Rogge: Armstrong? Innocente fino a prova contraria

| 23/09/2005 | 00:00
''Fino a prova contraria, tutti hanno il diritto di essere considerati innocenti. Il caso Armstrong, per come e' stato gestito, non e' utile per combattere il doping''. Jacques Rogge, presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), commenta cosi' al quotidiano belga 'De Morgen' la vicenda relativa alla presunta positivita' di Lance Armstrong che, secondo un articolo pubblicato recentemente dal giornale francese 'L'Equipe', avrebbe fatto uso di Epo nel 1999. ''Un atleta non deve dimostrare di essere innocente'', aggiunge Rogge. ''Tocca alle istituzioni sportive indagare e individuare un eventuale colpevole. Il caso relativo ad Armstrong e' solo una ricerca scientifica, non e' una vicenda di doping''. Il corridore statunitense, che quest'anno ha vinto il Tour de France per la settima volta consecutiva, e' finito sul banco degli imputati dopo che il laboratorio francese Chatenay-Malabry ha eseguito nuove analisi sui vecchi campioni dell'americano.
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