TOUR. La crono sceglierà l'erede di Contador

| 22/07/2011 | 19:56
Il Galibier può mentire una volta, ma non due. Sulle rampe della montagna che in questa edizione festeggiava il centenario dal primo passaggio della Grande Boucle sono svanite le speranze dei francesi di vedere Thomas Voeckler in giallo a Parigi.
L’alsaziano ha provato a resistere al ritmo di Contador, ma ha finito per pagare lo sforzo e, anche se è rientrato in discesa, si è ristaccato sull’Alpe d’Huez arrivando a 3’22” dal compagno Rolland.
A questo punto la cronometro di domani sarà più entusiasmante di un thriller da Oscar: Andy Schleck, nuova maglia gialla, ha un vantaggio di 53” sul fratello Frank e di 57” su Cadel Evans, più specialista dei lussemburghesi.
“E’ giusto che il Tour se lo giochino due grandi corridori come loro- dice dopo l’arrivo l’ex leader- Sul Telegraphe ho provato a seguire Contador perché nessun altro lo faceva, ma sono finito fuori giri e non ho mai veramente recuperato. Ma oggi è bene che si parli del mio compagno Rolland e del grande duello di domani”.
Del grande duello e dei grandi duellanti, che si trovano di fronte all’occasione della vita. Nessuno dei due ha mai vinto un grande Giro, e al contrario sono laureati con lode in piazzamenti. Secondo al Giro 2007 e al Tour 2009 e 2010 Andy, terzo alla Vuelta 2009 e secondo al Tour 2007 e 2008 Cadel. Domani, salvo clamorosi colpi di scena, uno dei due sfaterà la maledizione e potrà festeggiare la vittoria nella corsa più importante al mondo. “Sono davanti e avrò addosso la maglia gialla che dà una grande motivazione- è deciso, Andy- Proverò il percorso solo domattina, ma i miei compagni che lo hanno fatto al Delfinato mi hanno detto che è adatto a me. Io sono fiducioso, in grande condizione e con il bel ricordo della crono di Bordeaux dell’anno scorso quando a lungo sono stato vicino al tempo di Contador”.
Cadel Evans a parole è come in bicicletta, non molla un metro. “Domani si deciderà il Tour e vedremo chi avrà più gambe. Sono convinto che sarà un grande spettacolo e che vincerà il più meritevole. Io sono tranquillo, fin qui ho dato tutto quel che avevo e domani farò lo stesso”.

dall'Alpe d'Huez, Francesco Cerruti
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