La strana attesa per la sfida Armstrong-Bush

| 20/08/2005 | 00:00
Puo' sembrare bizzarro, e lo e', ma sulla stampa americana c'e' chi s'interroga, apparentemente sul serio, sull'esito della 'corsa' di cui saranno protagonisti, fra qualche ora, al ranch di Crawford in Texas, il presidente americano George W. Bush, appassionato di mountain bike, rodatissimo da una settimana di allenamenti senza la distrazione d'un impegno ufficiale, e Lance Armstrong, campione del mondo di ciclismo, sette volte vincitore del Tour de France e riposatissimo neo-pensionato del pedale. I media scherzano sulla competitivta' dei texani (Bush e Armstrong lo sono entrambi) e ricordano la regola che vige nelle sgambate presidenziali: mai superare il comandante in capo, cui piace stare in testa. Bush l'ha ricordato, lo scorso week-end, ai giornalisti che aveva invitato nel suo gruppo. Armstrong stesso ha fatto l'elogio del presidente ciclista. Ma c'e' da dubitare che lo avrebbe voluto in squadra con se' al Tour de France e che lo tema davvero come concorrente: Bush, che ha 58 anni e ne 'rende' 25 al campione, e' un neofita della bici, che ha scoperto da pochi anni, da quando guai alle ginocchia gli hanno impedito di correre. Cuore d'atleta (47 battiti al minuto a riposo, contro, pero', i 32-34 di Armstrong), Bush e' capace di fare una trentina di chilometri a medie intorno ai 30 chilometri l'ora: tempi e distanze da buon cicloturista. La maglia gialla ha gia' fatto sapere che, comunque, si adeguera' alle abitudini di Bush: quando si pedala, non si parla. Se i due faranno due chiacchiere, discutendo, magari, del futuro politico di Armstrong, sara' dopo la sgambata, anzi la 'corsa'.
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