Le Stelle di domani. Sacha Modolo

| 30/01/2011 | 14:25
SACHA MODOLO
Nato il 19 giugno 1987. Segno zodiacale Gemelli.

AMORE
«Sono fidanzato dal 2006 con Rossana Scavelli. Lei è impiegata in un’azienda di trasporti, si occupa di contabilità. L’ho conosciuta perché lavorava con mia mamma Sonia e un giorno sono venute assieme a vedere una gara di ciclismo. Ri­cordo che eravamo a Colle Umberto. Vince Federico Masiero, io secondo. Lei ha cinque anni più di me, ma mi trovo benissimo. Da aprile dello scorso anno vivo con lei a Bocca di Strada a 100 metri da Franco Pellizotti. Adoro giocare con la playstation, ci passo delle ore, diciamo che nei periodi di scarico anche delle giornate intere. Ogni tanto Rossana mi cazzia, ma poi capisce e mi accetta così come sono».

LAVORO
«Non sono contentissimo della mia passata stagione, nonostante il mio quarto posto alla Sanremo. Dopo quel bellissimo piazzamento, mi è girato un po’ tutto male e al 2011 chiedo più risultati, più continuità. Non voglio fare tanti proclami, perché non conta molto. Voglio solo vincere, quello che mi capita, per allenarmi a vincere gare più importanti, per togliermi delle soddisfazioni. Vorrei fare bene anche alla Tirreno, alla Sanremo, ma anche al Gi­ro del Friuli, che si corre sotto casa mia. Voglio solo fare un salto di quali­tà. Netto e deciso».

SALUTE
«A giugno dello scorso anno ho preso la salmonellosi e per due mesi sono stato praticamente uno straccio. Da quel momento in poi non sono più riuscito ad essere quello che volevo. Ho corso, ma sempre con un sorta di freno a mano tirato».

SOLDI
«Aiutano. Non ho l’ossessione, ma aiutano. Diciamo che è meglio averli. Paghetta? Mai avuta, anche perché mamma Sonia e i nonni materni Car­letto e Ida - che mi hanno cresciuto -, non mi hanno mai fatto mancare niente (papà? aveva 3 mesi quando Sasha è stato abbandonato, ndr). Primo stipendio da dilettante, alla Zalf Désiréee Fior. Faceva tutto Ciano (Luciano Rui, ndr), mi pagava bene, io ero felice, ma lo ero ancora di più quando vincevo. È la vittoria la vera ricompensa di un atleta. Adesso che però la mia passione è diventata la mia professione spero di raccogliere tante vittorie, per averein cambio il giusto riconoscimento economico. Se sono contento di quello che percepisco alla Colnago CSF? Molto».

da tuttoBICI di gennaio a firma di Pier Augusto Stagi

già pubblicati: Daniel Oss, Adriano Malori, Francesco Masciarelli
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