| 12/10/2011 | 18:28
Paolo Bettini è indagato per
abuso d'ufficio nell'ambito di una inchiesta antidoping della
procura di Padova. Avrebbe avvertito un atleta di un controllo,
dice l'accusa. Per il presidente federale Renato Di Rocco, «era
un nostro accertamento medico. Bettini avvertì il corridore per
il rispetto degli orari». (notizia ANSA).
“Sono accusato di una cosa che non esiste. Questo è un grave danno
alla mia immagine”
Paolo Bettini ha commentato così la notifica della richiesta di proroga del termine
per le indagini preliminari ex articolo 406 ccp da parte della Procura della
Repubblica di Padova:
“Nell’ambito delle mie funzioni di Commissario Tecnico e in accordo con la
Federazione ho avvertito tutti i corridori del controllo a Tutela della Salute per
evitare che alcuni di loro giungessero in ritardo per gli esami. Lo faccio sempre,
anche in vista del raduno prima del recente Campionato del Mondo di Copenhagen. Non
sono controlli antidoping, ma controlli a tutela della salute per monitorare gli
atleti e dei quali i corridori sono informati perché vengono effettuati in occasione
di ogni ritiro azzurro. Resto allibito per quanto successo. Sono accusato di una
cosa che non esiste. Questo è un grave danno alla mia immagine.
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