima di procedere a una serie di 
premiazioni (ne parliamo a parte) in un noto ristorante di Verolengo. 
Ed è lì che il signor Elvio Chiatellino s’è confessato.

QUADRIFOGLIO Il dottor Chiatellino, 62 anni, gestisce con la moglie 
Marina Quadro la Cooperativa Sociale Quadrifoglio Onlus. Dopo aver 
finanziato due arrivi di tappa del Giro d’Italia negli ultimi quattro 
anni e aver successivamente allestito il Comitato Organizzatore “Ciao 
Tour Pinerolo”, lo scorso mese di luglio è riuscito a portare nel 
piccolo centro dov’è nata la Cavalleria anche la mitica e 
inarrivabile Grande Boucle, vincendo la concorrenza di molte altre 
città italiane. Ma non è tutto: il Tour non solo è arrivato a 
Pinerolo, ma da lì è ripartito la mattina seguente, caso sempre più 
raro per una grande corsa a tappe che ormai differenzia spesso se non 
sempre le località da un giorno all’altro.

AMARCORD L’amore per il ciclismo scoppiò irrefrenabile nel cuore del 
signor Chiatellino il 23 luglio 1956, durante la frazione del Tour 
che portava i corridori da Gap allo stadio Comunale di Torino, dove a 
trionfare sulla pista in terra battuta fu l’enfant du pays Nino 
Defilippis, il popolare “Cit” purtroppo scomparso il 13 luglio 2010. 
Quel Tour vide la vittoria a sorpresa del polacco naturalizzato 
francese Roger Walkowiak, che oggi è un amico di Chiatellino. Un 
amore improvviso, quello del Pinerolese, che si rafforzò dieci anni 
più tardi, l’8 luglio 1966, quando la carovana in giallo transitò 
nuovamente da quelle parti durante la frazione da Briancon a Torino, 
dove a trionfare fu Franco Bitossi. Il “piccolo” Chiatellino vide 
transitare i primi sulla salita della Colletta di Cumiana: il grande 
Jacques Anquetil aveva sganciato in fuga il compagno Lucien Aimar per 
far perdere la Grande Boucle all’acerrimo rivale Raymond Poulidor. 
Impresa che riuscì proprio per ciò che accadde quel giorno.

SOGNO «La mia vita sportiva - ha detto l’imprenditore di Pinerolo - 
s’identifica con il ciclismo. M’innamorai dello sport del pedale sin 
da bambino, vedendo il Tour. E il giorno più bello della mia 
esistenza, oltre a quello del matrimonio con mia moglie, è stato 
consumato lo scorso 20 luglio, vedendo il Tour a casa mia. Ma io sono 
un uomo che non smette mai di sognare, per cui adesso ho un’altra 
idea in testa e la vorrò realizzare a tutti i costi. Che cosa ci può 
essere “di più” di un Giro o di un Tour?». Un campionato del mondo! 
«Esatto. E io tenterò di portarlo nella mia terra».

TORINO Una rassegna iridata a Pinerolo? «No, so che l’Uci ormai 
privilegia le grandi città. E un Mondiale in effetti è fatto per una 
grande metropoli come Torino». In quale anno? «La prima data 
possibile, dunque il 2016. E se non fosse possibile, ci riproverei 
anche per il 2017». Dev’essere innanzitutto un’impresa terribilmente 
costosa, non è vero? «Sì. Ormai per un evento del genere si parla di 
almeno una decina di milioni di euro, ma sono convinto che il budget 
complessivo superi quella cifra». Qual è il suo progetto? «Ne ho 
parlato con Enzo Ghigo (ex presidente della Regione Piemonte, grande 
appassionato di ciclismo, ndr), con le amministrazioni locali e con 
il presidente della Federciclo, Renato Di Rocco. Tutti si sono detti 
disponibili, adesso si dovrà fare fronte comune alfine di presentarsi 
all’Uci con una squadra affiatata, che non abbia paura di qualsiasi 
altra candidatura». E il percorso? «Senza criticare il recente 
passato, siamo convinti che si debba transitare in parte da Torino e 
in parte sulla collina che s’affaccia sul Po. Sarebbe una festa 
incredibile e su un tracciato selettivo che premierebbe un 
grandissimo campione. Insomma, il nostro non vuole proprio essre un 
Mondiale per velocisti!».

da «Tuttosport» del 29 novembre 2011 a firma Paolo Viberti
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Non è certo un addio da passerella, quello che sta vivendo Elia Viviani, ma può diventare un addio col botto! Il campione veronese ed il suo compagno di coppia Jasper De Buyst sono volati in testa alla classifica generale della...


Si apre nel segno del francese Bruyere Joumard la Coppa del Mondo di Ciclocross Juniores. Nella prima manche di Tabor, nella Repubblica Ceca, grande prova degli azzurri Grigolini e Pezzo Rosola che al termine di una gara tiratissima e spettacolare...


Nel ciclismo il segreto per vincere è l’armonia e la coralità: tanto più una squadra è coesa, tanto più le sue possibilità di arrivare al successo aumentano. Di tutto ciò ne è consapevole il diesse Matteo Berti che conquista il...


Come nella gara maschile anche tra le ragazze arriva un terzo e un quarto posto per merito di Pellizotti e Bianchi. E' Barbora Bukovska ceka di Ostrava 17 anni a vincere la prima prova della Coppa del Mondo di Ciclocross...


Altri due corridori italiani rimasti senza contratto, a causa della chiusura delle formazioni in cui militavano, hanno trovato un ingaggio per la prossima stagione. Entrambi scenderanno di categoria ma sono determinati a sfruttare l’occasione per riconquistarsi un posto nel ciclismo che...


Nella giornata dedicata ai festeggiamenti dell’agenzia A&J è stato l’atleta più richiesto, d’altronde ormai è sempre così, quando Tadej Pogacar compare si accende l’attenzione di tutti i tifosi ed addetti ai lavori. Al torneo di padel organizzato dai fratelli Johnny...


Questa sera andrà in scena l’ultimo ballo di Elia Viviani, il campione azzurro che nei suoi anni da professionista ha ottenuto 90 vittorie. Il  veneto ha scelto la Zesdaagse per chiudere la sua carriera. La Sei Giorni di Gand, l’iconico...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


Sono stati 61 in totale i ciclisti italiani al via dei Grandi Giri corsi nel 2025, cinque in più rispetto alla scorsa stagione. Tra loro, 15 ne hanno disputati due. Nelle classifiche generali, i migliori piazzamenti sono stati la quinta...


Hayley Preen, nuova campionessa africana di ciclismo su strada, racconta con il proprio excursus sportivo una storia di multidisciplinarietà. E mica solo a pedali, anche se quando si parla del Sudafrica il mix tra attività di stradista, gravel e mtb...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024