Caro Torri le scrivo...

| 06/10/2010 | 19:40
E’ una giornata difficile, l’ennesima giornata difficile per il povero e malandato ciclismo italiano. Sia ben chiaro, il momento è delicato e non è il caso di fare gli spiritosi, ma in tutta questa vicenda un piccolo raggio di luce, un piccolo grande miracolo si è compiuto. Almeno una volta, tutte le componenti del ciclismo italiano ma anche mondiale (vedi il comunicato dell’Uci), si sono strette e riunite sotto la stessa bandiera. Governo mondiale, Federciclismo, corridori mondiali, italiani, medici, direttori sportivi tutti insomma, hanno parlato la stessa lingua.

E’ innegabile che chi ha parlato a sproposito è il capo della Procura Antidoping del Coni il dottor Ettore Torri. Parole forti, che risultano a tutti gli effetti inopportune e inadeguate. Soprattutto perché pronunciate da una persona capace e autorevole che non si può lasciare andare ad un battutismo da bar. Torri, con la sua sortita, ci ha battuto tutti: orecchianti e facili pensatori, blogger insoddisfatti e appassionati feriti. Torri da uomo di legge, tenuto a parlare sulla base di dati certi ha il dovere di usare prudenza e soprattutto fare nomi e cognomi. Non si può sparare nel mucchio, perché altrimenti si mette sullo stesso livello di chi sostiene che gli italiani sono tutti evasori e mafiosi: Torri si rivede in questa definizione da bar? Non credo.

E’ anche vero però, che qualcosa di buono Torri l’ha detto. Ad esempio ha invitato le istituzioni a rivedere il passaporto biologico e la lista dei prodotti dopanti, in nome di una maggiore chiarezza e in un minore burocrazia.

Infine, un consiglio spassionato da appassionato di ciclismo che a 48 anni si limita a fare passeggiate in sella alla propria  bicicletta in compagnia di sua moglie: non faccia le gare forensi. A 78 anni è semplicemente azzardato. Nella sua intervista rilasciata all’agenzia americana Ap, dice che qualche sospetto di doping l’ha avuto anche dopo aver corso con i suoi colleghi. Forse ci ha visto giusto, ma invece di lamentarsi che “quelli là vanno troppo forte”, non sarebbe meglio rallentare il passo, limitarsi a qualche buona passeggiata di salute, in nome di una sobrietà che può essere raggiunta sia con le parole che con i fatti.

Pier Augusto Stagi - direttore di tuttoBICI e tuttobiciweb.it

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COMMENTI
Moralismo
6 ottobre 2010 19:55 DarkSide
...Moralism ed ancora stomachevole moralismo...

dir stagi
6 ottobre 2010 20:35 claudino
be torri ha detto anche verita lo deve ammettere!non ci dobbiamo coprire gli occhi di prosciutto!

torri
6 ottobre 2010 20:41 claudino
.....ma perche nn va a guardare un po anche gli altri sport???sono tutti puliti?? ah ah! ah!perche andare intorno a certi sport si fa fatica e....nn si puo !!! vero sig torri'?

Il procuratore Torri
6 ottobre 2010 20:48 Vincent
Non sono batutine da bar a detto quello che pensano tutti ma che non dicono niente la lotta al doping questa e la mia libera opinione e un grande presa in giro e non giusta si e visto corridore che anno avuto carriera rovinate e anche peggio la l ora vita ex Pantani e altri niente ho poche cose allora a questo punto e tutta una grande falsità questa lotta .finalmente personne di alto livello di responsabilità che comminciano a dire la verità e penso che siamo solo a inizio ne vedremo delle belle il ballo delle notizie continua .

Caro direttore du tutto bici
6 ottobre 2010 20:58 Vincent
Perché il suo giornale a d atto più di una volta notizie forte contro certe corridore senza essere sicuro che sono veri e senza nessuno riscontri io come tanti appassionati di questo sport l abbiamo letto nel vostro giornale e in seguitto sono state smettite ma questo credete che va bene al ciclismo
Lei dice di essere povero e malandato ciclismo bisogna anche fare attenti a accuse notizie forte prima essere sicuro e poi certo uno dice le cose e i giornalisti non fanno niente per il bene di questo sport perché mi sembra che ce un accanimento contro il ciclismo non vi pare ?

condivido
6 ottobre 2010 21:05 matteoromano
Ben scritto Pier ...

CONCORDO DIRETTORE...
6 ottobre 2010 22:00 simo
La confusione mentale, anche di chi scrive certi commenti, è quasi comica. Sono gli stessi che esaltavano, in piena Epolandia, certi fenomeni da baraccone. Eppur si muove, nel senso che gli ultimi due campioni mondiali del ciclismo non hanno una fama sulfurea e i wattaggi (tranne certi personaggi..) sono in discesa rispetto agli anni di Robosport. E per ogni Riccò c'è almeno un Nibali, vivaddio... La battaglia è lunga e il ciclismo la sta combattendo quasi da solo (ma l'avete mai vista una partita di calcio o un Nadal giocare a tennis?): ci vorrebbero regole certe e dirigenti con un minimo di cultura.
Appunto, basterebbe togliere il movimento professionistico ai McQuaid e consegnarlo a organizzatori, squadre, sindacato corridori e Wada...

Un saluto,
Simone Basso

Leggendo il blog della Gazzetta ...
6 ottobre 2010 22:50 mak1968
ho finalmente trovato uno che ha capito.... LEGGENDO QUANTO HO COPIATO, FORSE ANCHE VOI CAPIRETE COME STANNO DAVVERO LE COSE:
Appassionato di ciclismo, mi capita spesso di vedere gare giovanili e sentire dagli altoparlanti l’elenco degli atleti che devono fare il controllo antidoping. Ho un figlio che gioca al calcio da 15 anni, e non sa cosa sia un controllo antidoping, un altro nuotatore agonistico per 4 anni, e non sa cosa sia un controllo antidoping, il terzo rugbista da 3 anni, non sa cosa sia un controllo antidoping. Per qualche anno ho corso gare podistiche, ed ho constatato che solo in quelle di rilievo, tipo “Roma Ostia” viene effettuato il controllo antidoping. Però posso testimoniare che durante gli allenamenti, di atleti che hanno solo l’obiettivo di entrare nel tempo massimo, si parla sempre di quanta creatina e quanti aminoacidi vanno presi al giorno. Mi risulta che i ciclisti professionisti siano gli unici atleti cui viene effettuato l’esame del sangue oltre che delle urine, e che possono essere controllati anche al di fuori delle gare. Quanto sopra credo sia sufficiente a spiegare perché nel ciclismo ci sono più positività che in altri sport, mi dispiace che questo non sia chiaro al procuratore Torri, che anziché sparare sui ciclisti dovrebbe chiedere controlli anche per gli altri sport.

COMPLIMENTI
6 ottobre 2010 23:15 bric
Complimenti Direttore con il suo intervento ha dimostrato che non ha alcun interesse a combattere la piaga del doping.Si parla di forma del Dott.Torri quello che a me interessa è la sostanza che dimostra che nel ciclismo e nello sport il doping impera ( è di oggi la notizia che una campionessa giamaicana di atletica era dopata) .Non parteciperò più a questo blog di difensori del doping.E' stato un piacere.

UN DIRETTORE ALLINEATO
6 ottobre 2010 23:21 jaguar
Dalla reazione di tutto il mondo del ciclismo che conta, escluso Fanini ma infatti non conta, si capisce benissimo dove si annida il doping...ovunque ed anche in ambienti impensabili ma che contano e sono infatti potenti.Complimenti direttore che si è subito allineato ed è così che volete combattere il doping? ancora complimenti ....e questo sito è meglio non frequentarlo più.

TORRI REALISTA
6 ottobre 2010 23:24 LorenzoFiuzzi
HA SOLO RIPORTATO QUELLO CHE GLI DICONO TUTTI I CORRIDORI DA LUI INTERROGATI. HA PERO' DIMENTICATO DI DIRE CHE TUTTI GLI SPORT PROFESSIONISTICI DOVE SI FA FATICA SONO MESSI COSI'.

Giornalisti finti tonti
6 ottobre 2010 23:38 pickett
Sono i primi a sapere come vanno le cose nel ciclismo,e che Torri ha detto la verità.Ovviamente non possono ammetterlo perchè altrimenti crollerebbe tutto,e anche loro dovrebbero cambiare mestiere.Al loro posto farei lo stesso.

CUBETTI DI GLORIA
7 ottobre 2010 07:17 llambra
CARO STAGI, LE SCRIVO DA CONOSCITORE DEL FENOMENO. SOLO UNA FRASE: SI VADA A RILEGGERE LA PREMESSA AL LIBRO CHE LEI HA SCRITTO ASSIEME AD ALTRI DUE COLLEGHI "CUBETTI DI GLORIA" E LI TROVERA' ANCHE IL SIGNIFICATO DEL PERCHE' QUESTO MONDO DI CICLISTI, COSI' COM'E', E' UN MONDO DI NANI SCONFITTI. IL CICLISMO RESTERA' SEMPRE, PER FORTUNA, MA QUESTA GENERAZIONE SE NON VOLTA PAGINA RISCHIA DI SPARIRE. E' BELLO VEDERE L'AMBIENTE CHE FINALMENTE HA FATTO GRUPPO, MA QUANDO GIA' NEL 2001 E' STATO PROPOSTO DI FARE GRUPPO ATTORNO AD UN TAVOLO PER DARSI UNA SVEGLIATA LA SOLUZIONE AL PROBLEMA SONO STATE LE CLAUSOLE CONTRATTUALI E L'ABBANDONO DEL CICLISTA A SE STESSO.

Bravo direttore.
7 ottobre 2010 08:15 Gianni64
Complimenti direttore. Lei ha perfettamente ragione. "parole forti, inopportune e inadeguate". Secondo me è arrivato il momento, che Torri appenda la toga al chiodo.

Stagi alias Don Abbondio...
7 ottobre 2010 08:34 FrancoBui
Stucchevole commento da parte di uno che pur di non predere posizione sul doping copia e incolla sul suo sito i commenti dei quotidiani.

sempre e solo moralismo da 2 soldi...
7 ottobre 2010 08:37 luciano55
E vai, si continua così.

Sempre a raccontarci che gli asini volano. Il suo, direttore Stagi, come quello di molti suoi colleghi, è moralismo da due soldi.
Volete davvero farci crede che voi non sapete come vanno veramente le cose nel ciclismo?? No, non ci credo. O siete tonti - e non lo siete- o ci credete scemi -e non lo siamo, non tutti-.

Torri ha detto: "I CICLISTI CHE HO INTERROGATO, TUTTI, MI HANNO DETTO che tutti si dopano".
Ha semplicemente riportato una "scoperta" delle sue indagini, poi ovviamente rielaborata e storpiata DAI GIORNALI.

Anche la mafia, fino a qualche decennio fa, si diceva non esistesse, che era tutta una montatura.
Ecco, la reazione di molti mi ricorda tanto quel fatto... poi l'hanno riconosciuta, e la stanno combattendo.
Il doping bisogna prima rendersi conto che c'è, ammettere che esiste, che senza non si può vincere. Poi, preso atto di ciò, lo si può combattere.

Ma basta moralismo da 2 soldi...

x romagnamia
7 ottobre 2010 14:10 fracarro
ecco l'esperto! Tu si che ne sai di ciclismo! Ma sai almeno che la bici ha 2 ruote? Solo uno che non conosce veramente il ciclismo può fare affermazioni come le tue... Quindi anche tutta la squadra del tuo idolo fanini sarebbe drogata? Complimenti sapientino! Francesco Carro

SI E' SALVATA LA PAGNOTTA
7 ottobre 2010 14:15 orsetto
Da buon servo del potere oggi con il suo intervento si è salvata la pagnotta....e vai con il doping!!!!!!

ATTACCO PREMEDITATO O SFOGO ?
7 ottobre 2010 18:01 buendia
Caro luciano 55, mi permetto di correggere un piccolo, ma significativo errore.
Torri ha detto: «Ultimamente, tra i corridori che ho interrogato, tutti hanno detto che tutti si dopano».
Quell’ultimamente, così banale da esserle sfuggito, è invece importantissimo per chi, pur essendo stato interrogato da Torri, non si è mai sognato di fare un’affermazione del genere.
Infatti, se il buon Torri non avesse detto il fatidico ULTIMAMENTE, centinaia di ciclisti avrebbero potuto smentirlo, invece, con l’ultimamente, che non si sa cosa voglia dire di preciso, nessuno può farlo.
Ma c’è di più. Torri non ha detto che tutti i ciclisti si dopano.
Ha detto: «Non c'è giustizia quando su cento ciclisti ce ne sono novantanove che si dopano senza subire conseguenze».
Ed anche questa non è una differenza da poco, infatti se avesse detto TUTTI, io e spero tanti altri, lo avrei immediatamente denunciato per calunnia, invece così…

E PER CORTESIA NON PARLATE DI SFOGO, QUESTO E’ UN ATTACCO PREMEDITATO.
Spero solo che dopo la presa di posizione del Sig. Di Rocco, il ciclismo trovi la forza di difendersi da solo, con la collaborazione degli atleti, dei tecnici, delle squadre e di tutte le altre componenti, magari ignorando sistematicamente qualsiasi atto della Procura Nazionale Antidoping, fino alle dimissioni del sig. Torri.

Caro Buendia
7 ottobre 2010 19:33 mak1968
se la tua intenzione é davvero quella di querelare Torri sappi che, secondo me, puoi farlo, perché credo che con il suo ragionamento intendesse dire che 1 lo prende e 99, nonostante secondo lui siano dopati, la fanno franca... sai, uno dei motivi per il quale dopo una certa età si dovrebbe andare in pensione é che dopo qeulla soglia il rischio di rincoglionirsi cresce in maniera esponenziale... ad ogni modo se io fossi il Presidente dell'ACPI - Associazione Corridori Professionisti Italiani - io lo querelerei davvero, penso sarebbe meglio un'azione di un Ente che quella di un singolo corridore, perché quest'ultimo prima o poi rischierebbe di pagarla pesantemente, magari risultando positivo ad un controllo antidoping...

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