Gli amici di Pantani: «Al Giro non cadete nelle provocazioni».
| 03/05/2005 | 00:00 Ci stiamo avvicinando a grandi passi al 7 Maggio 2005, giorno in cui il Giro d'Italia n° 88 prenderà il via da Reggio Calabria: questo è il periodo in cui il ciclismo occupa lo spazio che merita, senza essere soffocato dagli altri sport maggiori.
Troppo spesso, come d'altronde voi corridori sapete meglio di noi, al ciclismo viene accostata la parola 'doping' quasi sempre a sproposito. Questo non accade mai in occasioni di importanti manifestazioni sportive di altre discipline ben più protette.
Eppure il ciclismo è lo sport più amato dalla gente, quella stessa gente che ha il diritto di sentire raccontare il ciclismo per quello che è! Crediamo sia giusto che il pubblico possa vivere le cronache della corsa, le imprese, le storie di quotidiana sfida alla fatica, la gioia della vittoria come la delusione della sconfitta.
Crediamo che voi corridori in primis dobbiate tutelarvi meglio e tenere a debita distanza quei personaggi, addetti ai lavori e non, che speculano sulla grande fatica, sui sacrifici di voi atleti tirando fuori la parola doping ad ogni pie' sospinto sparando titoloni sui mass-media diffondendo così, negli osservatori meno attenti, la convinzione che ogni risultato sia frutto dell' inganno: smascherate il loro vero inganno!!.
Per questo noi vi chiediamo di non accettare alcuna provocazione e di non rispondere ad alcuna domanda vi venga posta su questo argomento.
Così scrisse il nostro amato Marco Pantani nel suo ultimo scritto: ma il ciclismo ha pagato molto...
Il ciclismo ha già pagato troppo, questa è la verità quella del Giro è una grande occasione per rialzare la testa e pretendere il giusto rispetto per questo meraviglioso sport.
Se vi chiedono del doping, invitateli a rivolgersi ai calciatori: basta alla criminalizzazione del ciclismo!
Grazie per l'attenzione
Gruppo tifosi on-line Nessuno Tocchi Pantani
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