Savoldelli: Rovetta in festa per il suo campione

| 28/05/2005 | 00:00
Un paese e una velle intera pazza di gioia per il suo campione. Rovetta si è fermata per onorare il suo campione Paolo Savoldelli che, con una prestazione eccezionale nella tappa odierna del Sestriere, ha vinto il Giro d’ Italia. In centinaia hanno seguito le fasi salienti della corsa attraverso il maxischermo installato dall’amministrazione comunale nel centro del paese. Ma moltissimi sono stati i tifosi seriani che hanno voluto accompagnare il loro beniamino nella gara odierna fino al traguardo. «Ci sono dovunque automobili che strombazzano e gente che stappa bottiglie di spumante», ha raccontato una delle titolari del bar Conca d’Oro, nel cuore di Rovetta. Ma la festa più grande è avvenuta nella casa dei genitori di Savoldelli che, con il successo di quest’anno, eguaglia nell’ albo d’oro della corsa rosa le due vittorie di un altro bergamasco doc, Ivan Gotti. «Ho davvero rischiato l’ infarto - dice il papà Giuseppe - a tratti mi è sembrato che Paolo non ce la facesse, ma poi la pedalata riprendeva vigore e allora tornavo fiducioso. Più che altro dovevo fare coraggio a mia moglie che a un certo punto sembrava si disperasse». Alla faccia della scaramanzia, Rovetta già nei giorni scorsi aveva preparato il palco per i festeggiamenti e stasera se ne terrà un assaggio con un grande concerto. Ma solo domani alle 22.00, con il rientro del campione, ci sarà la grande manifestazione che tutti aspettavano, con contorno di fuochi d’ artificio: «Ci sarò anch’io - dice il presidente della Provincia Valerio Bettoni, che è anche responsabile del Coni bergamasco - mi ha entusiasmato. E’ stato proprio bravo, anche perchè viene da due anni che lo hanno duramente provato a causa dei numerosi infortuni e delle tante difficoltà». Adesso non resta che aspettare il ritorno del campione. Le case sono già state tappezzate con striscioni e coccarde colorate. «Aspettavamo solo di vedere se vinceva oppure no - ammette il parroco don Gaetano Boffelli - tutte le mattine, incontrando la mamma o il papà la gente non faceva altro che chiedere di Paolo. Adesso è ora di dare il via libera alla gioia».
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