TUTTOSPORT. Bruseghin: «Sono senza parole»

| 04/05/2011 | 09:23
E dopo Ballan e Santambrogio, starà a casa dal Giro d’Italia 2011  
anche Marzio Bruseghin, il gregario-filosofo che sfoga le fatiche  
della bicicletta allevando asini e producendo prosecco. La notizia è  
diventata ufficiale ieri pomeriggio, quando la squadra del corridore  
veneto, la spagnola Movistar, ha ufficializzato i nove elementi per  
la Corsa Rosa che scatta sabato prossimo da Venaria Reale, in  
provincia di Torino: si tratta di David Arroyo (secondo dietro Basso  
un anno fa), Pablo Lastras, Vasil Kiryienka, Sergio Pardilla, Luis  
Pasamontes, Branislau Samoilau, Ignatas Konovalovas, Carlos Oyarzun e  
Fran Ventoso. Il “Bruse” è stato fatto fuori innanzitutto dagli  
organizzatori, come persona non gradita, nonostante il terzo posto  
ottenuto nel 2008. Già, proprio l’anno in cui molti corridori della  
Lampre di allora avrebbero fatto uso di pratiche illecite legate a un  
farmacista del Mantovano, tale Guido Nigrelli. Una Procura sta  
indagando su quei fattacci e anche Bruseghin, che a quel tempo  
vestiva proprio i colori blufucsia, è stato coinvolto nell’affaire.

ALTURA. Ieri mattina Bruseghin aveva comprato il biglietto per Torino:  
era in Spagna, «perché per la prima volta avevo preparato una grande  
corsa a tappe in altura, a Sierra Nevada». Reagisce da signore qual  
è, filosofeggiando e cercando i lati positivi: «Se non altro ho  
assistito alla processione della Settimana Santa: un’emozione forte  
che ricorderò per sempre». Contro il “Bruse” non sarebbe emerso  
granché, ma gli organizzatori del Giro non se la sono sentita di  
rischiare: tutti i chiacchierati devono restare a casa, compresi  
coloro sui quali non è stata ancora fatta piena chiarezza.

MOTIVI. Marzio non sa quale sia il capo d’imputazione: «Il passaporto  
biologico è limpido, dovrebbe servire a scagionare visto che serve  
per condannare», dice con chiara allusione a un suo corregionale,  
Franco Pellizotti, coinvolto in una recente squalifica mai del tutto  
chiarita. Dal ‘96 a ieri mattina (l’ultimo test a sorpresa) è stato  
controllato infinite volte. Nigrelli lo conosce eccome da molti anni  
- ben prima che scoppiasse il caso Lampre - e lo considera anche una  
persona per bene. Alla domanda se si senta responsabile di qualcosa  
di illecito, Marzio risponde semplicemente di avere «la coscienza  
assolutamente tranquilla», perché il suo doping «sono gli asini e  
l’entusiasmo con cui ho praticato questo sport per quindici anni,  
quasi la metà della mia vita».

RISPETTO. Bruseghin aspetta gli eventi, ben sapendo che cosa succede  
in questi casi: «Se mi dichiaro innocente, non mi crederà nessuno. Ho  
fiducia nel ciclismo, anche se a volte qualcuno vorrebbe farti  
vergognare della professione che fai. E invece no: la bicicletta è  
anche il mio lavoro, è quello che mi permette di pagare il mutuo e ho  
sempre pedalato con orgoglio e a testa alta. Per questo meriterei un  
po’ più di rispetto. Che senso può avere che io stia a casa e che  
Contador corra? Anche se sia ben chiaro che sono contento che lo  
spagnolo ci sia».

PULIZIA. E continua: «Non mi sembra questo il modo giusto per  
garantire pulizia a una corsa. Ma nonostante tutto non riusciranno a  
portarmi via la mia tranquillità, anche se ognuno a casa sua può  
invitare chi vuole». E’ inevitabile che in un periodo di assoluto  
rigore, si corra il rischio di trasformare qualche presa di posizione  
in una sorta di “caccia alle streghe”. E diciamo tutto ciò senza il  
timore di essere considerati complici di una scomoda incertezza. Il  
fatto è che conosciamo Marzio Bruseghin: se un giorno anche lui  
venisse inequivocabilmente trovato con le mani nella marmellata,  
potremo veramente dire di aver perso per sempre l’ultima certezza  
chiamata fiducia. Ma sino ad allora ci aggrappiamo alla presunzione  
d’innocenza. Per rispetto verso un ragazzo di quasi 37 anni da sempre  
umanamente positivo e sinora mai “chimicamente” positivo.

da «Tuttosport» del 4 maggio 2011 a firma Paolo Viberti
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COMMENTI
ZOMEGNAN
4 maggio 2011 10:06 salseroby
sulla innocenza di bruseghin non mi pronuncio nonostante la stima.
ma tutti i predecessori si professavano estranei fino alla condanna... speriamo bene... glielo auguro!!

LO SCANDALO PIU' GRANDE DEL GIRO D'ITALIA 2011 E' LA DIREZIONE CHE CONSIGLIA DI ESCLUDERE GLI INDAGATI DI MANTOVA MA FA CORRERE CONTADOR NEI CONFRONTI DEL QUALE MI SEMBRA CHE CI SIA ANCORA QUALCOSA DA CHIARIRE A LIVELLO DI INCHIESTA A PARTE LA BARZELLETTA DELLA BISTECCA...

PROFESSOR ZOMEGNAN CI SPIEGHI STA COSA ...... PARE MOLTO STRANA!!!!!

CON DOLORE
4 maggio 2011 10:31 azalai
apprendiamo che ogni giorno ne colgono qualcuno...anche i piu insospettabili... anche se insospettabile del BRUSE non ne èravamo sicuri, nel 2008/2009 andava troppo forte per quello che èra stato in precedenza.
Purtroppo,oramai, ci è chiaro che "quasi" tutti sonodopati... ed allora ben venga la linea dura del coni con tutti i limiti e le sue incongruenze.
Cosi non si puo andare piu avanti....

Cambiare lavoro
4 maggio 2011 10:32 FrancoBui
L'autore dell'articolo, lette le intercettazioni oggi su gazzetta, può dire di aver perso la fiducia e magari cambierà anche lavoro.

w gli asini
4 maggio 2011 10:42 superpiter
quelli che volano...

eh, già...
4 maggio 2011 11:06 Fra74
si, vedremo lo sviluppo dell'inchiesta anke per il Sjg. Marzio Bruseghin, per ora la cosa certa è che non parteciperà al GIRO...

E GLI ALTRI ????
4 maggio 2011 11:18 elmetto
Sbaglio o la linea dura è solo per qualcuno?
e gli altri indagati per altre inchesta possono partecipare tranquillamente??????
O si sono accaniti solo con quelli dell'inchiesta di Mantova

Passaggio chiave
4 maggio 2011 11:31 foxmulder
«Se mi dichiaro innocente, non mi crederà nessuno. Ho
fiducia nel ciclismo, anche se a volte qualcuno vorrebbe farti
vergognare della professione che fai. E invece no: la bicicletta è
anche il mio lavoro, è quello che mi permette di pagare il mutuo e ho
sempre pedalato con orgoglio e a testa alta. Per questo meriterei un
po’ più di rispetto. Che senso può avere che io stia a casa e che
Contador corra? Anche se sia ben chiaro che sono contento che lo
spagnolo ci sia».

Credo che in questo passaggio ci sia tutto Bruseghin. Mi pare che non stia seguendo il classico canovaccio del "sono innocente, non capisco". La linea mi sembra più del tipo "qualsiasi cosa dica in questo momento ha un valore relativo, stiamo a vedere come va l'inchiesta". Resta il fatto che Bruseghin, al momento, è "chiacchierato", mentre Contador è positivo. Saluti.

cultura ....e personaggi
4 maggio 2011 12:09 ciba
io sono per la pena di morte ( naturalmente per casi gravi ), ma ciò nonostante, dove già esiste, non serve a fermare omicidi violenze etc.etc. quindi ritengo che i 4 anni o la radiazione non siano sufficienti a debellare la piaga del doping, ma occorre cambiare cultura in toto; partendo da un radicale cambio generazionale alle varie dirigenze e personaggi che vi ruotano attorno, si dovrebbe ripartire da O con nuove regole. difficile che qualcuno capisca quello che scrivo, ..... ma quasi 40 anni nel ciclismo mi fanno dire che questa è l'unica strada percorribile...... (naturalmente me compreso...!!)

In questo sport non c' è più poesia conta solo il profitto!
4 maggio 2011 12:58 GRIMPEUR82
Il doppiopesismo di organizzatori, UCI, WADA,FCI, CONI, e dei poteri forti che sono dietro a tutte queste vicende, mortificano gli appassionati e tifosi di ciclismo, la popolarità di questo sport un tempo formidabile palestra di vita è stato azzerato; che si tengano i loro fenomeni alla Contador, alla Cancellara e che nessuno segua le loro epiche di gesta..come in tanti altri sport il problema reale è che hanno iniziato a girare troppi soldi, la mondializzazione del movimento è una bufala archittetata per ingigantire i profitti..maledetta globalizzazione

x ciba....
4 maggio 2011 13:24 trentiguido
Guarda io capisco quello che vuoi dire e finalmente vedo commenti che cercano di dare consigli costruttivi. E' ormai da 2 anni che scrivo di rifare regole nuove ed UGUALI PER TUTTI....e poi pene severe non solo ai corridori ma anche a tesserati al corrente di queste situazioni. Solo così si riuscirà a fare un pò di pulizia!!!! Cmq non trovo giusto che rimangano a casa solo corridori o ds di questa inchiesta se Zomegnan non vuole scandali a questo punto non crediamo più a nessuno e se sei indagato a casa!!! Invece due pesi due misure....questa è una cosa da cambiare. Buona giornata guidotrenti.it

PER CIBA
4 maggio 2011 13:40 stargate
Parole di buon senso e oneste, ma il compito resta arduo in ogni caso. Ritengo, infatti, che, in ogni situazione, in ogni campo, non si possa ripartire da zero, se ripartire da zero significa elminare anche il più piccolo ingranaggio dell'organizzazione preesistente, perchè c'è necessità, per non affogare nell'improvvisazione, di una certa linea di continuità che non può non prevedere il ricorso, sia pure limitatamente alla necessaria transizione, alla competenza di persone che ricoprivano in precedenza certi ruoli. Qua sta il punto: come scegliere, con quale criterio, queste persone per essere certi che non siano inquinanti? Quanto alle sanzioni, pur se favorevole alla pena di morte, noto che è d'accordo col Beccaria: l'importante non è l'entità, ma la certezza della pena. Ma questo è un altro discorso che si avra modo di sviluppare. Cordialmente. (Alberto Pionca - Cagliari)




Dai Bruse
4 maggio 2011 14:01 MARcNETT
Non posso credere che un corridore onesto come lui sia coinvolto ma ormai non ci si può fidare di nessuno, speriamo bene e in una rapida decisione

Da Treviso a Mantova
4 maggio 2011 14:50 pickett
Come mai Bruseghin,che vive sulle colline venete,conosce benissimo questo Nigrelli,la cui farmacia si trova in uno sperduto paesino della Bassa mantovana?Forse,quando ha bisogno di un'aspirina,anzichè recarsi dal farmacista sotto casa,Bruseghin va da Nigrelli per fare una sgambata,come faceva Fantozzi quando si recava da sua zia a Pinerolo...

x stargate
4 maggio 2011 22:27 trentiguido
Sarà anti popolare quello che dico ma non tutti sono disonesti....quindi ciba dice cose giuste ripartire da zero penso si intenda avere il coraggio di essere meno ipocriti, ma compresi manager e direttori sportivi, e tutti i tesserati compresi medici sociali. Se sapevano e non hanno denunciato, vanno squalificati come i corridori!!! O sbaglio?.....Così vediamo chi ha lavorato seriamente, e non per gli articoli di giornali ma per il risultato di indagini!!!! Io personalmente darei una punizione anche a giornalisti che sanno ma non scrivono.....Ma questa è una provocazione.....però......

COME AL SOLITO.....!!!!!!
5 maggio 2011 15:15 jaguar
Il famoso ed imbarazzante Dott. Ferrari diceva" NON è DOPING QUELLO CHE NON SI SCOPRE" ........quindi qualsiasi cosa si dica è sempre detta con il beneficio di inventario ed a quelli che ancora si ostinano a dire che esistono corridori onesti rispondo: esistono corridori scoperti ai controlli e quelli che riescono a farla franca!!!!!! e mi pare che sia quello dichiarato da tutti i corridori caduti nella rete dei controlli al Dott. Torri.....k'unica soluzione? doping libero!!!!!Meditate gente!!!!

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