CICLISMO NELLA BUFERA. Intrighi internazionali

| 14/04/2011 | 08:43
In gruppo stavolta c' è davvero paura. Meno telefonate e nuovi numeri di cellulare, i più riservati, per timore di essere intercettati. Nuovi anche gli alberghi per la preparazione invernale, rispetto ai soliti noti di Tenerife. Il tam-tam è iniziato in estate e ora il passaparola, segretissimo, sta diventando più insistente. La grande sfida è solo al primo tempo, ma può essere la partita della svolta.

Dalla California
Da quattro mesi c' è un' inchiesta internazionale contro il doping, la prima per dimensioni e importanza. Parte dalla California e arriva in Europa: Italia, Spagna, Francia. È scattata negli Usa dopo le accuse di Floyd Landis a Lance Armstrong e ha attraversato l'Atlantico. L' altra settimana il salto di qualità: la perquisizione, giovedì verso le 20, effettuata dagli agenti della Guardia di Finanza di Padova nell' abitazione toscana di Yaroslav Popovych, l' ucraino fedelissimo di Lance: prima alla Discovery Channel nel 2005, poi all' Astana e a RadioShack. Il 3 novembre, Popovych era stato ascoltato a Los Angeles dal Grand Jury nell' ambito dell' indagine su Armstrong e sul presunto utilizzo di fondi pubblici (quelli delle poste americane che sponsorizzavano la Us Postal del texano) per acquisto di prodotti dopanti.

Supermarket
La Gazzetta dello Sport è in grado di fornire dettagli più precisi di questa manovra a tenaglia sul mondo del ciclismo, e non solo. Perché l' obiettivo non è unicamente Armstrong, che Jeff Novitzky, l' agente federale della Food and Drug administration (lo stesso che scovò il doping di Marion Jones) sta indagando. Ma anche il supermarket internazionale del doping, quello che rifornisce gli atleti «top».
A fine luglio, tre mesi dopo le accuse di Landis che hanno fatto scattare l' azione dell' agenzia americana antidoping, c' è stata un riunione in Francia, a Lione, sede dell' Interpol: al tavolo gli investigatori americani, l' Interpol, la Guardia Civil spagnola, la polizia francese, i carabinieri del Nas di Brescia e Firenze, e gli agenti della Guardia di Finanza di Padova, guidati da Benedetto Roberti, il magistrato antidoping numero uno in Italia.

Dai Balcani
Dall' ufficio del pm sono passate dal 2008 tutte le inchieste più scottanti. Le positività per Epo-Cera: Sella, Riccò, Rebellin, Di Luca e la sua collaborazione. E poi il traffico internazionale di sostanze dopanti che arriva nel Triveneto dai Balcani, soprattutto Serbia, e rifornisce atleti e palestre del Nord Italia.

Aiuto
Gli americani avrebbero chiesto un aiuto per raccogliere prove contro Armstrong e il suo gruppo. E ognuno dei presenti ha avuto qualcosa da mettere sul tavolo: la Francia tutte le indagini aperte sul texano dal 1999 in avanti, prima il caso Actovegin (estratto di sangue di vitello con effetti simili all' Epo) e poi le tracce di Epo scovate nel 2005 dal laboratorio parigino di Chatenay Malabry in alcuni campioni di urine di Armstrong risalenti al Tour 1999; la Spagna, la voglia di dare un segnale forte dopo l' immobilismo dell' Operacion Puerto, con almeno due zone di azione: la città di Girona, dove secondo Landis Armstrong teneva le sacche di sangue in frigorifero, e l' isola di Tenerife, zona di preparazioni e allenamenti, anche chiacchierati; l' Italia, con le conoscenze acquisite nell' ultimo decennio dalle Procure della Repubblica e dalla Procura del Coni, e il merito di aver riaperto l' Operacion Puerto (caso Valverde). L' Interpol, infine, perché è l' anello indispensabile per i collegamenti tra uno Stato e l' altro in materia giudiziaria: come è stato per l' arrivo in Italia, da Madrid, delle sacche di sangue che Ivan Basso aveva lasciato dal medico Eufemiano Fuentes.

Sequestro
Adesso il cerchio si stringe. L' Italia ha dato subito il suo contributo. A casa Popovych, la Guardia di Finanza di Padova ha sequestrato computer, telefoni e rubriche, più medicinali da analizzare. In quei file potrebbero esserci elementi o numeri di telefono utili agli inquirenti. In più, secondo fonti francesi. l' agente Novitzky, il procuratore federale Doug Miller e, sembra, Travis Tygart, numero uno dell' agenzia statunitense antidoping, sono tornati in questi giorni a Lione per incontrare le autorità francesi. La Afld, l' agenzia antidoping d' Oltralpe, aveva promesso massima collaborazione: «Condividere ogni cosa che sappiamo, ogni cosa che abbiamo nei frigoriferi». E il pensiero va subito ai campioni di urine di Armstrong, per i quali starebbe per arrivare una richiesta ufficiale dagli Usa.

Siamo sicuri che, tra febbraio e aprile, quell' albergo di Tenerife in cima al vulcano Teide resterà con tante stanze vuote. Troppo controllato. In silenzio, i corridori e i loro preparatori hanno già trovato un' alternativa, e si chiama Sicilia, Etna. Ma ora è a rischio anche quella. E magari si ripiegherà ancora sulla Namibia o sul Sudafrica, come negli Anni 90. Il secondo tempo della grande sfida sta per iniziare.

da «La Gazzetta dello Sport» del 17 novembre 2010  a firma Luca Gialanella
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COMMENTI
Cosa facciamo le puntate?
14 aprile 2011 08:57 trentiguido
Se vogliamo bene a questo sport è ora di costruire non vendere a puntate questa storia di "scandali" presunti. Servono idee nuove, voglia di cambiamenti ma anche dall'alto.....questa è una buona occasione.....per portarvi avanti con le puntate guidotrenti.it così anche qualche giornalista capirà che si deve remare dalla stessa parte se si vuole far tornare a grandi livelli IL CICLISMO!!!!! guidotrenti.it

FINALMENTE I NODI AL PETTNE ? SPERIAMO DI SI : PER RILANCIARE IL CICLISMO VERO
14 aprile 2011 09:45 renzobarde
Mi auguro che le tensioni e la tensione di queste ore NON sparisca sepolta dalla "ragion di Stato" o dalla imminenza del Giro d'Italia. Mi auguro che i poteri forti ed occulti che cercheranno di attivarsi si infrangano sulle ragioni ella VERITA' ( finalmente !) e del riscatto ( e sarebbe l'ora). Sono certo che i Magistrati impegnati ( in testa Benedetto Roberti la cui premiazione al memorial Bardelli di Pistoia dei prossimi 29 e 30 aprile era deciso da tempo) concluderanno il loro impegno datato e che le risultanze abbiano poi verdetti severi. Toccato il fondo, non si potrà che rivedere la luce e RICOMINCIARE CON UN CICLISMO CREDIBILE. Renzo Bardelli-Pistoia

SOGNI
14 aprile 2011 10:23 scatto
RAGAZZI STATE SOGNANDO SE NON SE NE VA QUESTA GENTE TUTTO RIMARRA COME STA E SI ANDRA' PEGGIO.....NON SONO PESSIMISTA MA REALISTA

CHIUDERE
14 aprile 2011 10:25 elmetto
Dato che siamo arrivati a questo punto e i nostri bravi e magnifici capi ( UCI e varie federazioni) sono stati dei grandi incompetenti le soluzioni sono 2

1) chiudere tutto e il ciclismo sparisce

2) Adeguarsi agli altri sport, i controlli le sostanze i metodi i dottori, dalla A alla Z come gli altri sport

ES il giocatore che è stato male in campo per colpa della vernice, il CONI ha chiesto di andare a controllare e la risposta è stata NO grazie abbiamo i nostri dottori

Forse ne usciamo altrimenti ADDIO E' STATO BELLO

Uci Coni Petrucci etc che ridicoli ma che ce solo il ciclismo comme sport ?
14 aprile 2011 12:26 Vincent
Ma basta abbiamo capito tutti ma il ciclismo sempre in prima linea ce devono dimetti tutti chi raprensata questo sport e quelli della lott falsa contro il doping .
Non avete capito che ci avete ro........... Credo che volete proprio una bella protesta dei tifosi ma continuati così che si Sta organizanto arriva .

sponsor ...ds...manager...reagite hai .....giornalai
14 aprile 2011 15:54 claudino
propongo una protesta a nn fare rilasciare interviste a certi giornalisti....no scusate giornalai dei maggiori quotidiani italiani stadio in primis e gazzetta,per le falsita che hanno scritto !!!e vergogna sulla roubaix 10 righe sul doping ...prima pagina sullo stadio.ok combattere il doping ,ma ce un limite a tutto.non si puo criminalizzare solo il ciclismo.

Articolo riciclato
14 aprile 2011 16:58 SoCarlo
e' gia' comparso qualche mese fa (e rilanciato ta tuttobiciweb).
Il ciclismo non vale neanche piu' un articolo ex novo, neppure per gli organizzatori del giro.
Senz'altro rilancia opinioni e fatti universalmente accettati che non si puo' non rileggere, come un classico: novello Omero.
Mah....

Gazzetta
14 aprile 2011 18:46 Andy77
Alla luce dei recentissimi articoli smentiti poi da un tifoso accorto direi che non siete più credibili e dopo quasi 45 anni che tutti i giorni passavo dal mio giornalaio di fiducia per comprare la amata GAZZETTA DELLO SPORT, da DOMANI : BASTA!

GRAZIE SIGNOR CLAUDIO E SIGNOR LUCA per avermi fatto perdere la fiducia.
TRANQUILLI, LO SO NON AVETE BISOGNO DEL MIO MISERO EURO GIONALIERO O MEGLIO DEI MIEI 30 EURO MENSILI PARI A 360 EURO ANNUI.

QUASI QUASI MI RIVOLGO ALL'ENTE CHE GARANTISCE I CONSUMATORI E CHIEDERO' LA RESTITUZIONE DEI CIRCA 12.600 EURO SPESI IN 45 ANNI. CHE DELUSIONE.

POVERA GAZZETTA
15 aprile 2011 07:32 maxspeed2
ho letto con accuratezza tutto quello scritto a descrizione del titolo ma, purtroppo non ho ancora trovato (AL MOMENTO) nulla di anomalo. Si parla di intrighi interazionali, di alberghio nascosti ma in sostanza nulla di quanto scritto dalla gazzetta ha dato riscontri oggettivi. Perche' non si dice che forse e ripeto forse si va' a Tenerife per il clima favorevole, perche' forse ci si puo' allenare in altura, evitando di prendere forse EPO o sostanze similari. Sull'etna essendo quest'anno sede di arrivo del giro d'italia, i ragazzi lampre approfittano per fare allenamenti mirati e in altura .E poi scusate ma se io mi devo nascondere vado sull'etna dove ci sono solo io oppure in una citta con almeno 300.000 abitanti?

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