PARACICLISMO. Brillano le stelle del Barilla Blu Team

| 13/06/2011 | 09:05
Il Barilla Blu Team mette ancora a segno straordinari risultati nella seconda tappa di Coppa del Mondo di Segovia (Spa), collezionando un oro, due argenti e due bronzi. Alessandro Zanardi e Vittorio Podestà, che tra poche ore saranno impegnati anche nella staffetta mista con ottime possibilità di ottenere un altro buon piazzamento, sono i nuovi leader di Coppa del Mondo. I due handbikers hanno ottenuto nelle prove
a cronometro e su strada rispettivamente un secondo e un terzo posto (Zanardi) e un primo e secondo posto (Podestà). Questi risultati, sommati a quelli ottenuti nella prima tappa di Sydney (2 argenti per Zanardi e un argento e un bronzo per Podestà) valgono per entrambi la leadership della classifica generale di categoria: H4 per Alessandro e H2 per Vittorio. Un risultato eccezionale soprattutto in vista delle qualificazioni per Londra 2012.
Nel ciclismo, Fabrizio Macchi ancora una volta ha dato dimostrazione dell¹eccezionale stato di forma che prosegue dal Mondiale su Pista di marzo, e che fino ad oggi lo ha sempre portato sul podio. Nella prova contro il tempo, Fabrizio è arrivato per soli 7” alle spalle dello spagnolo Maurice Far Tio Eckhard e dell¹irlandese Colin Lynch, atleti appartenenti alla sua stessa categoria ma con un diverso grado di disabilità: i due atleti hanno infatti entrambi gli arti inferiori funzionanti. Una situazione che ha sollecitato la richiesta di ulteriori chiarimenti e delucidazioni all¹U.C.I., la Federazione Internazionale di Ciclismo, da parte di atleti e tecnici di tutte le nazioni presenti. Nonostante ciò, Fabrizio si è messo alle spalle gli avversari più forti con cui si è sempre confrontato, dimostrando ancora una volta di essere il leader di specialità. Nella prova su strada, purtroppo, la foratura di una gomma al 12° km circa lo ha costretto al ritiro.
Grande impresa di Alessandro Zanardi nella prova a cronometro che, malgrado il tedesco Norbert Mosandl sia stato più veloce di soli 2”, è riuscito a mettersi alle spalle l’americano campione del mondo Oscar Sanchez con un distacco di 12”.
«Ho tenuto per circa mezz¹ora di gara una media di 41 km/h: una grandissima soddisfazione per me. Sono felicissimo della prestazione e un po’ meno del risultato. Ho perso per soli due secondi e la cosa mi rode un po’, anche se devo considerare che sono migliorato più di 2 minuti dallo scorso anno e mi sono messo alle spalle il campione del mondo Sanchez che a Sydney mi aveva battuto».
Nella gara in linea Alessandro, malgrado la non perfetta forma, è riuscito comunque a conquistarsi il terzo gradino del podio, alle spalle dell’olandese Jetze Plat e del belga Wim Decleir. «Ieri non ero in grande forma e il terzo posto era fuori dal pronostico, per cui sono felicissimo di questo risultato. Ho cercato di stare in gruppo il più possibile, perché il percorso era duro, pieno di salite e poi temevo l¹arrivo in salita. Sull’ultimo giro però ho cercato di portarmi avanti al gruppo e quando siamo partiti per l’attacco finale, ho stretto i denti e mi sono trovato testa a testa con il belga Declair. Abbiamo lottato assieme su tutto l’ultimo giro, ma lui era più fresco di me e l’ha spuntata sul traguardo. La cosa divertente è che sul podio, finita la premiazione, stavo scendendo quando sento una voce dire: Aspetta, resta li! Ti dobbiamo premiare di nuovo, sei il nuovo leader di classifica. Bella soddisfazione!»
Vittorio Podestà bissa a Segovia il successo dello scorso anno. Nella prova a cronometro non ha avuto rivali e si è messo alle spalle lo svizzero Campione del Mondo Jean-Marc Berset, l’austriaco Walter Ablinger e anche l’altro forte elvetico Lukas Weber. Nella prova su strada, Vittorio ha ceduto il passo a Berset, battendo però nuovamente tutti i più forti.
«Non ho dormito stanotte per la felicità e la maglia di leader della Coppa del Mondo mi mancava proprio. Le due gare di Segovia sono state tra le più belle della mia vita, non solo perché mi sentivo molto bene fisicamente, ma soprattutto perché sono stato molto determinato e grintoso. Non mi sono fatto prendere dall¹emotività, ma ho saputo caricarmi bene e attaccare. Nella prova a cronometro è stata una grandissima soddisfazione perché vincere in questa specialità era l’obiettivo prima di arrivare qui e poi perché mi sono messo alle spalle il campione del mondo in carica. Nella prova in linea, invece, Jean Marc è subito andato in fuga ed io mi sono sempre trovato nella morsa della squadra svizzera finchè sull¹ultima salita ho stretto i denti e ho vinto la volata per il secondo posto. Adesso guardo al mondiale di settembre con molta più consapevolezza nei miei mezzi».
«Anche questa volta nella prova a cronometro sono andato molto forte - racconta Fabrizio Macchi - Ho coperto i 21 km del tracciato in 29'05" a più 43 km/h di media e la cosa mi sorprende perché non sono più al massimo della forma, visto che gareggio ininterrottamente da più di sei mesi. Malgrado tutto ho inflitto 15" di distacco al ceco Stark, mio avversario storico, mentre gli altri sono arrivati ad oltre un minuto. La classifica ufficiale però mi vede terzo, dietro a due atleti che appartengono alla mia stessa categoria ma che hanno entrambi gli altri inferiori. Credo che la Federazione Internazionale debba rivedere la suddivisione delle categorie. Questa mattina mi sentivo molto bene, e dopo i primi giri ero con il gruppo di testa. Persino il mio Ct Valentini mi urlava che stavo andando come una moto. Peccato poi che la foratura al 12° km mi abbia costretto al ritiro. Sono molto felice per Alex e Vittorio che stanno andando davvero forte e sono contento anche per tutti gli altri miei compagni di nazionale che si stanno difendendo molto bene».

comunicato stampa
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