Una protesta che viene dall'Emilia, ma vale per tutta Italia

| 23/04/2005 | 00:00
Al Presidente del Comitato regioonale Emilia-Romagna Avv. CELESTINO SALAMI (nella foto, ndr). Con la presente sono a riassumerti quanto già manifestato al telefono. Più precisamente l'estremo disagio nel quale si trovano ad operare le moto-ripresa tv nelle gare dilettantistiche, regionali, nazionali od internazionali che siano. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria discriminazione che nasce da radicati pregiudizi. Infatti non ci è permesso lavorare al meglio nei momenti cruciali delle gare, fasi di ricongiungimento, azioni in salita ed ultimi chilometri. Veniamo troppo spesso allontanati dalla corsa e redarguiti in maniera umiliante sia al momento, che dopo l'arrivo! Addirittura portando le immagini a prova della condotta corretta, i commissari rifiutano di visionarle. (sig. Salvoldi al G.P. Colli Faentini). Se in futuro si riterrà opportuno frequentare un corso di abilitazione con successivo tessseramento FCI, tutti d'accordo per una regolamentazione volta ad una crescita professionale, ma noi tutte tv private che seguono da anni con regolarità il ciclismo giovanile, siamo al limite della sopportazione. Anzi lo abbiamo superato abbondantemente. Gli organizzatori, gli sponsor, le squadre non possono prescindere dalla presenza della televisione alle gare. Al pubblico interessa vedere i finali, le fasi salienti, le più delicate e difficili da documentare. Non può racchiudersi tutto in 150 metri finali, davanti ad un pubblico di poche centinaia di persone presenti sul rettilineo d' arrivo! Editori come quello di Tele1, che trasmette 100 ore di ciclismo all'anno, non possono vedere frustrata la loro passione e disponibilità dall' atteggiamento di commissari incompetenti o da regolamenti antichi!!! Se è necessario propongo modifiche al regolamento, ma è inaccettabile dover abbandonare le riprese negli unici momenti che meritano di essere filmati.. Oltretutto in subordine ad altri mezzi come radio corsa ecc. Personalmente, non accetterò più trattamenti ed osservazioni come quelle rivolte al sottoscritto e alla nostra televisione in passato. Lavorare in quelle condizioni lo ritengo impossibile, ancorchè umiliamte. Al reiterarsi di tale comportamenti, unica soluzione praticabile mi pare l'abbandono dell'attività. A nome di tutte le televisioni private che divulgano ciclismo giovanile in Emilia-Romagna (Tele1, VGATelerimini, Telereggio, VideoModenaTelestar) ti ringrazio anticipatamente per l'interessamento che vorrai porgere in sede federale. Sappi che anche in altre realtà nazionali la situazione è la medesima.. Un caro saluto, Gian Luca Giardini
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