Liquigas: Basso resta in piedi, Kreuziger invece no

| 05/07/2010 | 21:05
Altra tappa da brividi al Tour de France. Nella seconda frazione, da Bruxelles a Spa di 201 chilometri, Roman Kreuziger è rimasto vittima di una caduta di gruppo nella discesa dallo Stockeau, la cote più impegnativa di giornata, causata dall’asfalto viscido. Il ceco è stato l’unico corridore della Liquigas-Doimo a rimanere coinvolto.
«Mi trovavo nelle posizioni di testa – afferma Kreuziger – quando davanti a me sono scivolati parecchi corridori. Non ho fatto in tempo a toccare i freni che mi sono ritrovato per terra. Ho battuto il ginocchio destro, riportando una contusione che negli ultimi chilometri della tappa mi ha provocato non poco fastidio. Ora la sto curando con massaggi e ghiaccio: spero di non risentirne troppo nei prossimi giorni. Purtroppo sapevamo che quella di oggi era una tappa da bollino rosso dove era necessario raddoppiare le attenzioni. La pioggia non ha fatto altro che peggiorare la situazione».
Ivan Basso, vittima ieri di una caduta, è uscito invece indenne: «La giornata di oggi la dice lunga circa l’attenzione che bisogna avere nelle tappe del Tour. I rischi non sono una novità e fanno parte del mestiere, a maggior ragione in una corsa dove l’agonismo è ai massimi livelli. La maggiore complicazione di oggi è stata data dalla pioggia, scesa copiosa nel punto più impegnativo: sono contento di non aver patito conseguenze e dolori alla contusione sofferta ieri, ora in via di guarigione».
Domani il gruppo si cimenterà nella frazione più insidiosa dal punto di vista del percorso, da Wanze ad Arenberg: sette tratti di pavè caratterizzeranno la giornata. Per affrontarli la Liquigas-Doimo metterà a disposizione dei corridori biciclette particolari, le Cannondale Synapse, utilizzate solitamente durante le corse primaverili nelle Fiandre e durante la Roubaix, dunque dotate di minor rigidità e maggior confort nei tratti più tortuosi.
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