DILETTANTI. Diario Colpack, tra sete e multe

| 25/08/2011 | 21:15
Ciao a tutti popolo che pedala sono Rossella Dileo e oggi prima di farvi descrivere la tappa dal mitico Davide Orrico vi scrivo due particolari che mi stanno proprio a cuore…….la prima è che ci sono cose che rendono il nostro movimento ciclistico inferiore ad altri sport, ma penso che  tutti i piccoli e grandi problemi  in gara e dopo la gara si possano risolvere con un minimo di collaborazione fra organizzatori, tecnici, giudici e collaborati ma…. Mi spiego meglio….

Siamo in Valle d’ Aosta, giro ciclistico per dilettanti che come ben si sa è molto impegnativo, siamo alla terza tappa ed in gara ci sono atleti dai 19 ai 25 anni , ci sono 36 gradi e dobbiamo percorrere 155 km di gara di cui 40 di salita nel finale…..e fin qui ci siamo.
E’ vero che il regolamento internazionale dice che il rifornimento inizia dopo i 50 km dalla partenza e finisce ai 20 dall’arrivo ma si dice anche che è discrezione della giuria in base ai km e alle condizioni atmosferiche modificare tali distanze. Oggi invece no…..ai 20 km dall’arrivo è finito il rifornimento e gli ultimi 18 km erano tutti di salita………che cosa devono fare questi atleti?

Il bello della situazione è che tutti si lamentano della cosa e tutti si chiedono il perché ma…..nessuno è riuscito a darmi una risposta logica e io….attendo che la famosa collaborazione si faccia viva nei giorni a venire per il bene di tutti gli atleti e per il bene di noi addetti ai lavori che ultimamente abbiamo molti doveri ma niente diritti. Punto (non me ne voglia Scinto se lo copio non avevo parola migliore da poter usare per descrivere il mio pensiero finale).

E poi c è un’altra cosa che merita particolare attenzione……noi ds facciamo dei corsi per il tesserino, degli aggiornamenti per rinnovare la tessera, dopo i 65 anni non possiamo più fare corsi per ds  e cosi fanno i giudici e i direttori di corsa ma…….come per incanto ci sono autisti di mezzi che guidano le macchine giuria e direttori di corsa o stampa che non hanno età massima o minima e non hanno nessuna esperienza perché magari lo fanno una volta all’anno ………e qui casca l’asino anzi qui potrebbero cascare molti corridori.

E allora io chiedo a tutto il movimento è mai possibile che cose cosi possano accadere?....non ne abbiano a male questi signori che per carità non hanno colpa, ma qualcuno prima o poi dovrà pensarci a questo problema.
Un ultima cosa però la voglia dire per chiudere tutti i discorsi…..io cerco di richiamare l’attenzione sulla collaborazione di tutti, ma penso che in primis sia l’indifferenza di tutti i miei colleghi ds e manager di squadra che vedono tutto e si lamentano singolarmente di tutto  ma per motivi che non capisco fanno finta di nulla.

Forse l’acqua non è un problema ma……la sicurezza stradale dei nostri atleta e la nostra forse sì! Ciao a tutti e……vi lascio ad Orrico oggi si è superato come atleta, arrivando in 17° posizione in una tappa molto dura e sia come compagno di squadra per Zilio…….grazie Davide  sei un grande uomo ed un grande atleta!

A proposito…….il primo giorno la mia ammiraglia ha preso una bella multa di 100 franchi svizzeri per non aver osservato le disposizioni della giuria, oggi Zardini è stato ammonito perché si è innervosito con la macchina della giuria e si è appoggiato al nostro mezzo per 5 secondi in un momento di distrazione, siamo stati richiamati più volte dal Presidente di giuria ……insomma siamo tutti un po’ nervosetti…......

Anzi no aspettate un attimo ho letto ora i comunicati: per la nostra ammiraglia abbiamo anche la retrocessione all’ultimo posto per la quarta tappa per comportamento pericoloso……se dobbiamo pagare tutto noi perché segnaliamo le cose che non vanno ….ok lo facciamo volentieri …l’importante è che serva a migliorare qualcosa….sperem

Rossella Dileo

Ciao a tutti sono ancora io che vi scrivo Davide Orrico qui dal “Valle d’Aosta”... oggi non so proprio cosa scrivervi... tappone incredibile, con un finale degno delle migliori montagne russe su e giù senza sosta.

Partenza alle ore 12 dalla sede d’arrivo di ieri, breve trasferimento e poi via, appena agganciato il pedalino subito a tutta, una partenza talmente veloce che dopo soli 9 km uno strappetto duro poco più di un cavalcavia rompe il gruppo in due grossi tronconi 36 corridori davanti e 88 dietro ad inseguire con Cattaneo, Aru e altri big all’inseguimento del russo Novikov rimasto nella prima parte del gruppo.

L’inseguimento dura circa 25km, ma dopo il ricongiungimento  si scopre che dal primo gruppo di 36 sono usciti gli 11 fuggitivi che hanno animato tutta questa tappa.
La strada per i primi 70 km circa era molto semplice (a parte i primi 15 con strada in leggero falsopiano e i successivi 55 svolti in una vallata tendente sempre all’ingiù) quindi la velocità del gruppo è sempre stata molto sostenuta grazie anche agli atleti russi schierati tutti in testa al gruppo a scandire un buon ritmo, fino alla prima salita di giornata il Gpm di Quart dove 3 corridori evadono dal gruppo cercando di rientrare nella fuga ... Ce la faranno dopo qualche km e devo dire che ho un po’ di rimpianti per non aver seguito l’atleta belga che è scattato proprio sotto il mio naso, ma con i se e con i ma nel ciclismo non si va da nessuna parte (nella foto Rodella a lato, Stefano Locatelli).

Al secondo gpm di giornata si anima la corsa. In testa al gruppo si porta un compagno di Aru, il bielorusso Klimiankou che scandisce un ritmo elevato, tanto che mi stacco convinto che la mia tappa fosse finita, ma, colpo di scena mentre mi volto per controllare la situazione dopo 2 km di scalata con mio stupore vedo Zilio alla mia ruota allora via, buona andatura per cercare di perdere meno possibile e cercare di aiutarlo a rientrare in discesa. In cima non abbiamo molto, circa 40 secondi, e in discesa ci “buttiamo” e fortunatamente 200 metri prima della fine della discesa siamo insieme al gruppo. Pericolo scampato!

Solo 5 o 6 km ci separano dalla terza scalata, giusto il tempo per fare il pieno di borracce per tutti i miei compagni e si rincomincia a salire. Zilio sembra essersi ripreso, Stefano dà buoni segni, parlo con Joshua e gli dico di seguire gli eventuali attacchi e Edo ha l’opportunità di fare bene.

I russi tirano tirano anche questa salita fino a quando il francese Lavieu (poi vincitore della tappa) con una fiammata esce dal gruppo alla ricerca della fuga (che in quel momento aveva 1’54’’) e accende la miccia. I russi stremati si spostano, rimangono solo i loro uomini di classifica, e da quel momento gli ultimi 3km di scalata sono uno scatto unico senza collaborazione nel gruppetto rimasto ... e ... in discesa colpo di scena…

Attaccano come 2 giorni fa gli atleti russi di classifica, discesa molto tecnica, con brevi tratti veloci e una serie di curve cieche e proprio una di questa sarà fatale al terzetto ex sovietico...
La dinamica non è chiara a nessuno visto che avevano già allungato parecchio su di noi, ma in una curva molto stretta a destra arrivando troppo veloci, sono letteralmente volati nel vuoto finendo in una strada secondaria sotto la strada principale , un bel volo solo una bici rimane sulla carreggiata mentre uno degli addetti alla corsa sbracciando invita le autorità a portare soccorso ad un corridore, il numero 1 Ignatyev, (fortunatamente è fuori pericolo di vita come hanno ribadito più volte sotto l’arrivo) mentre gli altri 2 ripartono senza apparenti conseguenze.

Subito dopo questo fattaccio il gruppo si calma, ma per poco visto che inizia subito la quarta ed ultima salita di giornata, lunga circa 15 km, durissima nella prima parte e proprio qui Zilio si arrende nonostante tutta la sua buona volontà gli sforzi di ieri sono stati troppo intensi, ma sono sicuro che riuscirà a rifarsi nei prossimi giorni.

Stefano e Joshua rimangono con i primi all’inseguimento dei pochi fuggitivi rimasti, mentre io e Edo cerchiamo di tenere le ruote.
Tutto passa in fretta siamo quasi al gpm, Stefano è ancora con i primi , Joshua si stacca e poco dopo verrà ripreso da me e Edo che con il nostro passo siamo riusciti a rimanere con un gruppetto di 6-7 unità, con 2 francesi.

Intanto in testa il corridore francese “evaso” sulla terza salita riprende i fuggitivi della prima ora e vince la tappa i corridori scattati sul primo gpm si classificano al 2° e 3° posto e per le altre posizioni è una battaglia tra i big.

Tutto sommato oggi tappa abbastanza positiva, dopo la fatica di ieri, oggi in gruppo ho visto molte facce stanche e fortunatamente domani (sulla carta) dovrebbe essere la tappa più semplice.

A domani popolo che pedala

Davide Orrico
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COMMENTI
regolamenti e abitudini
26 agosto 2011 08:26 comm65
Una precisazione è dovuta: l'art. 2.3.027 UCI dice "ogni rifornimento è vietato nelle salite e nelle discese; nei primi 50 e negli ultimi 20 km. Il collegio di giuria può ridurre la distanza di 50 km.".
Detto questo è da intendere che la giuria già concede sempre più del dovuto: vedi salite e discese, e poi spesso anche oltre i -20 km . Da regolamento il limite modificabile è solo quelloo dei 50 km.
Non parliamo poi di cosa si concede nel caso di cadute e forature oppure ai corridori in forte ritardo nelle tappe di tutti i giri. (vedasi polemiche al giro d'Italia e giro Valli Cuneesi). Ma tutto questo ormai vi è dovuto senza esser citato in nessun regolamento.
saluti

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