Giro d'Italia, Michele Scarponi ha "scoperto" l'Etna

| 16/12/2010 | 17:02
Ricognizione con neve per Michele Scarponi, impegnato quest'oggi nella scoperta delle due ascese dell'Etna che rappresenteranno il piatto forte della 9^ tappa del Giro d'Italia 2011.
Il corridore marchigiano, che il prossimo anno vestirà i colori del Team Lampre-ISD, sfidando le intemperie ha visionato entrambi i versanti del vulcano siciliano (quello da Linguaglossa, che verrà affrontato per primo nel corso della tappa del Giro, e quello da Nicolosi), pedalando fino al Rifugio Sapienza, località dove verrà posto l'arrivo della corsa.

"Sono molto contento di aver scelto di effettuare la ricognizione delle due salite, pur dovendo fare i conti con la neve, poiché ho scoperto che entrambe le ascese sono un po' diverse da come me le ero immaginate - ha spiegato Scarponi - Mi aspettavo di dover percorrere salite più corte, magari con qualche picco di pendenza, in realtà si tratta di ascese lunghe e, proprio per questo, insidiose: considerando che verranno affrontate a breve distanza l'una dall'altra, non sarà infatti agevole riuscire a rimanere brillanti per tutta la loro durata, anche tenendo presente il notevole dislivello altimetrico complessivo. Lo studio del percorso del Giro proseguirà: spero di riuscire a vedere, prima di Natale, altre due o tre tappe, condizioni meteo permettendo".

Snow on the reconnaissance performed today by Michele Scarponi on the two climbs of Etna, that will be part of the 9th stage of Giro d'Italia 2011.
The Italian cyclist, that next year will be in Team Lampre-ISD, studied both sides of the Sicilian volcano (the one starting from Linguaglossa, that will be covered for first during Giro, and the one from Nicolosi) reaching Rifugio Sapienza, where there will be the arrival of the stage.

"Despite the snow, I'm very happy I have performed the reconnaissance, because the climbs are quite different respect what I had imagined - Scarponi commented - I thought they were shorter, with some top degree part, but actually they're very long and so insidious: considering that in Giro we'll cover them one after the other one in short time, it won't be so easy to be brilliant for their whole lenght, also considering the difference in altitude. I'm going on studying the Giro's course: I hope to be able to perform, before Christmas, the reconnaissances of other two or three stages".

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