| 19/05/2005 | 00:00 «Noi medici dobbiamo poter fare i medici. Nessuno ha intenzione di barare». Lo ha dichiarato il presidente della Associazione italiana medici di ciclismo (Aimec), dott. Massimo Besnati al termine della riunione con i direttori sportivi prima della partenza della tappa del Giro d’Italia. Nell’operazione dei Nas nell’albergo Davitamon-Lotto e della Saunier Duval sono state sequestrate, oltre alla macchina per il trattamento ipossico, anche moltissime flebo. «Le flebo vengono usate come in tutti i reparti medici per trattare gli stati di alterazione metabolica - afferma il dott. Besnati -. Io posso giudicare e curare, sono un medico. E agisco in scienza e coscienza». Nella riunione è stata espressa solidarietà ai due medici indagati. «Perchè - spiega Besnati - tutti e 22 medici delle squadre abbiamo le flebo con noi in caso di trattamento patologico. L’uso improprio è la emodiluizione, ma non è questo quello che si fa. Dopo 220 chilometri di corsa con la disidratazione, la perdita eccessiva di peso, la perdita di massa magra o a fronte di aumentato catabolismo, rileviamo affaticamento acuto e dobbiamo reintegrare la omeostasi fisiologica».
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