| 24/12/2010 | 15:24 Il progetto di solidarietà “Fondrist for Children-Fiemme 2013”, legato alla AIL (Ass. Italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma) è stato presentato in questi giorni al Caffè Pedrocchi di Padova. Il campione di Renaix '88 Maurizio Fondriest e Pietro De Godenz, presidente del comitato Nordic Ski Fiemme, Armenio Vettore, presidente dell’AIL di Padova, il professor Modesto Carli, direttore dell’Ospedale di Oncoematologia Pediatrica, e il ricercatore Angelo Rosolen, hanno illustrato le finalità dell’iniziativa nata per raccogliere fondi a favore dell'AIL. L'intervento del professor Carli è stato molto esplicativo: in circa dieci anni di attività sono stati curati 6500 bambini affetti da tumore, dei quali ben 5000 ora sono tornati ad una vita pressoché normale, per un totale di 800 ricoveri annui di bambini affetti dalle patologie citate, con 250 diagnosi accertate di tumore. Maurizio Fondriest ha aperto la conferenza raccontando la sua esperienza e le circostanze che lo hanno portato ad avvicinarsi all’AIL di Padova, dopo che un’amica del figlio ha contratto una grave malattia ed è stata curata all’Ospedale di Oncoematologia Pediatrica di Padova. In quest’occasione, Maurizio ha avuto modo di vedere di persona i numerosi bambini ammalati, decidendo così di sostenere l’AIL e l’Ospedale. L'iniziativa, tra le altre annunciate da Fiemme 2013, è una speciale Bici Fondriest modello TF2, personalizzata con i colori del mondiale di sci, che sarà messa, nelle varie tappe che ci separano dal mondiale, a disposizione di chi vuole “pedalare per la solidarietà”. La stessa bici, alla fine, sarà messa all'asta. Tutto i fondi raccolti con le varie iniziative, saranno devoluti integralmente all'AIL. Maurizio Fondriest ringrazia Fiemme 2013 per l'opportunità concessa e precisa: “Grazie a questa iniziativa si è sviluppata una solidarietà a catena come quella della Federazione Ciclistica nella figura del presidente Renato di Rocco, che ha messo a disposizione il sito internet della Fci per il progetto e che ringrazio pubblicamente. Ringrazio anche tutti i media che ci hanno dato molta attenzione aiutandoci, in questo modo, nell'intento”. E' proprio vero che insieme “si può dare di più”!
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