| 30/10/2010 | 09:48 Le parole del Presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta sono state eloquenti: "il Team Isonzo non può finire". In risposta alle difficoltà dovute al ritorno a mentalità di campanile, ad eccessivi personalismi che fanno perdere di vista il motivo essenziale per il quale si è formato il Progetto Ciclismo Isontino, cioè la cura della persona "atleta" da quando abbraccia il ciclismo fino alla categoria allievi, le parole del massimo esponente della Provincia sembrano aver colto nel segno. Se ne deduce che il Team Isonzo va oltre il ciclismo e lo sport in generale, ma è un esempio da seguire anche per altri ambiti della società, politica compresa. L'auspicio di Gherghetta veniva riproposto anche dalle autorità presenti alla Festa del Team Isonzo, organizzata a San Canzian d'Isonzo per rendere omaggio agli atleti che nella stagione 2010 hanno onorato le maglie delle società del Progetto Ciclismo Isontino. Così facevano coro le parole del Presidente Regionale FCI Bruno Battistella, degli assessori allo Sport di Turriaco Renzo Farfoglia e di Ronchi Luca Masotti e della Presidentessa Regionale dei Giudici Maria Tofful e del Presidente del Comitato Provinciale FCI Sergio Barbuio i quali confermavano l'importanza del Progetto Ciclismo Isontino. Questo era il preludio all'incoronazione di quanti con il sorriso sulle labbra e con una convinzione via via crescente a seconda della categoria di appartenenza, portavano il nome del Team Isonzo a livelli assoluti in campo regionale, triveneto, nazionale ed addirittura internazionale, vale a dire gli atleti, ossia il patrimonio da curare e preservare per ogni società sportiva. Così salivano alla ribalta i Giovanissimi del Team Isonzo Giovanissimi assieme ai loro direttori sportivi Salvatore Arcangeli, Luca Moratti e Roberto Milani, annunciati dal loro Presidente Alessandro Popazzi che ribadiva quanto di buono aveva fatto il sodalizio, il più importante nell'ambito del Progetto Ciclismo Isontino; quindi era la volta degli esordienti del Team Isonzo Ciclistica Pieris, scortati dai tecnici Eddi Degano, di indubbia pertinenza, e dal giovane ma già affermato Andrea Zavan, presentati dal Presidente Nillo Canciani che ribadiva l'importanza dell'atleta all'interno della Società e il dovere morale di dare a tutti i quali intraprendano l'attività ciclistica una adeguata guida tecnica; passavano sotto le luci della ribalta gli allievi del Pedale Ronchese Team Isonzo scortati dai direttori sportivi Loris Pianta e Sergio Bergamasco (assente Giuliano Furlan) assieme a l'uomo ovunque Livio Piran, vera garanzia per la società di Ronchi, accolti dal presidente Liviano Folla il quale metteva in risalto la serietà e la dedizione dei propri atleti; per ultime perchè meritorie di applausi speciali la categoria Donne esordienti ed Allieve del Team Isonzo Ciclistica Pieris accompagnate dai tecnici Alfredo Zaza d'Aulisio, Paolo Sclisizzi e dagli accompagnatori Nino Ciccone e Roberto Roiatti ed accolte dalle parole del presidente Canciani il quale sottolineava l'importanza del lavoro dei direttori sportivi e degli accompagnatori per questa impegnativa categoria, che racchiude atlete provenienti dalla provincia di Gorizia, Trieste ed Udine arrivando fino al Cividalese e al Sandanielese, e disputa gare inserite nel calendario Triveneto. Un presente veniva consegnato a Beatrice Bartelloni, ex Team Isonzo Ciclistica Pieris ed ora Juniores, per il titolo di Campionessa Italiana conquistato in pista durante questa stagione. Veniva ricordato l'indispensabile lavoro dei meccanici premiando Orlando Dibert, Adolfo Bergamasco e Livio Piran (Oddo assente). Per ultimi veniva reso omaggio ai cuochi capaci con i lori manicaretti di allietare i palati di oltre duecento presenti, venivano accolti con un applauso scrosciante Massimo Ciulin, Alessandro Devidè, Fabio Donda, Germana Stafuzza, Luisa Bergamasco e Laura Pertenich. Per concludere un ringraziamento a quanti hanno servito ai tavoli e per quanti hanno lavorato per l'allestimento della festa.
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