L'intervista. Luca Dodi: Team Idea, aiutami a passare prof

| 03/02/2011 | 10:59
Signor Luca Dodi, lei è nato nel 1987: significa che è un elite. Si sente un leader del Team Idea stagione 2011 considerando l’ organico ricco di debuttanti nel dilettantismo ?
“Io ho 23 anni e 8 mesi, però mi sento ancora della categoria under 23. Per un motivo o per l’altro in 2 anni pieni non ho espresso il rendimento migliore nel dilettantismo. Il mio spirito è sicuramente
quello di un under 23 che ambisce a diventare professionista in tempi brevi”.
Lei era alla Podenzano, una buona squadra sicuramente. Perché ha scelto il Team Idea per il 2011 ?
“La Podenzano è una bella squadra tuttavia dopo 5 anni di permanenza cambiare era necessario. Mi servivano nuovi stimoli per affrontare una stagione in cui tutto dev’essere perfetto, tutto deve funzionare. Non posso gettare alle ortiche un altro anno”.
Prima di accordarsi col Team Idea conosceva il team manager Domenico Garbelli ?
“Non lo conoscevo e me lo descrivevano burbero. Dicevano che è un duro puntiglioso. Adesso che lo conosco bene o quasi assicuro che è ha grandissime capacità tecniche ed è disponibilissimo al dialogo anche per argomenti extraciclistici. Davvero un grande personaggio. Mi ha voluto nella sua squadra e ciò m’inorgoglisce”.
L’affiatamento è indispensabile anche con i coequipiers. Come va l’intesa con gli altri corridori del Team Idea?
“Grazie ai mini-ritiri ai quali abbiamo partecipato ora ci conosciamo abbastanza bene. Mi sembrano tutti ragazzi bravi, vogliosi di fare bella figura, pronti a impegnarsi”.
Lei vanta 13 successi nel palmares tra i quali un Giro delle Pesche Nettarine a tappe. Il bottino poteva essere superiore: in svariate occasioni le è mancato lo spunto di velocità per vincere.
“Lo so perfettamente. E se ne sono accorti pure i tecnici del Team Idea analizzando i risultati dei vari test ai quali ci siamo sottoposti. Mi sto allenando seguendo attentamente le tabelle del nostro preparatore atletico Fabrizio Tacchino. E’ un lavoro mirato che dovrebbe consentirmi di migliorare lo spunto veloce e tramutare qualche piazzamento in vittoria. Comunque oltre alla velocità nelle gare lunghe più di 170 chilometri è necessario anche un carattere-super”.
Negli anni scorsi lei si è distinto come uomo del caldo. Quest’anno pensa di debuttare agonisticamente al primo week – end o esordirà più tardi ?
“Sì, penso di correre già il 26 e 27 febbraio. La mia preparazione di quest’anno è più aggressiva rispetto agli anni scorsi anche perché vorrei andare forte già in primavera”.
Lei stava per vincere una Freccia dei Vini, la corsa del caldo torrido e delle salite.
“Alla Freccia ho ottenuto un secondo posto che grida vendetta. Rimane una delle corse che sogno di vincere al pari delle classiche di Collecchio, Felino, Montappone, Capodarco, Lombardia baby, tutte in linea, e Valle d’Aosta a tappe. Mi auguro di disputare il Valle d’Aosta e Lombardia, che sono verso fine stagione, già col contratto in tasca per gareggiare tra i professionisti nel 2012. E’ l’unica cosa che può rendermi soddisfatto. Team Idea, aiutami a passare prof ! “.
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