| 20/02/2010 | 16:01 Francesco Ginanni (Androni-Diquigiovanni), 24 anni, toscano di Casalguidi, ha vinto in volata il 47° Trofeo Laigueglia, bissando il successo dell'anno scorso. Ginanni ha battuto Francesco Gavazzi e Daniele Pietropolli. «E' stata una bellissima volata, sono felice di poter dedicare questa volata ad un grande uomo, un grande amico, come Franco Ballerini, che per me è stato più di un fratello», ha commentato il corridore diretto da Marco Bellini, che con quello di oggi ha portato a sette i suoi successi in carriera (l'anno scorso tre). Al quarto posto si è classificato Enrico Rossi (Ceramica Flamina), quinto il sempre più sorprendente Matteo Montaguti (De Rosa Stac Plastic) e sesto Luca Paolini (Acqua & Sapone). La corsa ha avuto come protagonista il francese Bonnafond (Ag2r), autore di una lunga fuga e raggiunto nella parte finale, prima dal bravo Damiano Caruso (De Rosa Stac Plastic), e successivamente dal plotone.
Ordine d'arrivo LA CRONACA. La corsa ha preso il via alle ore 11,03. 161 i partenti. Unica defezione tra gli iscritti, il velocista Alessandro Petacchi*, costretto al forfait da un virus gastrointestinale*. Già nelle prime battute si è dimostrato molto vivace il giovane corridore della De Rosa-Stac Plastic, il siciliano Damiano Caruso. È nata da un suo allungo la fuga che ha caratterizzato la gara protraendosi sino alle ultime battute. Protagonisti nove corridori: Donato Cannone (Ceramica Flaminia), Paolo Longo Borghini (ISD-Neri), Damiano Caruso (De Rosa-Stac Plastic), Stefano Pirazzi (Colnago-CSF Inox), Luca Zanasca (CDC-Cavaliere), Pasquale Muto (Team Miche), Alexandre Pichot (BBox Bouygues), Guillamme Bonnafond (AG2R la Mondiale) e René Mandri (AG2R la Mondiale). Al passaggio da Laigueglia, dopo 71 chilometri di corsa, il gruppetto dei fuggitivi era sempre forte di otto unità. Aveva perso contatto il solo Zanasca, che era stato risucchiato dal gruppo. Sotto lo striscione d’arrivo i fuggitivi facevano registrare il vantaggio massimo della fuga, che veniva quantificato in 6’33”. Damiano Caruso è stato il più brillante nei passaggi dei quattro Gran Premi della Montagna distribuiti sul percorso, aggiudicandosi tre dei quattro traguardi previsti. Grazie alla sua azione, ha fatto suo lo speciale premio riservato al miglior scalatore, in ricordo di Diego Pellegrini. Quello alla combattività, intitolato al Dr. Giuseppe Giuliano è andato appannaggio del francese Bonnafond. Dopo l’ultima asperità, la Cima Paravenna, sono rimasti solo due uomini al comando: il siciliano Caruso e il francese Pichot. Il gruppo che inseguiva a velocità sostenuta, è rientrato quando mancavano ormai otto chilometri al traguardo. Nel tratto finale di Aurelia, il plotone dei migliori era forte di una cinquantina di atleti. Dopo una serie di attacchi ad opera di Giampaolo Caruso, Salerno, Niemec e Taborre, il gruppo si è presentato a ranghi compatti sul rettilineo finale. Lesto e lucido Francesco Ginanni nel prendere la ruota di Francesco Gavazzi e saper poi uscire al momento giusto. Vittoria a braccia alzate e un pensiero rivolto all’amico CT, che ci ha lasciati: «Non solo a Franco Ballerini – ha voluto sottolineare commosso il vincitore -. La mia dedica è rivolta anche a tutta la sua famiglia, alla moglie Sabrina e ai figli Gian Marco e Matteo».
*ORDINE D’ARRIVO: 1. Francesco Ginanni (Androni Giocattoli) in 4.48’15” alla media di Km 38,092/Kmh; 2. Francesco Gavazzi (Lampre-Farmese Vini); 3. Daniele Pietropolli (Lampre-Farmese Vini); 4. Enrico Rossi (Ceramica Flaminia); 5. Matteo Montaguti (De Rosa-Stac Plastic); 6. Luca Paolini (Acqua & Sapone); 7. Jure Kocjan (SLO) (Carmiooro-NGC); 8. Cyril Dessel (FRA) (AG2R-La Mondiale) 9. Luca Mazzanti (Team Katusha); 10. Enrico Zen (Colnago-CSF Inox).
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